la Festa dei gatti, animali straordinariamente intelligenti e grandi amici dell’uomo

I gatti censiti in Italia sono più di 7.3 milioni, molto più dei cani

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Domenica 16 Febbraio 2020
Roma - 16 feb 2020 (Prima Pagina News)

I gatti censiti in Italia sono più di 7.3 milioni, molto più dei cani

Vent’anni fa qualcuno ha pensato a loro e ha istituito, quasi come provocazione culturale, la “Giornata Nazionale dei Gatti”, o meglio la “Grande Festa dei gatti italiani”, che in Italia sono molto più numerosi dei cani, una giornata interamente dedicata allo spirito libero con cui ogni gatto vive la sua condizione familiare. E lunedì 17 febbraio, ricorre appunto la loro festa. Sui gatti si raccontano da sempre mille leggende diverse e che spesso non rispecchiano la realtà, ma come ogni leggenda che si rispetti va difesa tutelata e tramandata nel tempo. Così è anche per i gatti, e proprio per questa ragione, gli esperti di Ca’ Zampa, il primo Gruppo in Italia di Centri che offrono tutti i servizi legati al benessere degli animali domestici, hanno stilato per il ventennale della loro festa una sorta di vademecum che vale la pena di rileggere e di conoscere insieme. Primo, “Il gatto è anche in Italia tra gli animali da compagnia più diffusi nelle nostre case, basti pensare che, come dimostrato dal Rapporto Assalco Zoomark 2019, ad averlo in casa è più del 18% delle famiglie - spiega Marco Maggi, Coordinatore dei Servizi Veterinari di Ca’ Zampa -. Ma si conosce poco della sua cura: a dispetto di quanto comunemente si pensa, va seguito con molta attenzione in modo da garantirli un completo benessere. Per fare questo è opportuno ragionare in termini di prevenzione, così come si fa per la salute umana. Basti pensare che 1 gatto su 5 soffre di patologie legate al tratto urinario e per prevenire è sufficiente attuare piccoli accorgimenti, come l’adozione di una corretta dieta e l’analisi delle urine almeno 1 o 2 volte all’anno”. Secondo, anche se il gatto è domestico e teoricamente ha meno probabilità di prendersi pulci e zecche rispetto agli animali che stanno all’aperto – sottolineano gli esperti- “non si può considerare completamente al sicuro. Poiché è sua abitudine rilassarsi sui davanzali e andare a curiosare in aree della casa che possono comportare dei rischi, come balconi, terrazze e garage e il riscaldamento. È quindi importante proteggerli durante tutto l’anno. Il gatto è un animale poco impegnativo. È vero che i gatti sono per loro natura indipendenti e spesso non mostrano i sintomi delle malattie, ma tutto questo non deve trarre in inganno. I loro nemici principali sono boli di pelo e parassiti. È quindi importante spazzolarli frequentemente, procurarsi l’erba gatta per liberarsi dal pelo che ingeriscono”. Tre, solo un proprietario su quattro fa visitare regolarmente il proprio gatto dal veterinario. 3 o 4 si fermano alle prime visite e vaccinazioni, quando i gatti sono cuccioli. “È importante invece – precisano gli esperti- recarcisi dal veterinario almeno 2 volte all’anno. Ma soprattutto, è bene abituarsi a costanti controlli: gli esperti consigliano un controllo delle urine almeno 1 o 2 volte all'anno, sia nei gatti maschi sia femmine. La sabbia è un sistema di controllo domestico che evita lo stress dell'analisi delle urine che prevede quasi sempre la sedazione. Questo è un plus importante”. Quattro, può capitare che alcuni gatti non amano stare da soli per lungo tempo e per questo mostrano segni di ansia e agitazione quando sono lontani da qualcuno con cui hanno instaurato un forte legame. “Lo si capisce da alcuni segnali aggiungono gli esperti-: se piangono quando si sta per uscire di casa oppure se mostrano irrequietezza con alcuni oggetti. Le conseguenze? Mancanza di appetito e difficoltà ad urinare”. A fare da potente sensore degli odori è la bocca. I gatti hanno una ghiandola posta sotto il palato, dietro gli incisivi superiori. Quando sono intenti ad annusare qualcosa, sembra che tendano a spalancare la bocca. Cinque, è un pensiero comune, ci spiegano ancora gli esperti di Cà Zampa- “ritenere che le sue caratteristiche fusa siano solo un segnale di benessere: a volte invece manifestano un senso di malessere e disagio dovuto ad un momento di ansia e di dolore fisico”. Infine, pur essendo degli animali notturni, i gatti non riescono a vedere nel buio più totale, ma hanno bisogno di una minima fonte di luce. I loro occhi hanno un elevato numero di fotorecettori, detti bastoncelli, che in condizioni di oscurità gli permettono di assorbire una grande quantità di luce. Viceversa, la pupilla si restringe quando il fascio luminoso è abbagliante. È per questo che i gatti possono vedere al buio circa 6-8 volte meglio degli essere umani. La parola d’ordine dunque perché ogni gatto stia bene è trattarlo come se fosse una persona come noi, con garbo, con attenzione, con scrupolo e soprattutto con immenso amore. (B.N.)


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