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"Violato l’obbligo legale di preavviso, previsto dalla Legge 146/90".
"Violato l’obbligo legale di preavviso, previsto dalla Legge 146/90".
La Commissione di garanzia sugli scioperi, riunitasi oggi, ha valutato illegittimo lo sciopero generale proclamato per domani, 3 ottobre, in violazione dell’obbligo legale di preavviso, previsto dalla Legge 146/90.
Nel provvedimento adottato, il Garante ha ritenuto inconferente il richiamo dei sindacati proclamanti all’art. 2, comma 7, che prevede la possibilità di effettuare scioperi senza preavviso solo “nei casi di astensione dal lavoro in difesa dell’ordine costituzionale, o di protesta per gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori”.
L’Autorità di garanzia ha quindi inviato un’indicazione immediata alle organizzazioni sindacali, ricordando che il mancato adeguamento comporta, tra l’altro, l’apertura di un procedimento di valutazione del comportamento.
"In difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e a sostegno della popolazione di Gaza, la Cgil ha proclamato per l’intera giornata di domani, venerdì 3 ottobre, lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90. Durante lo sciopero generale saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore". Lo riferisce l'ufficio stampa della Cgil.
Oltre 100 i cortei in programma in tutta Italia. A quello di Roma, con concentramento previsto alle ore 8:30 in piazza Vittorio e arrivo in piazza dei Cinquecento, parteciperà il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Il leader della Cgil terrà un punto stampa in testa al corteo intorno alle ore 9.15, poco prima della partenza. L’elenco completo delle manifestazioni è disponibile sul sito Collettiva.it.
La mobilitazione è indetta perché, secondo la Cgil, quanto accaduto alla Global Sumud Flotilla “navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema”. “Un attacco - sottolinea la Confederazione - all’ordine costituzionale che impedisce un'azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. É grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”.
Manifestazioni dei Pro-Pal in tutta Italia, per sostenere la Global Sumud Flotilla, abbordata dai militari israeliani: a Roma, circa diecimila persone hanno preso parte alla protesta in Piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini, dove è confluito anche il corteo proveniente da San Lorenzo, facendo aumentare ulteriormente il numero dei partecipanti.
A scopo di precauzione, la stazione ferroviaria è stata chiusa e circondata dalle Forze dell'Ordine. Migliaia di manifestanti stanno occupando Piazza dei Cinquecento: di conseguenza, la circolazione è bloccata dalla Stazione Termini fino al centro storico, gli autobus sono stati deviati su percorsi alternativi e le auto vengono fatte defluire dalla polizia lungo i marciapiedi, per cercare di allentare lo stato di paralisi. Il corteo, improvvisato, ha cercato di avanzare verso Palazzo Chigi.
In Via del Tritone, bloccata dalle Forze dell'Ordine, ci sono stati momenti di tensione tra manifestanti e poliziotti in tenuta antisommossa. A seguito di una lunga trattativa con gli organizzatori, la folla è stata fatta avanzare fino a piazza San Silvestro, punto dove si è raggiunto il culmine della protesta. Visto che non è stato possibile arrivare fino alla sede del governo, i manifestanti sono tornati indietro, ripiegando su Galleria Umberto, via Nazionale e infine, tornando in Piazza dei Cinquecento.
Una parte del corteo si è staccata dal gruppo principale e ha iniziato a lanciare bottiglie e fumogeni contro le forze dell’ordine, mentre la maggior parte dei manifestanti ha continuato pacificamente, cantando cori e slogan. Diverse volte sono state scandite frasi come “Free, Free, Palestine” e “Israele stato terrorista”. Inoltre, gli organizzatori e diversi manifestanti hanno accusato il governo Meloni di non aver tutelato appieno la Flotillia e i molti italiani che si trovano a bordo.
I mezzi pubblici sono potuti tornare a circolare al termine della manifestazione, verso le 3 del mattino.
A Palermo, centinaia di persone, tramite passaparola, si sono radunate verso le 23 di ieri sera e hanno sfilato per le vie del centro storico fino al teatro Massimo, per arrivare, poi, in Piazza Politeama: lì, dove è in corso l'allestimento del villaggio dell'Esercito, c'era un cordone di agenti in tenuta antisommossa, che ha respinto alcuni manifestanti. Nei tafferugli, una ragazza sarebbe rimasta ferita. La situazione è tornata alla tranquillità soltanto in nottata.
A Firenze, in cinquecento si sono ritrovati in piazza Santissima Annunziata, per manifestare in segno di solidarietà verso la Flotilla. Il raduno è stato organizzato da Pro-Pal, Usb, Cgil e membri del Collettivo ex Gkn. Dopo un breve presidio in piazza, i manifestanti, molti dei quali con bandiere della Palestina, hanno improvvisato un corteo lungo il centro del capoluogo toscano, con slogan a sostegno dei palestinesi e contro Israele. Al termine della manifestazione, si sono contati duemila partecipanti. La manifestazione ha causato qualche disagio sul traffico, non così intenso per via della tarda ora, e non ci sono stati scontri: alcuni automobilisti hanno anche applaudito i manifestanti. Durante la manifestazione, sono stati accesi alcuni fumogeni.
Questa mattina, sempre a Firenze, alcuni studenti hanno occupato l'atrio d'ingresso del plesso universitario di via Laura. I manifestanti hanno urlato slogan per la Palestina e frasi come “Basta accordi e complicità, noi blocchiamo l’università”, contro i legami tra Roma e Tel Aviv. Fermate diverse lezioni. Intanto, studenti dei licei Michelangelo e Castelnuovo si sono radunati nell'area di Via della Colonna, causando problemi alla viabilità. Al liceo artistico Porta Romana, è stato affisso uno striscione con su scritto "Stop genocidio". Al Liceo Pascoli, infine, è in corso un'assemblea straordinaria, con alcuni studenti che si sono radunati all’esterno dell’istituto urlando slogan Pro Pal.
Questo pomeriggio, alle ore 18, è in programma un presidio in piazza Indipendenza, mentre domani, giorno dello sciopero generale, è in programma una manifestazione, che partirà alle ore 09:15 dalla Fortezza da Basso. La manifestazione è promossa dai sindacati di base, a cui hanno aderito alcune sigle di studenti, e dalla Cgil, che ha confermato la mobilitazione generale.
A Torino, dopo il corteo di ieri sera, ci sono state altre manifestazioni Pro Pal: il collettivo degli universitari ha occupato la sede delle facoltà umanistiche di Palazzo Nuovo, e anche alcune scuole sono state occupate, con gli studenti che stanno organizzando assemblee e laboratori nei cortili degli istituti. Inoltre, centinaia di persone sono partite in corteo per le vie della città, percorrendo il quartiere di San Salvario, vicino al centro, e occupando il sottopasso di corso Massimo D’Azeglio, dove è stato esposto uno striscione con su scritto: “Blocchiamo tutto”. In quella zona ci sono stati disagi al traffico, con file di auto in coda.
“Il popolo italiano nei prossimi giorni affronterà, temo, diversi disagi, per una questione che mi pare centri poco con la vicenda palestinese. Ce lo spiegano i sindacati, mi sarei aspettata che almeno su una questione che reputavano così importante non avessero indetto uno sciopero generale di venerdì. Il week-end lungo e la rivoluzione non stanno insieme”. Lo ha dichiarato la premier, Giorgia Meloni, a margine del vertice Ue in corso a Copenaghen, in merito allo sciopero generale di domani, a sostegno della Flotilla e del popolo di Gaza.