Bambino Gesù: diagnosi avanzate e terapia Car-T, doppia sfida al cancro con il sostegno di Banca Ifis

Banca Ifis dona 1 milione di euro all’Ospedale Pediatrico per l’acquisto di una Pet-Tc, tecnologia per le indagini diagnostiche, e altri 500 mila euro per la sperimentazione della cura contro i tumori cerebrali maligni. Oggi a Roma la firma dell’atto di donazione.

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Martedì 08 Luglio 2025
Roma - 08 lug 2025 (Prima Pagina News)

Banca Ifis dona 1 milione di euro all’Ospedale Pediatrico per l’acquisto di una Pet-Tc, tecnologia per le indagini diagnostiche, e altri 500 mila euro per la sperimentazione della cura contro i tumori cerebrali maligni. Oggi a Roma la firma dell’atto di donazione.

Diagnosi sempre più accurate e sicure per i piccoli pazienti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù saranno possibili grazie al contributo da 1 milione di euro da parte di Banca Ifis per l’acquisto di una PET-TC, strumento fondamentale per le indagini diagnostiche pediatriche e in particolare per l’individuazione e il monitoraggio dei tumori nei bambini.

 

Altri 500 mila euro sono stati destinati dall’istituto bancario presieduto da Ernesto Fürstenberg Fassio alla sperimentazione clinica della terapia genica CAR-T per i tumori cerebrali ad alto grado di malignità. L’atto di donazione è stato firmato oggi nella sede del Gianicolo dell’Ospedale dal presidente del Bambino Gesù, Tiziano Onesti e dal presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio.

 

Una Pet-Tc per diagnosi precise e sicure

 

La PET-TC (Tomografia a Emissione di Positroni associata a Tomografia Computerizzata) è una delle tecnologie più avanzate nel campo della diagnostica per immagini che consente di ottenere immagini dettagliate per la diagnosi precoce e il monitoraggio - in particolare - delle patologie oncologiche.

 

L’introduzione della PET-TC all’interno del Bambino Gesù permetterà di dare una risposta concreta alla crescente richiesta di questo tipo di indagini; di garantire la continuità assistenziale (potendo eseguire tutti gli esami necessari nella stessa struttura); di migliorare il grado di precisione delle diagnosi e la sicurezza del percorso di cura riducendo le dosi di radioattività somministrate grazie a protocolli calibrati per l’età pediatrica. Questa strumentazione, inoltre, potrà essere integrata nei progetti di ricerca sperimentale volta a trovare soluzioni alle specifiche necessità di cura dei bambini.


La terapia genica Car-T contro i tumori cerebrali maligni

 

Oltre al supporto per la nuova tecnologia diagnostica, Banca Ifis conferma il sostegno ai progetti di ricerca del Bambino Gesù erogando la quarta tranche (500mila euro) del finanziamento da 3 milioni di euro destinato al trial clinico sulla terapia genica con cellule CAR-T contro i tumori cerebrali ad alto grado di malignità. La sperimentazione, partita nel dicembre 2023 dopo l’approvazione dell’AIFA, utilizza cellule geneticamente modificate per colpire la proteina GD2, un bersaglio terapeutico dei tumori maligni del sistema nervoso centrale.

 

Ad oggi sono stati arruolati 22 pazienti su un totale di 54, tutti bambini e giovani adulti tra i 6 mesi e i 30 anni affetti da forme tumorali con recidiva di malattia o resistenti alle terapie tradizionali, suddivisi in coorti in base al tipo e alla localizzazione del tumore. I risultati preliminari dello studio documentano la sicurezza e la tollerabilità della terapiasenza effetti collaterali gravi o inattesi. In una fase successiva, la sperimentazione valuterà anche l’efficacia del trattamento e la durata dell’attività terapeutica nel tempo. La terapia CAR-T contro i tumori cerebrali maligni viene interamente prodotta nell’Officina Farmaceutica dell’Ospedale.

 

“Il generoso contributo di Banca Ifis, che da anni è al fianco del nostro Ospedale, rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra realtà diverse, unite da un obiettivo comune: tutelare la salute dei bambini” commenta il presidente del Bambino Gesù, Tiziano Onesti. “Investire in tecnologie all’avanguardia e nella ricerca scientifica, soprattutto in ambiti ancora poco esplorati della medicina pediatrica, significa offrire cure sempre più efficaci e sicure ai nostri piccoli pazienti. Ed è proprio grazie a collaborazioni concrete come questa che possiamo continuare a migliorare la qualità dell’assistenza e aprire nuove strade nella lotta contro le malattie più complesse”.

 


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