Neonati sepolti a Traversetolo: iniziato il processo a Chiara Petrolini, disposta la perizia psichiatrica

Conferimento dell'incarico il 15 settembre.

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Lunedì 30 Giugno 2025
Parma - 30 giu 2025 (Prima Pagina News)

Conferimento dell'incarico il 15 settembre.

E' stata disposta la perizia psichiatrica per Chiara Petrolini, la ragazza accusata dell'omicidio e del seppellimento dei cadaveri di due neonati, da lei stessa partoriti, nella villetta dove vive con la famiglia a Vignale di Traversetolo (Pr).

A prendere questo provvedimento è stata la Corte d'Assise di Parma, che vuole stabilire se la ragazza avesse avuto capacità di intendere e volere all'epoca dei fatti e, eventualmente, se sia socialmente pericolosa.

Il conferimento dell'incarico è in programma per il 15 settembre: sarà dato a periti che verranno nominati extra-udienza. Sempre il 15 settembre, inoltre, saranno ascoltati i primi testimoni.

Quindi, la prima udienza del processo è terminata con la decisione sulla perizia, che è stata richiesta dalla difesa dell'imputata che, nello specifico, è accusata di duplice omicidio premeditato e soppressione di cadavere.

"La domanda principale cui questo processo non è cosa ha fatto, ma chi sia Chiara Petrolini", ha detto il legale della giovane, l'avvocato Nicola Tria, argomentando la richiesta di disporre una perizia psichiatrica per Petrolini.

L'obiettivo, ha aggiunto Tria, è quello di "comprendere i comportamenti di Chiara nel periodo che ha preceduto gli eventi". Durante l'udienza, Tria ha ricordato che, in precedenza, ci sono già state consulenze sulla condizione psichica della sua assistita. i cui esiti sono stati opposti: secondo l'accusa, è capace di intendere e volere, mentre per la difesa l'esito è stato contrario.

Inoltre, ha aggiunto, il Gip ha respinto la richiesta di incidente probatorio su questo punto: "Sarà compito vostro capire - ha detto Tria, rivolgendosi ai giudici - se sia già opportuno disporla adesso o più avanti. Rimetto a voi la decisione sulla perizia psichiatrica che fin d'ora chiedo sia espletata".

La richiesta di perizia psichiatrica è stata accolta dalla pm Francesca Arienti, che però ha suggerito ai giudici di aspettare almeno una parte di istruttoria: "Non c'è nulla nella storia di Chiara Petrolini che possa anche solo insinuare il dubbio di una patologia psichiatrica", ha detto, aggiungendo di capire il motivo per cui si chiede la perizia, cioè rispondere alla domanda su come sia stato possibile che abbia ucciso i due figli neonati, a un anno di distanza l'uno dall'altro.

"Non c'è nulla nella cartella clinica dell'imputata di psichiatrico o psicologico", ha riaffermato, evidenziando che le testimonianze ricostruiranno come le persone che la conoscevano dicevano che lei aveva una "vita da ragazza modello".

Dall'altra parte, la difesa ha replicato che lo psichiatra aveva "fin da subito ha parlato di disturbo della personalità con stato dissociativo".

A Samuel Granelli, l'ex fidanzato di Chiara e parte civile nel processo con i suoi genitori, "interessa sapere chi è Chiara, ma soprattutto perché lo ha fatto: è la sua necessità". Così Monica Moschioni, difensore di parte civile per il ragazzo. Samuel, ha aggiunto Moschioni, "affronta il procedimento con sofferenza, che lo porta ad arrivare a scoprire qualcosa che non conosceva. Si fa accompagnare in un percorso di sostegno, vuole raggiungere la verità dei fatti". I due ragazzi non hanno avuto contatti in aula, anche se erano seduti vicino: "Stiamo cercando di evitare un contatto, è molto impattante", ha confermato la legale di Granelli.

Chiara, che a luglio compirà 22 anni ed è agli arresti domiciliari, è arrivata al Tribunale con un'ora di anticipo, a bordo di un'auto dei Carabinieri. Di seguito, sono arrivati i genitori della ragazza, attesi fuori dal Palazzo di Giustizia da un gruppetto di amici, che li ha abbracciati. Poi è arrivato l'ex fidanzato e padre dei due bambini, Samuel Granelli, accompagnato dall'avvocato Monica Moschioni. Il Presidente della Corte, Alessandro Conti, ha dato la sua autorizzazione a scattare foto in aula, soltanto per i primi cinque minuti dell'udienza. La difesa non ha permesso di essere fotografata.


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