Bonus 200 euro per Partite Iva e autonomi: ecco come fare domanda
Per beneficiare del bonus, tra le altre condizioni, è necessario non aver percepito un reddito superiore ai 35 mila euro nel periodo d'imposta relativo al 2021.
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Giovedì 11 Agosto 2022
Roma - 11 ago 2022 (Prima Pagina News)
Per beneficiare del bonus, tra le altre condizioni, è necessario non aver percepito un reddito superiore ai 35 mila euro nel periodo d'imposta relativo al 2021.
E' stato firmato, dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando, il decreto attuativo recante le regole per l'accessibilità al Fondo per il sostegno del potere d’acquisto per i lavoratori autonomi, le partite Iva, e altre categorie come assegnisti e dottorandi, il cosiddetto Bonus una tantum di 200 euro. Per il Fondo è prevista una spesa pari a 600 milioni di euro.

Si tratta, ha scritto Orlando sui suoi profili social, di "una misura importante di protezione sociale per sostenere il potere d’acquisto di fronte a crisi energetica e caro prezzi in corso. Per disporre del ‘bonus’ una tantum - già erogato a luglio per i dipendenti pubblici e privati - sarà necessario presentare domanda al proprio ente di previdenza secondo le modalità e gli schemi previsti dai singoli enti".

Entrando più nello specifico, potranno percepire il bonus i lavoratori autonomi, i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps e i professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza. I primi calcoli prevedono che a ricevere la prestazione saranno 3 milioni di partite Iva, di cui 973mila commercianti, 860mila artigiani, 477mila professionisti che hanno effettuato l'iscrizione alle casse, 216mila professionisti esclusivi e 30mila coltivatori diretti.

Per poter beneficiare dell'indennità, è necessario rispettare tre condizioni: i lavoratori devono aver percepito un reddito che non vada oltre i 35mila euro per il periodo d'imposta relativo allo scorso anno; inoltre, all'entrata in vigore del Dl Aiuti (vigente dal 16 luglio, mentre il Dl Aiuti Bis è vigente dal 9 agosto), è necessario che i lavoratori siano iscritti alle relative gestioni previdenziali e che abbiano eseguito almeno un versamento, che può essere parziale o totale, come contributo dovuto alla gestione di iscrizione per cui si chiede il bonus, con competenza a partire dal 2020; infine, è necessario presentare una domanda.

La domanda va presentata all'ente previdenziale di appartenenza. Nei prossimi giorni, gli enti previdenziali, fisseranno i modi, i tempi e gli schemi per la presentazione. Secondo quanto emerge dal Dl Aiuti Bis, il bonus sarà erogato in base ai dati che il richiedente dichiarerà e di cui l'ente previdenziale disporrà al momento del pagamento. Le domande, tuttavia, saranno oggetto di ulteriori verifiche.

Con il Dl Aiuti Bis, inoltre, il bonus è stato esteso anche ad altre categorie: come recita l'art. 23, l'indennità sarà erogata anche “ai lavoratori con rapporto di lavoro in essere nel mese di luglio 2022”, che fino al 16 luglio (data in cui il primo Dl Aiuti è entrato in vigore), non hanno potuto usufruire dell'esonero contributivo necessario per percepire il bonus, dato che erano “interessati da eventi con copertura di contributiva figurativa integrale dall’Inps”.

Tra i nuovi percettori, che riceveranno il bonus a partire dal mese di ottobre, figurano anche dottorandi, assegnisti di ricerca e collaboratori sportivi.

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