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Sarebbe il sedicesimo cadavere restituito sui 28 chiesti da Israele.
Sarebbe il sedicesimo cadavere restituito sui 28 chiesti da Israele.
Hamas consegnerà quest'oggi il cadavere di un altro ostaggio israeliano ancora a Gaza. Lo ha reso noto il gruppo su Telegram.
Le Brigate Ezzedine al-Qassam "consegneranno il corpo di un prigioniero israeliano recentemente trovato in uno dei tunnel della Striscia di Gaza alle 20 ora di Gaza (le 19 in Italia, ndr)", si legge nel messaggio.
Questo sarebbe il sedicesimo cadavere sui 28 chiesti da Israele nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco, dato che i resti consegnati ieri appartenevano ad una persona già restituita per la sepoltura nel 2023.
Nella bara consegnata ieri sera da Hamas ci sono i resti di un ostaggio già restituito a Israele per la sepoltura. Dunque, non sono dei 13 ostaggi deceduti ancora presenti nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito il Times of Israel.
A fare questa valutazione sono state le autorità, dopo il riconoscimento del corpo, avvenuto presso l'istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv.
"Ancora una volta, l'inganno è stato perpetrato ai danni di una famiglia che cercava di riprendersi", ha commentato la famiglia del soldato israeliano rapito Ofir Tsarfati, i cui resti sono stati consegnati da Hamas durante la notte, secondo quanto riporta Ynet. "Siamo andati a dormire la notte scorsa con l'aspettativa e la speranza che un'altra famiglia avrebbe chiuso un cerchio, ma ancora una volta l'inganno è stato perpetrato a nostre spese".
Questa mattina, hanno aggiunto, "ci hanno mostrato il video di Hamas che recupera i resti del nostro amato figlio, lo seppellisce e chiama la Croce Rossa. Una spregevole manipolazione volta a sabotare l'accordo e a rinunciare al ritorno di tutti gli ostaggi. Questa è la terza volta che siamo costretti ad aprire la tomba di Ofir e a seppellire nuovamente nostro figlio. Il cerchio si sarebbe presumibilmente 'chiuso' già nel dicembre 2023, ma non si chiude mai veramente. Da allora viviamo con una ferita che continua a riaprirsi".
Dopo questa violazione dell'accordo, il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ha chiesto ritorsioni contro il movimento fondamentalista palestinese: "Il fatto che Hamas continui a giocare e non trasferisca immediatamente i corpi di tutti i nostri soldati caduti è di per sé la prova che l'organizzazione terroristica è ancora in piedi. È ora di spezzare quelle gambe una volta per tutte", ha dichiarato, secondo quanto riporta Ynet, facendo appello al premier Benjamin Netanyahu.
Anche l'altro ministro dell'ultradestra, Bezalel Smotrich, si è appellato al premier, chiedendo che riunisca il gabinetto di sicurezza: "Non possiamo permettere ad Hamas - ha scritto Smotrich - di deridere i cittadini israeliani e di giocare crudelmente e cinicamente con le emozioni delle famiglie degli ostaggi caduti".
Stando ai testimoni oculari dei riservisti dell'Idf, citati da diversi media di Tel Aviv, Hamas avrebbe inscenato il ritrovamento del cadavere consegnato ieri sera. Channel 12 e la Radio dell'Esercito riportano quanto riferito da riservisti stanziati nella parte orientale di Gaza City, secondo i quali gli agenti di Hamas avrebbero fatto degli scavi in zona, poi avrebbero estratto un corpo da un edificio vicino e l'avrebbero posizionato nella buca, che poi sarebbe stata ricoperta con la terra. In seguito, Hamas avrebbe contattato la Croce Rossa per assistere allo "scavo".
Secondo la Radio dell'Esercito, tutto è stato filmato da un drone militare. Dall'Idf non sono arrivati commenti.
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, convocherà una riunione urgente per reagire alle violazioni della parte dell'accordo che prevede la restituzione dei cadaveri degli ostaggi da parte di Hamas, e dopo la valutazione secondo cui i fondamentalisti hanno consegnato i resti di un ostaggio già restituito. Lo ha reso noto Ynet. Tel Aviv starebbe vagliando possibili reazioni a queste violazioni, inclusa l'estensione della linea gialla sotto il controllo delle Idf.
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