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"Per noi il rischio dazi è un rischio non da poco. Comunque, guardiamo avanti con spinta e coraggio: continuiamo a spingere e investire".
"Per noi il rischio dazi è un rischio non da poco. Comunque, guardiamo avanti con spinta e coraggio: continuiamo a spingere e investire".
"Al di là della destra o della sinistra, penso che il nostro governo sia uno dei migliori d'Europa per non dire oltre. Non è questione di destra o di sinistra, ma di concretezza e consapevolezza: il nostro primo ministro per l'Italia".
Così l'ad di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, a margine della presentazione dei nuovi palinsesti Mediaset.
"Sta facendo un lavoro unico: donna, giovane, venuta da nulla, ha messo su il miglior governo d'Europa, con grande serietà, impegno e - permettetemi una parola desueta ma che a me piace - patriottismo, non nazionalismo, che è una cosa diversa", ha aggiunto, parlando con i giornalisti.
"Siamo in una situazione economica complicata: ci mancavano pure i dazi che adesso potrebbero ostacolare le aziende europee e italiane anche dei media, che vivono di fiducia e di pubblicità. Per noi il rischio dazi è un rischio non da poco", ma comunque "guardiamo avanti con spinta e coraggio: continuiamo a spingere e investire", ha aggiunto, nel corso della presentazione dei palinsesti del Biscione, ricordando che, in questi ultimi tre anni, Mediaset ha distribuito dividendi per un ammontare pari a oltre 450 milioni, e ha registrato un aumento dell'occupazione del +7%.
"Io ho una grande passione verso le persone nomali: se prendo un traghetto per le Cinque Terre e la gente mi assale, mi chiedo: che fortuna ho per ricevere tante dimostrazioni di affetto? Sento che questa passione mi travolge e tendo a farla coincidere con la politica. Ma la politica è anche compromesso, è trattativa, è tante altre cose.. Io ho 56 anni, mio padre ne aveva 58 quando entrò in politica. Oggi non ho nessuna intenzione e non penso alla politica, ma guardando al futuro non escludo - come non escludo tante altre cose - che a un certo punto possa dire: sai che c'è, una sfida completamente nuova, perché no? Oggi comunque questa idea non ha nessuna concretezza", ha continuato Berlusconi, ribadendo che, al momento, è concentrato sulla sua attività imprenditoriale, ma non chiude del tutto la porta alla possibilità di scendere in politica, come fece suo padre.
Oggi, ha spiegato, "lo apprezzo più di prima, mi manca più di prima". E se fosse ancora vivo "si sarebbe scatenato, avrebbe fatto la qualunque, anche sfiorando ciò che potrebbe essere considerato eccessivo, per tentare di fermare queste due follie che sono le guerre tra Russia e Ucraina e Israele e Palestina. Sarebbe stato male, avrebbe fatto di tutto, non so se riuscendoci, ma qualcosa avrebbe fatto".
"Una collaborazione è assolutamente possibile. Sì, guardiamo avanti: un socio forte più finanziario, con esperienza nel mondo dei media non ci dispiacerebbe, ma noi vogliamo avere la possibilità di indirizzare il nostro progetto paneuropeo", ha dichiarato ancora Berlusconi, rispondendo ad una domanda in merito all'ipotesi secondo cui, dopo le rispettive Opa su Prosieben, Mediaset collabori con i cechi di Ppf. Comunque, ha concluso Berlusconi, "nei casi di collaborazione che ho sperimentato si va in difficoltà. Si può essere soci anche paritetici, ma per un progetto così ambizioso devi farlo in autonomia".