Nessun rinvio per le elezioni dell’Ordine dei Giornalisti Italiani, si vota regolarmente il 15 e 16 novembre

Rinnovo Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e Elezione Consigli Regionali dell’Ordine. Qui di seguito il testo integrale della lettera-aperta che il Gruppo GINO FALLERI- GIORNALISTI 2.0 ha inviato al Ministro della giustizia Alfonso Bonafede per chiedere il rispetto dei termini di legge per il rinnovo dei Consigli Regionali dell’Ordine dei giornalisti.

(Prima Pagina News)
Giovedì 22 Ottobre 2020
Roma - 22 ott 2020 (Prima Pagina News)

Rinnovo Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e Elezione Consigli Regionali dell’Ordine. Qui di seguito il testo integrale della lettera-aperta che il Gruppo GINO FALLERI- GIORNALISTI 2.0 ha inviato al Ministro della giustizia Alfonso Bonafede per chiedere il rispetto dei termini di legge per il rinnovo dei Consigli Regionali dell’Ordine dei giornalisti.

"Giova ricordare che proprio oggi oltre 60 mila insegnanti hanno partecipato al concorso per una cattedra nelle scuole - tuona Maurizio Pizzuto, giornalista professionista e coordinatore del Gruppo Gino Falleri - G. 2.0 - e tutto si è svolto all'insegna della sicurezza e della tranquillità. Giudichiamo la proposta lanciata dal presidente dell'ordine dei giornalisti di Milano, una provocazione al senso della democrazia. Siamo per rinnovare nelle date già fissate dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti i nostri organi statutari. Nessun rinvio è plausibile e giustificabile.

Qui di seguito il testo integrale della lettera-aperta che il Gruppo GINO FALLERI- GIORNALISTI 2.0 ha inviato al Ministro della giustizia Alfonso Bonafede per chiedere il rispetto dei termini di legge per il rinnovo dei Consigli Regionali dell’Ordine dei giornalisti.

Egregio Ministro, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha già fissato le prossime date per il rinnovo delle elezioni dei nostri organismi di categoria, Consiglio Nazionale e Consigli Regionali di tutta Italia.

Si voterà in prima convocazione il prossimo 8 novembre e in seconda convocazione il 15 novembre.

Nonostante queste date siano già state formalizzate da tempo, cioè ora da parte di alcuni Consigli regionali dell’Ordine il tentativo, a nostro giudizio maldestro, di chiedere un rinvio delle elezioni stesse, utilizzando come scusa ideale e valida l’emergenza da Covid-19.

Si tratterebbe di un rinvio ingiustificato, politicamente scorretto, del tutto inutile e perfettamente in linea invece con chi intende continuare a vivacchiare sugli allori e pensare che il mondo sia immobile e debba restare tale per via del Covid.

Scriviamo qui a nome del gruppo “Gruppo Gino Falleri-Giornalisti 2.0, ma sappia che dietro questo movimento ci sono migliaia di colleghi in tutta Italia che la pensano alla stessa maniera. Sono mesi che come Gruppo Gino Falleri critichiamo in tutte le maniere possibili e immaginabili le decisioni del premier Conte che in nome dell’emergenza da Covid ha persino limitato e costretto le nostre libertà personali.

Ora si paventerebbe anche un rinvio anche delle elezioni dei nostri organismi elettivi, e tutto questo si scontrerebbe contro chi invece predica la libertà di pensiero di espressione e di credo deontologico. Un precedente molto più illustre di una semplice elezione dell’Ordine professionale dei giornalisti come la nostra ci è appena passata sotto gli occhi: parliamo del famoso concorsone della RAI.

Lì, si che c’era un rischio reale di contagio, con oltre 4 mila persone riuniti tutte insieme, e nello stesso giorno alla fiera di Roma, ma per l’elezione del consiglio regionale e nazionale dell’ordine, si tratta di mettere in fila quei colleghi che vorranno venire a votare e, rispettando in maniera rigidissima i protocolli di sicurezza, farli votare in pace e serenità.

Nessun assembramento fuori regola, nessuna movida, nessuna orda impazzita di gente priva di scrupoli. Basti pensare quello che è accaduto nelle ultime elezioni a Roma, al Circolo di Montecitorio, dove gli spazi all’aria aperta sono notevoli e dove non si è mai troppi per immaginare una qualunque ipotesi di contagio.

Signor Ministro, intervenga lei, che è il capo del nostro Ministero vigilante, per ristabilire il principio della democrazia in una corporazione dove oggi diventa davvero difficile immaginare il futuro, per via delle mille incrostazioni e resistenze esistenti all’interno dei nostri organismi di categoria. Chi non vuole votare e chiede lo slittamento del voto, vuole conservare il potere che ha e che teme di perdere.

Chi fa di tutto perché le nostre assemblee vengano spostate in avanti di mesi, immagina di poter recuperare nel tempo la credibilità e i consensi perduti, ma l’emergenza da Covid non diventi per favore l’alibi di costoro.

Abbiamo appena registrato l’affluenza di milioni di italiani alle urne per il voto sul referendum, e poi ancora per il rinnovo di importanti Consigli Regionali e comunali, e poi ancora l’appuntamento per il ballottaggio dei comuni più grossi: non avrebbe davvero nessun senso rinviare il voto democratico dei giornalisti in tutta Italia.

Noi come Gruppo Gino Falleri ci batteremo nelle sedi istituzionali che più contano per ripristinare le regole del gioco democratico e perché esse vengano rispettate anche dagli organismi che oggi governano la nostra categoria.

E già dai prossimi giorni presenteremo a tutti i collegi i nostri candidati, le nostre proposte, i nostri programmi, ma anche i nostri sogni. Che nessuna pandemia, Ministro Bonafede, potrà mai distruggere.


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