Crisi di Governo, Renzi al Senato, il Paese è stanco di lui, Zingaretti lo mandi a casa!

A volte ritornano e cercano l'ultimo colpo di coda, ma....

di Maurizio Pizzuto
Mercoledì 14 Agosto 2019
Roma - 14 ago 2019 (Prima Pagina News)

A volte ritornano e cercano l'ultimo colpo di coda, ma....

"Alzate le terga, come ha detto il ministro dell'Interno, e raggiunta Roma i senatori scoprono che il ministro dell'Interno non vuole votare oggi in Senato perché si è accorto che è in minoranza. Siamo di fronte a un fatto clamoroso che non va sottovalutato, la prima crisi in pieno Ferragosto nella storia della Repubblica", e "da ex presidente del Consiglio ho voluto lanciare un appello alle forze politiche che oggi ha lo spazio per poter essere accolto. Toccherà ai segretari di partito e ai capigruppo vedere come ma è evidente l'occasione, testimoniata dal voto sul calendario. Se si va a votare non so se il Pd prende il 25% ma so che l'Iva va al 25% ed è un disastro per il Paese, è sicura la recessione", ha detto ancora Renzi in conferenza stampa al Senato. Io non darò alibi a nessuno per fare saltare l'accordo che il tabellone di Palazzo Madama mostrerà stasera essere possibile. Contro la deriva del Papeete c'è la democrazia parlamentare".

Così parlò ieri in Senato Matteo Renzi.

La vita politica italiana non smette mai di meravigliarci o di sorprenderci, ma proprio lui si permette di parlare agli italiani con questi toni?

Lui che ha portato il Paese nel baratro, lui che da Presidente del Consiglio ha negato mille volte l’evidenza della crisi del Paese, lui che pur di sopravvivere ha creato un suo partito personale all’interno del suo vero partito di origine, sfidando e sbeffeggiando ogni giorno il suo vero segretario nazionale Nicola Zingaretti.

Ma di che stiamo parlando?

Ha ragione Matteo Salvini quando in Senato tuona contro di lui: “Ve lo immaginate un nuovo Governo con Renzi e la Boschi, che insieme a Paragone discutono e affrontano il caso di Banca Etruria?”.

Ma è mai possibile che Renzi abbia cancellato di colpo il passato, l’inglorioso passato che lo ha visto presidente del Consiglio in una fase politica in cui a lui tutto davvero era possibile e dovuto?

Ma come si fa a credere ancora in Matteo Renzi? Come si fa ad andargli dietro? Certo, lui è stato bravo a costruirsi da segretario in carica un partito tutto suo, basterebbe chiedere all’interno del PD come sono state chiuse le ultime candidature alla Camera e al Senato, una vera e propria operazione chirurgica e strategica per dare a Renzi un peso oltre misura anche dopo la formazione del Governo.

E infatti, rieccolo il Renzo nuova versione, “a volte ritornano”, che convoca in senato una conferenza stampa per parlare ai suoi elettori, ai suoi deputati, ai suoi senatori. Ma Zingaretti, si chiede oggi la gente comune, come fa a tenerlo ancora tra i suoi, che aspetta a mandarlo via? Forse non ha la forza sufficiente per farlo, ma uno stratega come Renzi, che non ti sarà mai fedele, che per carattere è troppo esageratamente discolo, e che sarà sempre pronto a tradirti è solo un peso e una iattura per un partito di grande tradizione cattolica come il PD.

Quando Zingaretti e i suoi lo capiranno forse sarà anche troppo tardi. Lo vedremo alla prova dei fatti questo Renzi nuova versione, alle prese con Di Maio o con lo stesso Casaleggio, ma Grillo come fa a sopportare l’idea che i suoi “ragazzi” di allora si mettano d’accordo con un personaggio lontano anni luce dal Movimento 5 Stelle?

Forse sarebbe preferibile per Beppe Grillo e i suoi recuperare Matteo Salvini e con lui percorrere insieme questo secondo tratto di strada in comune, fino alla fine della legislatura. Almeno gli italiani per i prossimi tre anni non sentiranno più parlare di lui.

Perché il Paese è davvero stanco di Matteo Renzi, che lui ne dica o ne pensi.


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