Sono un renziano della prima ora. Da quando ho avuto l’opportunità di conoscere il senatore toscano in Calabria. Era il mese di agosto di qualche anno fa. Ero sulla spiaggia, quando il sindaco di Diamante Ernesto Magorno mi chiama per propormi un’intervista da fare in piazza a Renzi.
Non lo conoscevo, avevo letto le notizie sulla sua voglia di fare politica a livello nazionale. Il giovane sindaco di Firenze mi intrigava con le sue idee, le sue proposte, il suo modo di porsi. Parto subito, l’intervista nella città dei murales era per la sera stessa. Ho comprato tre-quattro giornali per cogliere qualche domanda da fare a quel politico che poi avrebbe avuto grande successo.
È sera, la piazza di Diamante è strapiena, saliamo sul palco in tre. L’ospite, l’intervistatore, il sindaco. Un’ora di dialogo con quel brillante politico. Applausi a non finire. L’entusiasmo dei cittadini è alle stelle.
L’ho rivisto da presidente del Consiglio, anni dopo, alla stazione di Rosarno. Incredibile: si ricordava di un illustre sconosciuto, almeno per lui, che lo aveva intervistato una sera di agosto anni prima. E dire che di interviste da segretario del pd e da presidente del consiglio ne aveva avute migliaia. Mi son detto: questo signore ha due marce in più. Dono di natura. Sappiamo tutti com’è finita, nel frattempo, a spese mie vado alla Leopolda. Mi è piaciuta molto.
Poi la riflessione sulla nascita di Italia viva, però, non mi aveva convinto del tutto. Col passare dei mesi, l’entusiasmo per Renzi si è raffreddato perché non convinceva che poche persone, oltre a me. Non mi sono mai iscritto ad Italia viva, pur sperando in un piccolo exploit di Renzi. Exploit che non c’è mai stato come avrei voluto: Mi è invece piaciuta assai la sua e soltanto sua proposta di fare il governo con i cinque stelle dopo la pessima figura di Salvini al Papeete, con la richiesta dei pieni poteri.
Ero d’accordo sul governo assieme ai cinque stelle, prima della proposta formale di Renzi, al punto che ne avevo parlato intervenendo in voce a Radio anch’io di Zanchini. Tutti felici e contenti, Pd, Cinque stelle e Leu che, pur di esistere, ha appoggiato Renzi. Si va avanti, più o meno, fino a queste ore. Tutti si sono presi i meriti del senatore toscano, soprattutto Franceschini, Orlando e Zingaretti, Mah.
E quando Renzi osa criticare Conte pur solo ad adiuvandum, “apriti cielo”! Quale peccato mortale ha commesso Renzi al punto di meritare l’inferno? Tutti. Ha chiesto di contribuire a fare la proposta sul Recovery fund, ha insistito sul Mes, si è detto in favore della delega ai Servizi ad un esponente della maggioranza che non sia lo stesso presidente del Consiglio, come era avvenuto con tutti presidenti. Tutti, o quasi, d’accordo in silenzio, tutti contro in pubblico. Renzi è stato (ed è ancora) posto sulla Croce ed al pubblico ludibrio.
Ma c’è di più. Tutti, proprio tutti, ad incentivare la nascita di traditori ufficiali in Parlamento. Un tempo ingiuriati, oggi osannati. E Renzi a prendere legnate politiche come non era mai successo ad alcun esponente politico che ha pur creato i De Gregorio, gli Scilipoti.
Ma perché Conte non ha mai risposto alle lettere di Renzi e di ITalia Viva? Ha condiviso, in parte le proposte di Renzi sul Recovery e poi, alla Berlusconi, si è messo alla ricerca di traditori che, per indorare la pillola chiamano costruttori e lanciano l’hashtag Avanti con Conte,finanche il prode (?) Orlando o il non eletto nella sua città Franceschini ( chi ricorda? Un calabrese sparito!) e il protagonista per forza( parole di Francesco Merlo) Zingaretti.
Udite udite, anche i leuini Fornaro e Speranza sono per Conte contro Renzi, forse solo per mantenere la poltrona. Renzi avrà colpe enormi, non c’è dubbio, ma ha tentato di far politica e politica di servizio, quella che non si fa più da tempo.
E che diamine! Un sacerdote di periferia lo avrebbe assolto per non aver commesso peccati mortali ma semmai veniali.
E siamo qui ad aspettare, che si faccia politica come un tempo. In ogni caso Volturara Appula attende un sindaco, ove si avveri quel che ha sostenuto Casini: si ripassino il concetto di Vittoria di Pirro! Lui sì che se intende! E se tornasse l’ex enfant prodige della DC?
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