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"Si sta elaborando un accordo a lungo termine per ‘il giorno dopo’. Israele controllerà il nord della Striscia di Gaza e caccerà via i 300.000 palestinesi ancora lì".
"Si sta elaborando un accordo a lungo termine per ‘il giorno dopo’. Israele controllerà il nord della Striscia di Gaza e caccerà via i 300.000 palestinesi ancora lì".
“L’obiettivo di guerra di Netanyahu non è il ritorno degli ostaggi. È l’occupazione di Gaza”. E' quanto titola il quotidiano israeliano Haaretz, dopo che il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato di voler tenere sotto controllo i Corridoi Philadelphi e Netzarim.
Controllare il Corridoio Philadelphi, prosegue Haaretz, “consente a Israele di circondare i confini terrestri di Gaza e di isolarla dall’Egitto”, mentre il controllo del secondo Corridoio “in pratica divide la parte settentrionale di Gaza, dove rimangono pochi palestinesi con case e infrastrutture distrutte, dalla parte meridionale dell’enclave costiera, che trabocca di sfollati dall’intera Striscia”.
“In pratica – prosegue l'analisi di Haaretz – si sta elaborando un accordo a lungo termine per ‘il giorno dopo’. Israele controllerà il nord della Striscia di Gaza e caccerà via i 300.000 palestinesi ancora lì”.
Il quotidiano israeliano sottolinea che “la destra israeliana immagina un insediamento ebraico nell’area, con un vasto potenziale immobiliare, vista sul mare e vicino al centro di Israele”, ma “57 anni di occupazione israeliana in Cisgiordania insegnano che nessuna grande città ebraica verrà eretta domani a Gaza” e si procederà “acro per acro, casa mobile per casa mobile, avamposto per avamposto, proprio come a Hebron, Elon Moreh e Gilad Farm”.