#Giustizia, #Bonafede sceglie Raffaele Piccirillo, dopo Baldi nuovo Grand Commis di Stato a Largo Arenula

Raffaele Piccirillo, attuale sostituto procuratore generale in Cassazione è da 48 ore ufficialmente il nuovo Capo Gabinetto del Ministro di Grazia e Giustizia Alfonso Bonafede. Tutto questo dopo le dimissioni Fulvio Baldi, più volte intercettato in conversazioni con Luca Palamara, la famosa inchiesta di Perugia sulle “toghe da sponsorizzare per essere portate anche in via Arenula”.

di Pino Nano
Mercoledì 27 Maggio 2020
Roma - 27 mag 2020 (Prima Pagina News)

Raffaele Piccirillo, attuale sostituto procuratore generale in Cassazione è da 48 ore ufficialmente il nuovo Capo Gabinetto del Ministro di Grazia e Giustizia Alfonso Bonafede. Tutto questo dopo le dimissioni Fulvio Baldi, più volte intercettato in conversazioni con Luca Palamara, la famosa inchiesta di Perugia sulle “toghe da sponsorizzare per essere portate anche in via Arenula”.

Ai vertici del Ministero di Grazia e Giustizia in Largo Arenula, nella stanza che comunica direttamente con quella del ministro Alfonso Bonafede arriva oggi uno dei magistrati più esperti in Europa in tema di corruzione.

Questa volta non c’è che dire, Alfonso Bonafede non poteva optare per una scelta migliore, scegliendo un magistrato che conosce i gangli della vita amministrativa e giudiziaria italiana come pochi, e che da più parti viene riconosciuto come uomo riservatissimo e attento a non primeggiare mai in pubblico, e questo la dice lunga sulla sua lunga esperienza di uomo manager della giustizia italiana e di giurista di grande spessore internazionale.

La sola “colpa” che il suo “mondo napoletano” gli addossa è quella di avere una sorella “scomoda”, Paola Piccirillo, donna bellissima, magistrato anche lei, che da vent’anni vive sotto scorta, e che nel 1997 si innamora di un altro procuratore famoso, Cafiero De Raho, e che poi sposa nel 2005.

Insomma, una dinastia di giudici e di servitori dello Stato davvero invidiabile. Nella sua esperienza ministeriale Raffaele Piccirillo ha concorso alla pianificazione della strategia di allargamento della cooperazione giudiziaria internazionale in materia penale, negoziando e concludendo diversi trattati con numerosi Paesi, tra i quali Colombia, Ecuador, Uruguay, Emirati Arabi Uniti, Nigeria, Senegal.

Ha, inoltre, presieduto e partecipato a numerose Commissioni di riforma legislativa nei settori della criminalità ambientale, dell’attuazione dei nuovi strumenti di mutuo riconoscimento e cooperazione giudiziaria internazionale, della “sinteticità” degli atti processuali.

Ma ha anche diretto la delegazione italiana nei negoziati in sede Ue che hanno condotto all’elaborazione del Regolamento istitutivo del Procuratore europeo, della nuova Direttiva in materia di Protezione degli interessi finanziari dell’Unione, del Regolamento per il mutuo riconoscimento delle decisioni di confisca, della nuova Direttiva sul terrorismo e i foreign fighters.

Nel suo curriculum anche pubblicazioni in materia di confisca “allargata”, rapporti tra sequestro penale e fallimento, messa alla prova, ordine europeo di indagine e videoconferenze internazionali.

Ma chi è in realtà il numero due di Largo Arenula? Partiamo dal 1985, l’anno della maturità classica, conseguita con il massimo dei voti presso il liceo dei padri salesiani di Caserta. Poi il corso di laurea in giurisprudenza, piano di studi a indirizzo ‘penalistico’, si laurea nel 1990 con il massimo dei voti la lode e il plauso accademico presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli. Tesi finale naturalmente in diritto penale su “Il reato contratto”.

Nel 1991 vince una borsa di studio per l’accesso alla predetta Scuola di specializzazione e nel 1994 consegue il diploma di specializzazione in diritto e procedura penale con il massimo dei voti e la lode, discutendo questa volta una Tesi su “Le scriminanti del diritto di cronaca e critica giornalistica”.

Uditore giudiziario nel 1994, nel 1996 è già Giudice istruttore presso la II sezione civile del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nel 1998 Giudice del dibattimento penale presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nel 2000 Giudice per le indagini preliminari e dell’udienza preliminare presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Dal 2009 al 2003 è Referente per la formazione decentrata dei magistrati ordinari del distretto di Corte d’Appello di Napoli – Area Penale, e dal 2008 Giudice per le indagini preliminari e dell’udienza preliminare presso il Tribunale di Napoli. Dal 2013 è Magistrato addetto all’ufficio del Massimario e del ruolo della Corte di Cassazione, e dal 2014 Responsabile della prevenzione della corruzione del Ministero della Giustizia.

Il 2014 è l’anno in cui assume anche l’incarico di Direttore Generale della Giustizia Penale presso il Dipartimento per gli Affari di Giustizia. Dal 2015 diventa Componente del Comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza delle grandi opere (CCASGO) in rappresentanza del Ministero della Giustizia, e in quello stesso anno diventa anche Delegato italiano presso UNTOC (United Nations Convention against Transnational Organized Crime, costituita dall’Assemblea Generale ONU, e Membro effettivo e Capo della delegazione italiana presso il GRECO (Gruppo di Stati contro la corruzione del Consiglio d’Europa).

Ma dal 2016 è anche Responsabile della trasparenza del Ministero della Giustizia, Ma alle spalle Raffaele Piccirillo ha anche un lungo curriculum accademico di tutto rispetto. Assistente volontario e cultore della materia presso la Prima Cattedra di Diritto Penale dell’Università Federico II di Napoli (Prof. Antonio Pecoraro Albani) dal gennaio 1991 all’ingresso effettivo in magistratura (11.7.96); presso la Prima Cattedra di Diritto Processuale Penale dell’Università Federico II di Napoli (prof. Giuseppe Riccio) nell’anno accademico 2003 - 2004; presso la Cattedra di Diritto Processuale Penale della Seconda Università di Napoli (prof.ssa Teresa Bene). Docente presso la Scuola di Specializzazione per le professioni legali e masters universitari della Seconda Università di Napoli dal 2003 al 2012 su tematiche di diritto penale sostanziale, quali: la responsabilità professionale dei medici e il delitto colposo; il Concorso di norme, concorso di reati, reato continuato’;

I delitti contro la persona, e poi ancora Docente presso la Scuola di Specializzazione per le professioni legali e masters universitari dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, dal 2006 al 2013.Ha tenuto diretto e coordinato seminari importanti presso le cattedre di: Diritto Penale e Procedura Penale dell’ateneo federiciano (professori Antonio Pecoraro Albani e Giuseppe Riccio);

Istituzioni di Diritto Penale dell’Istituto Universitario Orientale (prof.ssa Valeria Del Tufo); di diritto penale e di procedura penale della Seconda Università di Napoli (professori Valeria Del Tufo, Giuliano Balbi, Mariano Menna, Teresa Bene) a partire dall’anno 1991. Nel quadriennio di assegnazione all’Ufficio del Referente per la formazione decentrata del distretto di Napoli, ha programmato, organizzato e moderato circa quaranta seminari, laboratori e incontri di studio sulle tematiche di diritto penale sostanziale e processuale maggiormente avvertite dai colleghi del distretto, dedicando particolare ai risvolti costituzionali e alle interazioni del diritto interno con le fonti e le giurisdizioni europee e internazionali.

Il 17 luglio 2013, nominato dal Ministro dell’Ambiente Presidente del “Gruppo di studio per l’individuazione delle strategie e priorità politiche, per l’analisi, la revisione e l’attuazione della normativa in materia di tutela dell’ambiente”, coordina il lavoro di docenti universitari e magistrati, depositando nel dicembre 2013 un progetto di introduzione nel codice penale di un Titolo VI-bis dedicato ai “delitti contro l’ambiente”.

In tale veste partecipa all’indagine conoscitiva e a due tavoli tecnici indetti dalla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati in sede di predisposizione del testo unificato recante “disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente e l’azione di risarcimento del danno ambientale”, testo approvato poi dall’Aula nel febbraio 2014 e attualmente al vaglio del Senato. Pubblicazioni? Quante ne volete.

A scorrere il suo curriculum viene da pensare che quest’uomo non abbia mai avuto una sua vita privata, non abbia mai avuto il tempo per andare a correre come fa invece sua sorella Paola, e non abbia mai avuto il tempo per partecipare ad una prima del Teatro San Carlo come invece è riuscito a fare qualche volta il cognato Cafiero De Raho.

I prossimi mesi ci diranno cosa cambierà con il suo arrivo a Largo Arenula per il mondo della giustizia italiana. Perché poi, alla fine, è vero che i ministri passano, ma chi lascia il segno sono sempre loro, i Grand Commis di Stato come Raffale Piccirillo.


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