Vittoria e salvezza per il Cagliari di Maran

 ll Cagliari vince 1-0 contro il Frosinone e ipoteca la salvezza. La squadra di casa raggiunge quota 40 e stacca di diritto il biglietto che significa serie A anche nella prossima stagione .

(Prima Pagina News)
Sabato 20 Aprile 2019
Cagliari - 20 apr 2019 (Prima Pagina News)

 ll Cagliari vince 1-0 contro il Frosinone e ipoteca la salvezza. La squadra di casa raggiunge quota 40 e stacca di diritto il biglietto che significa serie A anche nella prossima stagione .

di Maurizio Bistrusso

Festa e vittoria per gli uomini di Maran al Sardegna Arena. Il Cagliari vince 1-0 contro il Frosinone e ipoteca la salvezza. La squadra di casa raggiunge quota 40 e stacca di diritto il biglietto per restare nella massima serie. Joao Pedro trasforma un rigore che vale tre punti e i rossoblù si portano a +11 dal terzultimo posto, oggi occupato dall’Empoli, e con altri tre punti potrebbero scrivere la parola fine per cancellare le sofferenze patite nel girone d’andata e uscire definitivamente delle paludi della bassa classifica. Non c’è ancora il conforto della matematica ma con questa vittoria Pavoletti e compagni si avvicinano all’obiettivo e guadagnano in consapevolezza e serenità per togliersi qualche soddisfazione nelle prossime gare con avversari importanti come Roma, Napoli, Lazio, Genoa e Udinese ancora in corsa su vari fronti.

Il 2020 sarà l’anno in cui si celebrerà il centenario della società con la speranza che le ambizioni vadano oltre la salvezza. A cinque giornate dalla fine del campionato gli uomini di Maran raggiungono il decimo posto e ora fanno sognare i tifosi. Non è stata una bella partita quella disputata questo pomeriggio al Sardegna Arena. Un forte scirocco ha sicuramente condizionato le traiettorie della palla e l’importanza della posta in palio ha visto le due squadre confrontarsi quasi a specchio per intercettare e annullare i punti di forza di entrambe.

In realtà sono mancate le iniziative individuali di giocatori come Barella che possono in qualche modo spaccare la partita e fare la differenza. E oggi oltre al talento cagliaritano erano assenti anche gli esterni bassi, Pellegrini e Cacciatore, che nelle ultime partite erano riusciti a rendersi pericolosi e incisivi sulle corsie di riferimento. Assenze pesanti per una squadra che punta sui cross e sui gol di testa dello specialista Pavoletti.

Il Cagliari ha saputo soffrire da squadra e il gruppo è sembrato compatto e non ha concesso grandi occasioni agli uomini di Baroni che hanno ormai un piede e mezzo in B. Ottima la prestazione di Ionita, di gran lunga il migliore in campo, del professor Cigarini, che si è ripreso la maglia da titolare e la bacchetta d’orchestra per dare i tempi e la regia alla squadra, Srna, che sembra aver recuperato una buona condizione e ha ripreso a combattere, e del solito Pavoletti che si è visto respingere, con una grande parata del portiere del Frosinone Sportiello, un colpo di testa dei suoi destinato in fondo alla rete.

Ancora deludente la prestazione di Birsa, lontano parente del giocatore decisivo e del trequartista che doveva fare la differenza, e di Joao Pedro che ha fallito due occasioni da rete, su assist di Ionita, per troppa sufficienza. Il brasiliano ha comunque il merito di aver trasformato il rigore decisivo. Ancora grande sicurezza dell’uomo Cragno e buone le prestazioni dei difensori centrali che hanno tenuto equilibrate le distanze tra i reparti e reso la squadra compatta e molto corta. Oggi è mancato il gioco ma non è il caso di andare troppo per il sottile.

Contava il risultato e sono arrivati i tre punti. Ora presidente, società e allenatore possono iniziare a programmare la prossima stagione in serie A salvo catastrofi. Con Barella o senza occorre investire in un nuovo progetto tecnico e individuare giocatori giovani motivati e di qualità che possano sposare le idee dello staff tecnico e assicurare un futuro vincente al Cagliari e al suo pubblico. I tifosi se lo meritano. Il 2020 sarà un anno importante nel quale si celebrerà il centenario dalla fondazione e si festeggeranno i cinquant’anni dello scudetto vinto da Gigi Riva e i campioni del ‘70. Non potrà essere un anno qualunque.


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