Vitalizi ripristinati, schiaffo al Movimento 5 Stelle, Maurizio Paniz “È stato finalmente ripristinato lo Stato di diritto”

Il Senato ha annullato la delibera sul taglio dei vitalizi. Tre voti a favore e due contrari, quelli dei senatori della Lega, Simone Pillon e l'ex Cinquestelle Alessandra Riccardi. Così la Commissione Contenziosa del Senato ha ribaltato la decisione assunta con la delibera del Consiglio di presidenza che, nell'ottobre del 2018, aveva deciso il taglio dei vitalizi agli ex parlamentari.

(Prima Pagina News)
Lunedì 12 Ottobre 2020
Roma - 12 ott 2020 (Prima Pagina News)

Il Senato ha annullato la delibera sul taglio dei vitalizi. Tre voti a favore e due contrari, quelli dei senatori della Lega, Simone Pillon e l'ex Cinquestelle Alessandra Riccardi. Così la Commissione Contenziosa del Senato ha ribaltato la decisione assunta con la delibera del Consiglio di presidenza che, nell'ottobre del 2018, aveva deciso il taglio dei vitalizi agli ex parlamentari.

Lega, PD e Movimento 5 Stelle sconfitti escono decisamente sconfitti da una battaglia che non era soltanto “legale” ma che per il giurista Maurizio Paniz era anche una “sacrosanta battaglia di diritto”. Il più euforico oggi è naturalmente lui, Maurizio Paniz, ex deputato, avvocato di altissimo livello professionale, il giurista che ha difeso nel ricorso la maggior parte degli ex senatori che hanno presentato ricorso. “La delibera del Consiglio di presidenza che, nell'ottobre del 2018, aveva deciso il taglio dei vitalizi agli ex parlamentari - dice Paniz - è stata annullata perché ritenuta ingiustificata a fronte della giurisprudenza consolidata della Corte Costituzionale e del diritto dell'Unione europea, in base alla quale di fronte a una situazione consolidata gli interventi di riduzione degli importi devono rispondere a cinque requisiti, nessuno dei quali era stato rispettato dalla delibera. In primo luogo non deve essere retroattivo, mentre questo taglio lo era; in secondo luogo non deve avere effetti perenni, come invece li aveva la delibera; in terzo luogo non deve riguardare una sola categoria ma deve essere "erga omnes", mentre qui si colpivano solo gli ex parlamentari; in quarto luogo deve essere ragionevole, mentre questo taglio raggiungeva l'8% degli importi; infine deve indicare dove vanno a finire i risparmi che non possono finire nel grande calderone del risparmio, e anche su questo punto la delibera era carente". Paniz va ancora oltre e in una dichiarazione rilasciata all’Ansa sottolinea la sua soddisfazione professionale “ma anche sul piano dei rapporti personali che ho intrattenuto con centinaia di ex senatori che ho assistito. È un risultato che mi ripaga dell'impegno e degli insulti e minacce ricevuti. Io non ho difeso un privilegio ma un diritto, e in uno Stato di diritto questa è una vittoria di tutti". (b.n.)


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