"Nella riunione di oggi del Direttivo dell’Associazione stampa romana le consigliere e i consiglieri di Controcorrente Lazio hanno presentato un documento sul futuro del sindacato regionale. Il gruppo dirigente, con una mozione d’ordine, ha rifiutato di far votare il documento con motivi pretestuosi".
E' quanto rende noto Controcorrente Lazio.
"Riteniamo che si tratti di una grave compressione dei diritti di espressione e di partecipazione dei membri dell’assemblea", prosegue.
"Qui di seguito il testo del nostro documento.
Il Direttivo dell’Associazione stampa romana impegna la Segreteria a lavorare a un nuovo modello organizzativo del sindacato regionale che lo ponga in grado di affrontare le sfide della trasformazione in atto del lavoro giornalistico.
Per tutelare al meglio la platea sempre più vasta di giornaliste e giornalisti che esercitano la professione al di fuori delle tradizionali garanzie di un contratto collettivo di lavoro dipendente - perché non le hanno mai avute o le hanno perse - il Direttivo ritiene prioritarie la valorizzazione delle competenze dei dipendenti e la salvaguardia del loro attuale livello occupazionale.
L’ormai prossimo trasferimento di tutte le funzioni e di tutte le risorse finanziarie della gestione principale Inpgi alla gestione lavoratori subordinati dell’Inps segnerà un momento di passaggio fondamentale anche per la vita del sindacato, a causa del venir meno dell’attività svolta dall’Asr in sede regionale, per conto dell’Inpgi, a favore di una parte considerevole di giornalisti e giornaliste.
Contemporaneamente, però, l’Associazione dovrà riorganizzarsi per rispondere alle esigenze di una sempre più vasta e variegata platea di lavoratori autonomi.
In questa prospettiva, per la tutela del lavoro degli uffici è necessario studiare l’ipotesi di una rimodulazione del rapporto con il Caf esterno convenzionato, affinché sia garantita la funzione di coordinamento dei servizi fiscali e previdenziali (anche quelli decentrati sul territorio regionale) all’interno degli uffici dell’Asr e sia prevista un’adeguata presenza di esperti del Caf convenzionato anche nella sede di piazza della Torretta a Roma, con il coordinamento degli uffici dell’Associazione.
Ciò permetterà al sindacato di continuare, come ora, a dare risposte immediate alle problematiche previdenziali e fiscali di colleghe e colleghi dipendenti e autonomi, ampliando inoltre per questi ultimi i servizi attualmente resi a loro favore per conto dell’Inpgi. Un’informazione completa e libera passa anche per la tutela della dignità professionale, lavorativa e retributiva di questa parte più precaria della professione.
E nell’approssimarsi della ricorrenza dell’8 marzo, il Direttivo rimarca come ancora una volta le donne, nonostante rappresentino il genere che sta avendo il maggior numero di nuovi ingressi nella professione, siano la parte che registra maggiore precarietà, retribuzioni più basse, carriere meno progressive, oltre ad essere oggetto in questi tempi della maggior parte di minacce, intimidazioni, attacchi di odio e discriminazione rivolti a chi fa informazione", conclude Controcorrente Lazio.
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