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"Conosco Giorgia Meloni da vent’anni: lei giovanissima ministra, io sindaco. A livello personale le auguro il meglio, ma sui risultati non vedo progressi per il Paese".
"Conosco Giorgia Meloni da vent’anni: lei giovanissima ministra, io sindaco. A livello personale le auguro il meglio, ma sui risultati non vedo progressi per il Paese".
La responsabilità della guerra in Ucraina è tutta dei russi: “Incontestabile. Ciò premesso, Putin è uno straordinario negoziatore. Viene dal Kgb, non è un influencer che punta ai like”. Così, al Corriere della Sera, il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.
“Incassa il tappeto rosso in Alaska, rafforza il rapporto personale con Trump, ma non vola in Alaska per firmare una tregua: nella sua visione, per come lo conosco io, c’è l’obiettivo di una nuova Yalta. Putin pensa a come immaginare un ordine mondiale per i prossimi vent’anni”, evidenzia l'ex premier, aggiungendo: “Usa un tono di voce monocorde, sembra persino pacato. La costruzione di ogni frase è molto attenta, prima un paio di premesse e poi l’affondo. Un professionista”.
“Conosco Giorgia Meloni da vent’anni: lei giovanissima ministra, io sindaco. A livello personale le auguro il meglio, ma sui risultati non vedo progressi per il Paese. Mi preoccupa la concezione proprietaria delle istituzioni e dei servizi segreti: come Salvini nel 2019, punta ai pieni poteri”, spiega ancora Renzi.
Ha sentito Pier Silvio Berlusconi dopo aver annunciato di voler lasciare Mondadori? “La cosa incredibile è che dal giorno dopo Mediaset mi ha cancellato dal palinsesto. Credo di essere il leader di partito meno presente sulle reti del Biscione. Non ho ancora capito se è una decisione autonoma di Pier Silvio o una richiesta di Giorgia Meloni. In ogni caso Silvio Berlusconi aveva tutta un’altra classe, anche quando c’era da litigare. Il padre era un fuoriclasse, il figlio un fuori corso”.
Per quanto riguarda la leadership del centrosinistra, conclude Renzi, “vedo due alternative: la forza della coalizione che arriva prima esprime il candidato. Oppure primarie di coalizione e che vinca il migliore. Quello che è certo è che se stiamo tutti uniti, vinceremo le Politiche”.
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