31 Aprile. “Il male non muore mai” di Giuseppe Cesaro, firmato da “La nave di Teseo” è già un successo
Con “31 Aprile”, Cesaro cambia registro ma non stile, scrivendo un eccitante romanzo nero, in cui il congegno perfetto del thriller si unisce a una lucidissima riflessione sul fascino esercitato, ancora oggi, dall’ideologia nazista.
di Gianni Garrucciu
Domenica 30 Maggio 2021
Roma - 30 mag 2021 (Prima Pagina News)
Con “31 Aprile”, Cesaro cambia registro ma non stile, scrivendo un eccitante romanzo nero, in cui il congegno perfetto del thriller si unisce a una lucidissima riflessione sul fascino esercitato, ancora oggi, dall’ideologia nazista.

Pubblicare con la Nave di Teseo è già un riconoscimento culturale e letterario di cui pochi autori possono fregiarsi.

La casa editrice di Elisabetta Sgarbi (che ha avuto come compagno di viaggio iniziale anche Umberto Eco), annovera nella sua scuderia questo “31 Aprile, il male non muore mai”, di Giuseppe Cesaro. L’autore aveva già pubblicato, sempre per La Nave di Teseo, il romanzo “Indifesa”, una parabola sulla solitudine, la ricerca, l’esclusione: una storia su quanto lontano dalle nostre ferite riesca a portarci il riscatto dell’amore.

La protagonista è Vera Stark, quarantacinque anni, madre di una ragazza di venticinque, separata da un marito che la tormenta; ma Vera ha ritrovato l’amore con Alex, un docente di dottrine politiche all’università. Vera è una giornalista che ha da poco cominciato un’inchiesta sulla crescita del neonazismo in Germania e, in modo particolare, sul gruppo “31 Aprile”, che vuole riprendere il progetto nazista là dove il Führer lo ha lasciato.

Grazie alle sue ricerche e all’aiuto di due anziani antinazisti capisce ben presto che l’orrore non è alle spalle e che qualcosa di strano accade a Villa Redenzione, una casa di cura che nascondeva un tempo un lager. La villa è stata da poco trasformata in un museo da Edna Schein, anziana filantropa, figlia del fondatore di Villa Redenzione, il colonnello delle SS Mäher, processato e giustiziato per i suoi crimini alla fine della guerra.

Ma qual è il rapporto tra Edna Schein, Villa Redenzione e il “31 Aprile”? Come mai molti anziani antinazisti stanno scomparendo? E cosa c’è dietro a questo ritorno alla ribalta dell’estrema destra?

Sono le questioni a cui Vera dovrà trovare risposta, rischiando la vita e mettendo in discussione tutto quello che crede di conoscere. Ne nasce un romanzo ricco di suspense e colpi di scena, che fa riflettere sul fascino che esercita, ancor oggi, la dottrina nazista e sui pericoli che rappresenta per il nostro mondo

Giuseppe Cesaro, (60/enne ligure) ha cominciato a scrivere professionalmente alla fine degli anni ottanta. Ha pubblicato articoli, racconti, romanzi brevi e graphic novel, e collaborato alla realizzazione di romanzi, mémoire, saggi, biografie e sceneggiature per alcuni tra i più importanti editori nazionali. Dal 1998 è consulente artistico e ai testi di Claudio Baglioni.

 

 


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