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Il Gruppo piemontese conferma il suo impegno a rinforzarsi e crescere in Nord America.
Il Gruppo piemontese conferma il suo impegno a rinforzarsi e crescere in Nord America.
Da oggi, i cereali targati WK Kellogg parlano italiano: il Gruppo Ferrero ha raggiunto un accordo per acquisire la società statunitense al costo di 3,1 miliardi di dollari, arrivando a mangiarsi una delle icone americane della colazione e confermando il proprio impegno a rinforzarsi e crescere in Nord America.
Nello specifico, l'accordo prevede il pagamento in contanti 23 dollari per ogni azione WK Kellogg, con premio del 31% rispetto alla chiusura a Wall Street di mercoledì.
Queste nozze decretano l'unione di due brand storici: WK Kellogg, creata dallo scorporo del business dei cereali deciso due anni fa da Kellogg, produce i Froot Loops, Frosted Flakes, Rice Krispies e molti altri cereali noti in tutto il mondo. Il fondatore dell'azienda, Will Keith Kellogg, inventò i Corn Flakes nel 1894, ponendo le basi per la nascita della società agli inizi del XX secolo.
Dall'altra parte, Ferrero, che ha una lunga storia alle spalle, vanta marchi come Nutella e i Ferrero Rocher, tra i più riconoscibili al mondo e, come la WK Kellogg, è nata come azienda familiare.
Ferrero è nata ad Alba, nel Cuneese, mentre WK Kellogg ha sede a Battle Creek, in Michigan, che resterà centrale anche dopo l'acquisizione.
L'accordo è stato firmato in un momento in cui l'amore dei consumatori americani per gli snack sta cambiando: l'aumento dei prezzi e la scelta di opzioni più salutari sta portando i consumatori a nuove abitudini. Per questo, a loro volta, le aziende devono rispondere a questo nuovo trend. E WK Kellogg vuole farlo insieme a Ferrero.
Per l'ad di WK Kellogg, Gary Pilnick, questa unione garantirà alla società maggiori risorse e maggiore flessibilità per far crescere i suoi brand.
L'acquisizione comprende anche la produzione, la commercializzazione e la distribuzione dei cereali Kellogg negli Usa, in Canada e ai Caraibi. E fa parte del piano di crescita strategica di Ferrero.
Questa transazione, si legge nella nota che annuncia l'accordo, costituisce un "nuovo capitolo della collaudata strategia di Ferrero di acquisire, investire e far crescere marchi iconici, continuano a potenziare la propria presenza complessiva e l'offerta di prodotti in Nord America". Attualmente, Ferrero può contare su 14.000 dipendenti, 22 stabilimenti e 11 uffici negli Stati Uniti.
"Sono lieto di dare il benvenuto a WK Kellogg nel Gruppo Ferrero. Questa è più di una semplice acquisizione: rappresenta l'unione di due aziende con una importante tradizione e generazioni di consumatori fedeli", ha dichiarato il Presidente del Gruppo Ferrero, Giovanni Ferrero, ricordando che negli ultimi anni la società ha ampliato la sua presenza in Nord America "unendo i nostri marchi più noti con i gioielli locali radicati negli Stati Uniti". Queste nozze, ha continuato, sono una "pietra miliare fondamentale in questo percorso, che ci dà fiducia nelle opportunità future".
L'acquisizione "massimizza il valore per gli azionisti e consente a WK Kellogg di scrivere il prossimo capitolo della sua storia", ha evidenziato Pilnick notando gli "ottimi progressi" fatti dalla sua azienda da quando, nel 2023 è diventata una società quotata in borsa indipendente. "Non vediamo l'ora di collaborare con il team" Ferrero, ha proseguito.
L'operazione, che dovrebbe concludersi entro la seconda metà di quest'anno, è stata approvata all'unanimità dal CdA di WK Kellogg.
Nell'acquisizione, la società americana è stata assistita da Goldman Sachs e Morgan Stanley, mentre ad assistere Ferrero, in qualità di advisor finanziari, sono stati Lazard e BofA Securities.