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La scoperta è avvenuta durante una campagna di scavo basata sul lavoro della Virgil Academy. Profita: "Il nostro obiettivo è facilitare l’accesso alla ricerca nei siti archeologici di grande valore storico".
La scoperta è avvenuta durante una campagna di scavo basata sul lavoro della Virgil Academy. Profita: "Il nostro obiettivo è facilitare l’accesso alla ricerca nei siti archeologici di grande valore storico".
Una straordinaria scoperta archeologica ha fatto tornare alla luce le radici della civiltà etrusca nel cuore della Tuscia: a Barbarano Romano (Viterbo) nell’area di San Giuliano, è stata trovata una tomba integra, che risale alla fine del VII secolo a. C. in epoca orientalizzante recente.
Si tratta di una scoperta eccezionale, che arricchisce significativamente la conoscenza del mondo funerario etrusco. Il ritrovamento è avvenuto nel corso di una campagna di scavo condotta dalla Baylor University (Texas), sotto il coordinamento di Davide Zori, archeologo e docente presso lo stesso ateneo, e basata sul lavoro della Virgil Academy, ente filantropico fondato da Gianni Profita, rettore dell’Università UniCamillus, che dal 2016 è titolare della concessione ministeriale per le attività di scavo e ricerca sull’altopiano di San Giuliano. Con la tomba, sigillata da oltre 2.600 anni, è riemersa una camera sepolcrale intatta.
''Il fatto che la tomba non sia mai stata violata, né in epoca romana né moderna, è straordinario - dice Zori - L’accesso avveniva tramite un profondo dromos (corridoio), al termine del quale il team ha trovato una lastra di tufo integra che sigillava l’ingresso alla camera sepolcrale. Rimosso il portale, la tomba ha rivelato un eccezionale corredo funerario e i resti di quattro individui adagiati su letti scolpiti nel nenfro''.
Attualmente, del corredo fanno parte circa 75 vasi ceramici finemente decorati, un bacile in bronzo, 10 fibule in bronzo e 2 in ferro, 2 punte di lancia in ferro, 2 fermatrecce in argento, un copricapo in cuoio, una fuseruola e perle in pasta vitrea. Queste decorazioni rituali, il cui numero è aggiornato con il proseguire degli scavi, costituiscono una preziosa testimonianza sul mondo funerario etrusco.
''Il team stava scavando in quest’area dopo un censimento sistematico delle tombe della necropoli, e un’analisi georadar aveva suggerito la presenza di una via funeraria, successivamente confermata dallo scavo – aggiunge Zori – La tomba è ora completamente portata alla luce, ma lo studio e l’analisi dei materiali sono appena iniziati''.
Questa scoperta è il risultato della collaborazione tra la Baylor University e la Virgil Academy fondata dal Prof. Gianni Profita, che è iniziata per caso nel 2006: nel corso di una vacanza con la famiglia negli Usa, Profita incontrò a Los Angeles il Prof. Alden Smith, classicista e docente proprio alla Baylor: ad accendere la miccia fu una conversazione su un libro di Dostoevskij. Da lì è nata un'amicizia, che si è trasformata in una collaborazione culturale destinata a durare nel tempo. E proprio da quel legame ha preso corpo l'idea di un progetto comune per facilitare la partecipazione di università straniere alla ricerca archeologica in Italia.
Perché questa collaborazione fosse resa possibile, nel 2015 Profita ha fondato la Virgil Academy, con l'obiettivo di istituire una piattaforma di supporto alle Università straniere che vogliono fare ricerca sul campo in Italia. '
'Virgil Academy vuole essere una guida culturale e logistica per le università internazionali che desiderano esplorare e studiare in profondità il patrimonio archeologico italiano - dichiara Profita - Il nostro obiettivo è facilitare l’accesso alla ricerca nei siti archeologici di grande valore storico, e contribuire così alla tutela e alla valorizzazione del territorio''.
Nel 2016, la sinergia tra Virgil Academy e Baylor University ha portato alla nascita del San Giuliano Archaeological Research Project (Sgarp), il progetto scientifico e accademico internazionale che si occupa della realizzazione degli scavi archeologici e i relativi studi sul sito di San Giuliano.
Con più di 580 tombe etrusche documentate e importanti resti medievali, la zona di San Giuliano è stata selezionata da Zori e Profita per la sua grande stratificazione storica. ''L’obiettivo di Sgarp è ricostruire le trasformazioni a lungo termine nell’occupazione umana dell’altopiano di San Giuliano e delle colline circostanti – spiega Zori – Il progetto mira a indagare l’insediamento etrusco e a comprendere le transizioni successive, tra cui l’incorporazione nell’Impero Romano, i cambiamenti nel sistema insediativo medievale e l’abbandono finale del sito, avvenuto poco prima del 1300 dc. È un’opportunità scientifica straordinaria, e non posso che ringraziare Profita per il suo sostegno e per il ruolo cruciale della Virgil Academy nel rendere possibile tutto ciò''.
''Dal 2016, grazie al progetto Sgarp, realizzato dalla Virgil Academy e dalla Baylor University, Barbarano e il suo territorio hanno avviato un importante percorso di crescita, che ha portato alla riscoperta delle nostre straordinarie necropoli rupestri – dice Rinaldo Marchesi, sindaco di Barbarano – Grazie alla collaborazione con la Virgil Academy, la Baylor University, la Soprintendenza, la Regione Lazio, il Parco Regionale Marturanum (di cui il nostro Comune è ente gestore) e, da quest’anno, anche la Provincia di Viterbo, la nostra storia e il nostro patrimonio culturale stanno finalmente ricevendo il riconoscimento che meritano.
Credo che, considerando la vastità delle nostre necropoli e la loro straordinaria ricchezza archeologica e architettonica, si possa ipotizzare che sul nostro territorio sorgessero più città etrusche: probabilmente Marturanum, situata dove oggi si trova Barbarano, e Cortuosa o Contenebra, localizzata presso il sito di San Giuliano''.
Questa scoperta è un esempio virtuoso di cooperazione tra enti italiani e accademie straniere, e dimostra l'importanza di valorizzare aree ancora fuori dai circuiti turistici più battuti ma con un forte potenziale scientifico, culturale e formativo. ''Se con UniCamillus voglio guardare al futuro, con Virgil Academy non dimentico il passato, promuovendo un’idea di cultura che connetta saperi, territori e comunità scientifiche internazionali'', conclude Profita.
Con la sua visione culturale che ingloba la formazione, la sostenibilità e la cooperazione internazionale, Virgil Academy continuerà a sostenere progetti archeologici che possono generare conoscenza, tutela e sviluppo locale.