Stadio Roma, chiusa operazione 'Rinascimento'. Rischio processo per 20 persone

Nessuna responsabilità, né diretta né indiretta, per i dirigenti della Roma. Parnasi e Lanzalone, insieme ad altri 18, verso il rinvio a giudizio.

(Prima Pagina News)
Martedì 30 Ottobre 2018
Roma - 30 ott 2018 (Prima Pagina News)

Nessuna responsabilità, né diretta né indiretta, per i dirigenti della Roma. Parnasi e Lanzalone, insieme ad altri 18, verso il rinvio a giudizio.

La Procura di Roma ha chiuso l’inchiesta sul nuovo stadio della Roma. Rischiano di finire sotto processo venti persone tra cui l’imprenditore Luca Parnasi, l’ex presidente di Acea Luca Lanzalone, l’ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio di Forza Italia Adriano Palozzi, l’ex assessore regionale del Pd Michele Civita e il soprintendente ai beni culturali di Roma, Francesco Prosperetti. Nel procedimento si ipotizzano, a seconda delle posizioni, i reati di associazione per delinquere, corruzione e finanziamento illecito. Rischiano di finire sotto processo anche i collaboratori di Parnasi, Luca Caporilli, Giulio Mangosi, Naboor Zaffiri, Gianluca Talonee Simone Contasta. L’atto di chiusura delle indagini riguarda anche Davide Bordoni, consigliere comunale di Forza Italia, Daniele Leoni, funzionario del Dipartimento Urbanistica del Comune di Roma, Vanessa Aznar Ababire, amministratrice della Pixie SocialMedia di cui Palozzi era amministratore di fatto. E ancora: Giampaolo Gola assessore allo sport del X Municipio, l’architetto Paolo Desideri, Fabio Serini, commissario straordinario dell’Ipa, Luciano Costantini, dello studio Lanzalone. Rischiano il processo anche Stefano Sonzogni, Mariangela Masi e Claudio Santini, ex capo di gabinetto al Mibact.


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