Gli ambasciatori dei 27 Stati membri dell'Unione Europea hanno trovato un accordo in merito al regolamento per la gestione delle crisi migratorie.
Ad annunciarlo, con un post su X, è la Presidenza spagnola del Consiglio Ue, a conclusione del vertice del Coreper: “Gli ambasciatori dell’Ue hanno raggiunto un accordo sul regolamento che affronta le situazioni di crisi e forza maggiore per la migrazione e dell’asilo“, scrive.
La presidenza spagnola si è adoperata per superare la situazione di blocco in cui l'Unione era dal Consiglio Ue Interni di giovedì per quanto riguarda il ruolo delle Ong nei soccorsi in mare, chiesto da Berlino, a cui l'Italia si è opposta.
“Accolgo con favore il successo dell’accordo politico raggiunto dagli Stati membri” in merito al regolamento per gestire le crisi migratorie, “si tratta di una vera e propria svolta che ci permette di far avanzare i negoziati con il Parlamento europeo e il Consiglio Ue”, ha scritto la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, in un post su X. “Uniti possiamo realizzare il Patto prima della fine di questo mandato“, ha proseguito.
L'accordo “è stato un risultato importante per l’Italia“, ha detto il Vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sul volo che lo sta portando in Arabia Saudita, dove sarà in missione per due giorni. “Dal testo è stato tolto il paragrafo sulle Ong”, ha evidenziato.
“L’accordo sul regolamento in materia di migranti raggiunto a Bruxelles è un successo per l’Italia, frutto di un grande lavoro diplomatico. I nostri partner hanno compreso le nostre istanze. In caso di grandi crisi migratorie tutti gli Stati membri dovranno fare la loro parte“, ha poi scritto Tajani su X.
“Vogliamo limitare in modo significativo la migrazione irregolare, allentare la pressione sui comuni, procedure ordinate e un’efficace distribuzione dei rifugiati. Per tutto questo è necessario il Ceas (sistema comune di asilo europeo). Il fatto che l’ordinanza sulla crisi sia stata ora formalmente adottata è un passo importante“. Così il Ministro dell'Interno tedesco, Nancy Faeser. “Con il regolamento anticrisi del Consiglio abbiamo concordato l’ultimo importante componente del sistema comune europeo di asilo. Questo deve funzionare anche in tempi di crisi affinché non vi siano più illegalità e caos alle frontiere esterne“, prosegue.
“Siamo stati in grado di attuare importanti cambiamenti: gli standard umanitari non verranno abbassati, deve esserci sempre una registrazione completa di tutte le persone in arrivo e vi è una distribuzione vincolante all’interno dell’Ue”, continua Faeser.
“L’accordo sulla regolamentazione della crisi nel quadro della riforma europea in materia di asilo è una buona notizia. La riforma limiterà efficacemente la migrazione irregolare in Europa e fornirà un sollievo duraturo a stati come la Germania. Una svolta storica“, scrive su X il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz.
“Mi pare che si usino parole chiare quando si dice che i trafficanti di esseri umani non possono decidere chi entra in Europa, perché è una strada chiara quella che l’Europa vuole intraprendere“, dice a Sky Tg 24, la premier, Giorgia Meloni.
“Abbiamo visto le dichiarazioni dei vertici dei Paesi del Med 9, abbiamo visto la Francia, con la Germania si era aperta una discussione sul Patto di migrazione e asilo perché chiedeva di aggiungere un emendamento che secondo me faceva dei passi indietro sul tema anche delle Ong. L’emendamento è stato ritirato ed è passata la posizione italiana. Si tratta di implementare velocemente gli strumenti effettivi, è poi nella velocità di realizzazione che l’Europa deve essere più brava”, prosegue.
Per quanto riguarda il dossier migranti, aggiunge Meloni, "devo dire che non mi sento isolata io, mi sembra che sia molto più isolata una sinistra europea che continua a ritenere di poter affrontare questa materia in modo ideologico facendo di fatto un lavoro che non aiuta nessuno".
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