Musica: trent'anni fa moriva Mia Martini, per ricordarla esce la raccolta "Tarab"

La raccolta contiene brani inediti e interpretazioni alternative dei successi.

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Lunedì 12 Maggio 2025
Roma - 12 mag 2025 (Prima Pagina News)

La raccolta contiene brani inediti e interpretazioni alternative dei successi.

Trent'anni fa, il 12 maggio del 1995, moriva Mia Martini. L'interprete femminile per eccellenza, resa un'icona grazie alla sua voce roca e piena di grinta, non è stata mai dimenticata dal grande pubblico.

A provarlo sono i grandi successi che l'hanno resa immortale, in particolare "Almeno tu nell'universo", tra i più significativi della sua carriera, scritto da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio, presentato a Sanremo 1989. 

Per ricordarla è uscita una raccolta, intitolata "Tarab", che contiene canzoni inedite e interpretazioni alternative dei suoi successi, con nuovi arrangiamenti e la produzione artistica firmata da Maurizio Piccoli, in cd, digitale e doppio vinile crystal (Nar International/Warner Music Italy).

La raccolta contiene, tra gli altri: il provino di "Almeno tu nell'universo" che venne fatto ascoltare alla Commissione Esaminatrice di Sanremo 1989; "Tarab (Soffio d'anima)", brano inedito di soli vocalizzi datato tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta; "Madre e Figlia", altro inedito del 1982, scritto dalla stessa Mia Martini con le musiche di Guido Guglielminetti; "Il fiume dei profumi", brano originariamente contenuto nell'album del 1992 "Lacrime", nella versione di prova registrata nel 1991, nello studio a casa di Biagio Antonacci; la cover de "Il Pescatore" di Fabrizio De André, presente nell'album live del 1983 "Miei Compagni di Viaggio" e rivisitata negli anni Novanta con un cantato completamente diverso.

La parola "Tarab" deriva dall'arabo tarabi (طرب), che vuol dire "agitarsi", "danzare" o "divertirsi con la musica". E' una tra le poche parole al mondo a non poter essere tradotte con un solo termine in un'altra lingua, ma che possono essere spiegate usando più parole.

L'uscita dell'album è accompagnata da "Il fiume dei profumi": in questa versione, sarà possibile ascoltare la prova fatta dalla stessa Martini nello studio di registrazione a casa di Biagio Antonacci (autore e arrangiatore del brano) a Rozzano (Mi), accompagnata dal cantautore, che ha suonato con la sua tastiera Yamaha DX7.

Del brano è disponibile anche il videoclip, ideato da Giuseppe Coviello, che ha curato anche l'editing, l'artwork e le grafiche della copertina dell'album.

"L'idea di onorare il trentennale della scomparsa di Mia Martini è nata all'inizio del 2024. Fin da subito ci è stato chiaro il progetto di elaborare brani, rarità inedite e performance vocali, anch'esse inedite, ascoltabili solo in rare registrazioni dal vivo o realizzate in studio durante le prove per i concerti. Il lavoro vero e proprio - ha raccontato Maurizio Piccoli - ha preso due strade: quella dell'utilizzo della sola voce presente nelle registrazioni dei provini in audiocassette e Dat e quella di costruire nuovi arrangiamenti per la gran parte dei brani con l'intento di vestire di suoni e ritmi più moderni la sua magnifica voce.

Un motto mi ha accompagnato in questo anno di lavoro regalare a Mimì una nuova primavera dopo quel maggio rubato nel 1995. Risultato finale è stata per me una sorta di frequentazione giornaliera con Mimì e la sua voce preziosa presente in una quarantina di brani, quelli scelti inizialmente, sui quali - ha aggiunto - ho lavorato sempre in contatto con Franco Canuto, così da fruire dei suoi puntuali e partecipati consigli di profondo conoscitore dell'artista, che ha dato un importante contributo per portare a termine questo progetto che rappresenta le diverse sfaccettature musicali e interpretative di Mia Martini che da più di cinquant'anni ci regala grandi emozioni".


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