Annamaria Frustaci, testimonial della Strage di Capaci. Giovanni Falcone vive ancora.
Giovanni Falcone non è mai morto. Domani 24 maggio, a partire dalle 14, presso la scuola del Dap (via di Brava 99, Roma) inizierà la veglia-staffetta “TESTIMONI CAPACI”, che proseguirà ininterrottamente fino alla sera del 26 maggio 2023.Tra i protagonisti dell’evento anche il giudice Annamaria Frustaci, Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, icona della lotta alla Ndrangheta.
di Pino Nano
Martedì 23 Maggio 2023
Roma - 23 mag 2023 (Prima Pagina News)
Giovanni Falcone non è mai morto. Domani 24 maggio, a partire dalle 14, presso la scuola del Dap (via di Brava 99, Roma) inizierà la veglia-staffetta “TESTIMONI CAPACI”, che proseguirà ininterrottamente fino alla sera del 26 maggio 2023.Tra i protagonisti dell’evento anche il giudice Annamaria Frustaci, Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, icona della lotta alla Ndrangheta.

Trentuno anni dopo la strage di Capaci, l’Associazione Nazionale Magistrati, in collaborazione con il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e la Corte di Cassazione, ha deciso di ricordare le tante vite spezzate in nome della legalità, organizzando due importanti eventi che coinvolgeranno, insieme a magistrati e ad esponenti della società civile, scuole di tutto il territorio nazionale, allo scopo di avvicinare i giovani al mondo della giustizia.

Tra i magistrati più giovani d’Italia chiamati a raccontare la propria esperienza sul fronte della lotta al crimine ci sarà anche il Sostituto Procuratore della Repubblica di Catanzaro Anna Maria Frustaci, elemento chiave del pool antimafia messo in piedi in Calabria dal procuratore Nicola Gratteri, una donna che da anni vive sotto scorta, probabilmente nel mirino delle cosche più agguerrite della ndrangheta, una donna al servizio dello Stato che sull’altare della giustizia ha sacrificato tutta la sua vita privata e ogni dettaglio della sua carriera, una vera e propria icona della lotta alla Ndrangheta.

C’è un libro molto bello scritto da lei e pubblicato dalla Mondadori, “La ragazza che sognava sconfiggere la mafia” e che sabato scorso al Salone del libro di Torino ha fatto il pieno di pubblico e di critica.

E in cui Annamaria Frustaci racconta di avere incontrato Giovanni Falcone per la prima volta in televisione proprio il giorno in cui la mafia siciliana lo aveva fatto saltare per aria, immagini e spezzoni di riprese televisive che hanno poi convinto Annamaria Frustaci a diventare magistrato per sempre. Ma prima ancora di Giovanni Falcone la “ragazza che sognava di sconfiggere la mafia” era rimasta altrettanto affascinata dall’incontro avuto nel suo liceo di Catanzaro con il giudice Gherardo Colombo.

Sarà interessante capire da una donna coraggiosa e così esposta come lei perché, e soprattutto come si fa ad accettare di vivere una condizione perennemente in pericolo di vita pur di servire il prorio Paese. L’appuntamento con la sua “lezione di vita” è alle 19 di domani sera. Ma sarà anche l’occasione per conoscere meglio il DAP e il difficile lavoro quotidianamente svolto dai suoi uomini.

Davanti alla teca che conserva la macchina dei magistrati Falcone e Morvillo, si alterneranno invece un magistrato esperto, un giovane magistrato ed un esponente della società civile dinanzi ad una delegazione di studenti (complessivamente in numero di 1500) di diverse scuole italiane selezionate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Le veglie notturne saranno affidate agli scout. Vi ricordo anche che domani sera, 24 maggio, alle 21, davanti alla teca di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, si terrà una tavola rotonda con i superstiti degli attentati a Rocco Chinnici e Giovanni Falcone. Il giorno dopo alla stessa ora il racconto del magistrato Giuseppe Ayala, Pubblico Ministero del Maxi Processo.

“Testimoni Capaci” avrà inizio idealmente oggi, 23 maggio a Palermo, dove una scuola riceverà in consegna l’agenda di Giovanni Falcone e terminerà con la “Notte Bianca - Portatori Sani di Legalità”, in Corte di Cassazione sabato 27 maggio, quando l’agenda sarà consegnata dall’ultima scuola della staffetta alle Autorità presenti a Roma, certamente i ministri Giuseppe Valditara e Carlo Nordio.

Prenderà quindi il via la Notte bianca della legalità, alle 12 di sabato 27 maggio, con  la proiezione presso il cinema Adriano (piazza Cavour) del film  “Mia” di Ivano De Matteo, aperta a studenti e magistrati.

Un evento unico nel suo genere. Vi parteciperanno 28 giovani magistrati da tutta Italia, che testimonieranno la propria esperienza quotidiana, insieme a 28 magistrati più esperti che narreranno la vita di altrettanti colleghi uccisi da mafie e terrorismo (tra loro autorevoli magistrati che sono stati protagonisti di quegli anni).

Ma interverranno anche personaggi del mondo dello spettacolo e della società civile, mentre i ragazzi e le ragazze – precisa una nota ufficiale dell’Associazione Nazionale Magistrati- “illustreranno i loro elaborati e potranno partecipare ai laboratori formativi, coordinati anche da avvocati, su diversi argomenti, come le investigazioni scientifiche (con i  Carabinieri del Ris), la ricerca di persone scomparse, la giustizia minorile, la violenza di genere, l’intelligenza artificiale, la ricerca del lavoro, l’immigrazione”.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

Annamaria Frustaci
associaziona nazionale magistrati
Giovanni Falcone
PPN
Prima Pagina News

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU