Libri: Il mondo islamico, prima conoscerlo per capirne la complessità

L’insegnamento che viene dal libro ‘’Galassia islamica’’ di Sandro Menichelli

di Mario Nanni
Venerdì 18 Ottobre 2019
Roma - 18 ott 2019 (Prima Pagina News)

L’insegnamento che viene dal libro ‘’Galassia islamica’’ di Sandro Menichelli

L’approccio al mondo islamico non deve essere la paura, o il terrore. Ma un approccio anzitutto conoscitivo. Dove c’è la conoscenza, cadono i pregiudizi, le false informazioni, che poi sono alla base della paura e della incomunicabilità tra le culture e i vari mondi. E’ questo il merito, e l’insegnamento, che si ricava da un bel libro, ‘’Galassia islamica, le ragioni del terrore’’, editore Intermedia, di Sandro Menichelli, un alto dirigente della Polizia di Stato, consigliere ministeriale. Il volume ha la prefazione di Franco Gabrielli, capo della Polizia che, tra l’altro, l’ha presentato insieme con il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, in una affollata riunione nell’auletta dei gruppi parlamentari, a Montecitorio. La tesi del libro è chiara e condivisibile: non esiste arma più potente della paura. La paura confonde, disorienta, paralizza o, peggio, porta l’essere umano alla reazione cieca invece di scegliere un’azione intelligente ed efficace. Il terrorismo, di qualunque matrice esso sia, punta proprio su questo per ottenere i suoi obiettivi. La paura si nutre di ignoranza e ha un solo antidoto: la conoscenza. Conoscere per capire, conoscere per comprendere, conoscere per meglio attrezzarsi a dialogare o, se necessario, a difendersi. Non si tratta di un approccio buonista, o debole, ma di una lezione di metodo e di realismo, che viene dal libro di Menichelli. Una lezione che l’Occidente dovrebbe tenere presente nel suo dover fare i conti con il mondo islamico e soprattutto con il fenomeno del terrorismo. Come ha ben spiegato Franco Gabrielli nella prefazione, ‘’Galassia islamica’’ è al tempo stesso un saggio di approfondimento e di divulgazione per comprendere i tratti essenziali dell’Islam e con essi il contesto politico, sociale e religioso di una realtà multiforme e non certo monolitica, con la quale ci confrontiamo nel presente e ci si dovrà confrontare negli anni a venire. Sviluppando questi temi, e illustrando questo tipo di approccio metodologico e conoscitivo, l’autore, con un linguaggio chiaro, diretto e incisivo, svolge un’analisi del protagonismo islamico, cercando di interpretare, alla luce dei connessi riferimenti sociali, politici ed economici, e ovviamente religiosi, la conseguente modalità di espressione e operativa. Dell’Islam spesso si parla sulla base di luoghi comuni. Un errore pericoloso che ottunde la capacità di analisi e di percezione del complesso mondo islamico. Perciò, Menichelli parte da una serie di domande, cerca di spiegare e rispondere alle varie questioni, mantenendo un profilo quasi scientifico di neutralità, non scegliendo una tesi invece di un’altra, ma cercando di rappresentare il mondo multiforme con le sue luci e le sue ombre, ma cercando soprattutto di rappresentarne la complessità. Un altro errore infatti, e il libro di Menichelli aiuta a liberarsene, è quello di ritenere la questione Islam una questione semplice, non articolata, da affrontare con un atteggiamento superficiale, semplicistico o di semplice rifiuto di sapere di più, dettato dalla paura. Il libro insomma è anche un invito a cogliere le varie facce del mondo islamico, ad abbandonare la pretesa di racchiudere tutto in una formula, o a non presumere di sapere già tutto sulla base di pochi dati. Facendo leva sulla sua notevole esperienza professionale sul campo, l’autore passa in rassegna, spiegandoli, i caratteri del mondo islamico, sia quelli tipicamente religiosi, che tanta parte hanno nella mentalità dei seguaci dell’Islam, sia le differenze dottrinarie maturate nel cuore islamico e che hanno prodotto gli orientamenti sunniti, sciiti e sufi, in perenne contrasto tra di loro. Da qui lo sguardo dell’autore si rivolge alla dimensione più propriamente militante, politica dell’Islam, il cui tratto saliente è la volontà di islamizzare, secondo strategie diverse, il mondo moderno. Questo passaggio, che illustra le modalità di come nel tempo si è cercato di arrivare a tale obiettivo strategico, consente all’autore di ‘’Galassia islamica’’ di chiarire i richiami ideologici che negli anni hanno contraddistinto questo impegno, e il conseguente impatto negativo sulle nostre società occidentali scopertesi loro malgrado e all’improvviso come nemici da colpire. Permane il problema di comprendere a fondo le ragioni di chi, pur cresciuto nelle società europee e secondo i valori occidentali, sceglie poi di percorrere la strada del terrorismo, anche con il sacrificio della vita. A questo proposito, Menichelli si sofferma a modellare i profili identificativi della nuova leva della militanza islamica, responsabile dei numerosi attentati che di recente hanno insanguinato l’Europa ( Francia, Belgio ecc). Nella parte finale del libro, c’è un’analisi dell’Islam in Italia, e si descrivono le strategie elaborate dallo Stato italiano e dalle Istituzioni europee, quasi ignote al grande pubblico, per prevenire e reprimere i fenomeni terroristici legati alla radicalizzazione, e anche per modulare l’opera di integrazione delle comunità islamiche nel tessuto sociale del nostro Paese. Seguendo il metodo divulgativo ed analitico scelto dall’autore, il lettore viene così guidato, come da un filo di Arianna, in un universo non facile da capire, ma rischiarato dall’analisi e dai dati, per capire così le differenze, le distorsioni, le derive, i contrasti ideologici che hanno caratterizzato, e caratterizzano ancora oggi, coloro che credono nel Dio che ha scelto Maometto come suo Messaggero finale. Anche per questi motivi, ‘’Galassia Islamica’’ si rivela un prezioso strumento di conoscenza, una vera e propria bussola per orientarsi nella intricata foresta dell’islam, diradando così le nebbie dell’ignoranza, del pregiudizio, della paura, della diffidenza, della ostilità preconcetta. Nessuna predicazione buonista, nessuna sottovalutazione del fenomeno, ma – lo ribadiamo nello spirito che anima il libro, e nelle parole del capo della Polizia Gabrielli durante la presentazione del volume a Montecitorio - bisogna dare il primato alla conoscenza, alla consapevolezza della complessità del mondo Islamico e all’abbandono della paura irragionevole. Le cose non sono mai semplici, e ce lo ribadisce lo stesso autore nella parte finale del libro: ‘’la sfida, anche culturale, necessariamente lunga, complessa e faticosa, sarà quella di mettere in campo, traducendolo in atti consapevoli e concreti, un sofisticato ‘ soft power’ occidentale. Per dare a questi giovani, uomini e donne, una visione della nostra società che non sia da loro percepita né come casa della guerra (dar al-harb) né come casa dell’Islam ( dar al-Islam) ma semplicemente come dr al-salaam, casa della pace e del rispetto reciproco’’. Per chi si sta domandando in cosa consista esattamente la nozione di soft power, traducibile in italiano come ‘’potere morbido, potere dolce’’: è un termine usato nella teoria delle relazioni internazionali per descrivere l’abilità di un potere politico di persuadere, convincere, attrarre e cooptare, tramite risorse come la cultura, valori e istituzioni.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

"Galassia islamica"
PPN
Prima Pagina News
Sandro Menichelli

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU