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Era stato nominato il 9 settembre, ieri svelata una parte della formazione del governo.
Era stato nominato il 9 settembre, ieri svelata una parte della formazione del governo.
Sebastien Lecornu si è dimesso dal ruolo di premier. Le sue dimissioni, fa sapere l'Eliseo, sono state presentate al Presidente francese, Emmanuel Macron, che le ha accettate.
"Non c'erano le condizioni per restare primo ministro'', ha dichiarato Lecornu.
Nominato lo scorso 9 settembre, l'ex ministro delle Forze Armate è stato criticato da parte dell'opposizione e della destra, dopo che ieri sera aveva rivelato una parte della sua squadra di governo. Domani avrebbe dovuto pronunciare il suo discorso sulla politica generale all'Assemblea Nazionale.
Stando a quanto riferisce il quotidiano Le Figaro, lasciando Palazzo Matignon, Lecornu diventa il primo premier con il mandato più breve della storia.
A seguito dell'annuncio delle sue dimissioni, Jordan Bardella (RN) ha chiesto che Macron sciolga l'Assemblea Nazionale. Stessa richiesta anche da Marine Le Pen: ''Siamo alla fine del cammino. Domani non sarà meglio (..) Siamo in fondo alla barzelletta, la farsa è durata abbastanza", ha detto la capogruppo dei deputati del Rassemblement National, chiedendo elezioni anticipate.
Da parte sua, invece, la France Insoumise (LFI) chiede l' ''esame immediato'' della mozione che prevede di destituire Macron. ''Dopo le dimissioni di Sébastien Lecornu, chiediamo l'esame immediato depositata da 104 deputati per la destituzione di Emmanuel Macron'', ha scritto, su X, il leader de Lfi, Jean-Luc Mélenchon.
L'ex premier François Bayrou ha chiesto ''riserbo'' davanti ad una situazione ''pesante e preoccupante''. Tornando a Pau, l'ex premier non ha voluto commentare l'attuale situazione politica francese, chiedendo un ''minimo di riserbo'' da mantenere ''in queste circostanze tanto pesanti quanto preoccupanti".
Le dimissioni di Lecornu hanno provocato uno scivolone alla Borsa di Parigi: il Cac40 ha perso l'1,75% a 7.938 punti, mentre lo Spread tra Italia e Francia è negativo per 4,2 punti, con il rendimento annuo italiano che si attesta sul 3,55%, in rialzo di 4,3 punti, mentre quello francese è al 3,59% (+8 punti). Tra i titoli peggiori i bancari SocGen (-5,61%), Bnp (-4,45%) e Credit Agricole (-4,43%), male anche Axa (-3,37%) e Carrefour (-2,6%).