Pd & Cinque Stelle, prima Conte, ora Enrico Letta, ma per fare cosa e per andare dove? Poveri tutti noi
Impietosa analisi del vecchio giornalista Rai sulla crisi della politica e dei partiti, con un occhio di riguardo puntato sulla crisi devastante che sta attraversando la vita del PD da una parte, e del M5S dall’altra.
di Gregorio Corigliano
Venerdì 12 Marzo 2021
Roma - 12 mar 2021 (Prima Pagina News)
Impietosa analisi del vecchio giornalista Rai sulla crisi della politica e dei partiti, con un occhio di riguardo puntato sulla crisi devastante che sta attraversando la vita del PD da una parte, e del M5S dall’altra.
Hanno cominciato i piccoli, affidando a Carlo Cottarelli, l’uomo a cui tutti ricorrono nei momenti di difficoltà – anche le televisioni, pubbliche e private- l’incarico di rilanciare la loro presenza (Azione, Più Europa, il partito repubblicano, Ali, i liberali) e perché mai, oggi, non dovrebbero farlo il Pd e il M5S?

Già perché? Non siamo agli albori della nascita dei due partiti-movimenti, quando erano incompatibili e se ne dicevano di cotte e di crude e senza controllo, da apparire l’uno contro l’altro armati. Siamo più avanti dei cinguettii fra innamorati: questa fase è già superata, siamo, infatti, al fidanzamento ufficiale.

E’ vero che il fidanzamento si può sempre rompere e si deve, come un tempo, restituire l’anello alla promessa sposa, ma, mi pare, che intanto si possa fare, se poi, cammin facendo, ci sarà incompatibilità di carattere, si vedrà.

Allo stato non c’è uno dei “bravi” a dire “questo matrimonio non s’ha da fare”. Non è una prova ma un indizio, il fatto che il garante Grillo si sia proposto alla guida del piddì.

Ed allora perché continuare a farsi mandare segnali d’amore dall’uomo che volevano sulla graticola? Si fidanzano e si sposano. Intanto stanno male entrambi. Zingaretti è stato chiaro parlando di lotte fratricide, di corsa alle poltrone, di correnti deleterie per la vita del partito che ha già lasciato.

E dal momento in cui, con i falsi inviti a rimanere rivolti al fratello gemello di Montalbano, è iniziata la guerra per chi deve prenderne il posto. Uomo, donna, vecchio o giovane, new entry o stagionato? Fin quando Letta non scioglierà la riserva tuffandosi nella gabbia dei leoni, ecco che sfoglia quella Margherita, da cui proviene.

Letta sì, Letta no. Subito o dopo le primarie, definitivo o provvisorio ? Chi lo sa? Nessuno a dire il vero, neanche i tre autori dello zingaretticidio: Franceschini, Orlando, Guerini-Lotti che hanno preteso la nomina a ministro daimporre a Draghi.

Prima caritas e poi caritatis! Quando hanno scoperto che Zingaretti non aveva scherzato con una minaccia, ma era la sua volontà di lasciare quello che è diventato sempre più un vero covo di serpenti, sono corsi ai ripari. Vuoi vedere che ci cacceranno fuori da tutto? E, quel che è grave, è che Draghi può continuare senza il partito che fu di Prodi e di Veltroni? E così farlo tornare nelle retrovie, come riuscirono col Conte-uno, Grillo-Di Maio e Salvini?

E i piddini, senza possibilità di cadrega, per i tre dell’Ave Maria, riescono a stare? E’ meglio, per loro, che si sposino. Non si può stare ad inseguire Grillo, Di Maio e Rousseau, e non più Di Battista che è scappato via appena ha sentito odore di Nazareno.

Per fortuna che Zingaretti, pochi mesi prima, aveva lanciato l’”avanti con Conte” prima che l’avvocato del popolo fosse spedito, da Renzi, all’università. Non immaginava il fratello di Montalbano- che ha lasciato con una telefonata la fidanzata storica Livia, mentre lui con un post su Facebook ha lasciato la casa di cui aveva le chiavi- che sarebbe finita com’è finita, con lui che avrebbe abbandonato il Nazareno, mentre l’uomo di Travaglio-Gruber-Padellaro sarebbe assurto alla guida dei pentastellati.

Pur di non stare dietro ai 5stelle, che vivono una condizione assai difficile, con percentuali assai ridotte, in mezzo ad una scissione mai immaginata ,ecco che, in temporibus diluviorum, si possono anche sposare. Tanto che cambia? Chi si ribella? A mali estremi, estremi rimedi. Chi doveva farlo, lo ha già fatto riducendo il Pd alla quarta posizione dei sondaggi che ci propinano. Anzichè un semplice patto di “volemose bene” per campare, tanto vale che si sposino!

E così da due debolezze, può nascere una forza vera, da battere anche il duo Salvini-Giorgetti. La partita se la giocheranno così, allo stato nulla lo impedisce.

L’impatto, al semplice annuncio del matrimonio Pd-5s, sarà negativo? Chi lo sà. E’ una fatto che “più buio della mezzanotte” non può venire! Oppure sarà Letta a dover portare la luce? Lui, che era scappato a Parigi per non sporcarsi le mani, avrà farina per fare il pane?

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