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Caffo: "I dati ci mettono di fronte a un'evidenza schiacciante, occorre fare sinergia e rete investendo risorse per una maggiore sicurezza degli spazi digitali che frequentano i ragazzi".
Caffo: "I dati ci mettono di fronte a un'evidenza schiacciante, occorre fare sinergia e rete investendo risorse per una maggiore sicurezza degli spazi digitali che frequentano i ragazzi".
Per la Giornata contro la Pedofilia e la Pedopornografia, Telefono Azzurro ha chiesto alle Istituzioni, alle aziende e alla società civile di creare una rete adottando politiche precise e vincolanti contro la pedopornografia, rinforzando la cooperazione internazionale per tutelare i minori e investendo fondi nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie etiche per proteggere il mondo dell'infanzia.
"I dati internazionali e quelli raccolti dalla nostra linea d'ascolto ci mettono di fronte a un'evidenza schiacciante. I numeri sugli abusi e le violenze sui minori nel digitale sono in forte aumento. Per questo motivo occorre fare sinergia e rete investendo risorse per una maggiore sicurezza degli spazi digitali che frequentano i ragazzi", ha dichiarato il Prof. Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro.
Nell'Ue, spiega la Onlus, si stima che 1 bambino su 5 sia stato vittima di violenza sessuale (rapporto Violence against children in the European Union, ottobre 2024). Anche il Rapporto 2024 della Internet Watch Foundation (IWF) ha rilevato un aumento preoccupante dei casi di sfruttamento sessuale di minori sul web.
Durante l'anno, l'organizzazione ha analizzato 424.047 segnalazioni, di cui 291.273 riguardanti materiale di violenza sessuale, in aumento del 6% su base annuale.
A preoccupare, in modo particolare, è il fatto che il 91% di questo materiale è stato generato dagli stessi minori, che spesso sono manipolati oppure costretti. Si evidenzia anche un deciso aumento delle vittime adolescenti: i contenuti che vedono coinvolti ragazzi e ragazze di età compresa tra i 14 e i 17 anni, sono aumentati, rispettivamente, del 35% e del 67%, sottolineando una maggiore esposizione di questa fascia d'età ai rischi sul web.
Una delle tendenze emergenti più problematiche è l'uso dell'intelligenza artificiale per creare immagini di violenza sessuale: i casi riscontrati sono passati dai 35 del 2023 ai 245 dello scorso anno, in aumento del 380%. La diffusione di questo tipo di contenuti è frequente, in particolare, in Europa, dove è ospitato il 62% delle pagine web raffiguranti abusi, con i Paesi Bassi al primo posto e la Polonia che registra un aumento allarmante dell'8.000% nei contenuti ospitati.
Un problema che solleva domande importanti in merito alla gestione dell'Ia generativa e ai suoi rischi è quello denunciato di recente dal Wall Street Journal, che ha dimostrato che vari chatbot di Instagram, Facebook e WhatsApp possono condurre conversazioni a sfondo sessuale con i minori.