Giustizia, Delmastro, parole di Nordio giurista accolte diversamente se dette come Ministro
'Nordio non è uomo da retropensieri, è stato male interpretato'.
(Prima Pagina News)
Lunedì 23 Gennaio 2023
Roma - 23 gen 2023 (Prima Pagina News)
'Nordio non è uomo da retropensieri, è stato male interpretato'.
L'avvocato che ha difeso Giorgia Meloni e Sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, è tra i protagonisti della tensione che sta agitando il centrodestra.

Proprio lui, che è anche responsabile del settore Giustizia di Fratelli d'Italia, ha 'corretto' il Guardasigilli Carlo Nordio, ma sottolinea che non ci sono attriti: "Nordio è una persona dall'umanità travolgente", ha detto il Sottosegretario, in un'intervista rilasciata al quotidiano 'La Stampa'.

Tuttavia, "diciamo che s'è reso conto che le stesse identiche giustissime parole pronunciate dal Nordio giurista in un convegno sono accolte in maniera diversa se le dice il Nordio ministro in conferenza stampa. Fatalmente c'è una attenzione diversa". "Prendiamo quella frase, che anche io mi sento di condividere, sui mafiosi che tendenzialmente non parlano di reati tra loro al telefono. Tendenzialmente è così. Però poi sappiamo che qualcosa ogni tanto gli sfugge e a questo servono le intercettazioni. Sacrosante. Ora, questa frase detta a un convegno ha un ascolto diverso se la dici in Parlamento, perché subito la politica drizza le orecchie e si pone il problema di quale sia il retropensiero del ministro. Bene, posso tranquillizzare tutti: Carlo Nordio non è uomo da retropensieri", ha proseguito.

"Purtroppo il ministro ha incontrato sul suo cammino quel vizio della politica di cui parlavo, la caccia al retropensiero. È stato male interpretato. L'ha detto a modo suo, richiamando Richelieu. 'Datemi una lettera e una forbice e farò impiccare chiunque'. Lui aveva subito detto, giustamente, che per mafia e terrorismo le intercettazioni non si toccavano", ha evidenziato ancora Delmastro.

In merito all'agenda del governo sulla giustizia, ha concluso il Sottosegretario, "le priorità sono l'economia, il lavoro, il peso del Fisco. Dobbiamo aggredire tutto quello che impaccia l'economia. Il ministro ha ricordato l'analisi della Banca mondiale, per cui le farraginosità della giustizia pesano un 2 per cento di Pil. Gli investitori esteri, per dire, faticano a capire i meccanismi della nostra giustizia tributaria, con giudici non professionali e incardinati nel ministero dell'Economia, cioè parte della controparte".

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