La mamma di Allen: "La prima cosa che mi ha chiesto sono stati i suoi biscotti preferiti, aveva fame"

"Sta abbastanza bene, quando l'hanno trovato era disidratato e pieno di graffi a braccia e gambe".

(Prima Pagina News)
Lunedì 14 Luglio 2025
Imperia - 14 lug 2025 (Prima Pagina News)

"Sta abbastanza bene, quando l'hanno trovato era disidratato e pieno di graffi a braccia e gambe".

"Stavamo perdendo le speranze". A confessarlo, al Corriere della Sera, è Barbara Sadural Ganao, la madre di Allen, il bimbo di 5 anni ritrovato ieri dopo essere sparito venerdì sera da un campeggio a Ventimiglia (Im). "Poi mi hanno urlato che lo avevano trovato e io ho corso più veloce che potevo, con le lacrime di gioia", prosegue la donna di origini filippine, residente a Torino dal 2001, ricordando gli ultimi momenti prima di rivedere il figlioletto, che al momento è in osservazione in ospedale.

"L'ho abbracciato e la prima cosa che mi ha chiesto sono i suoi biscotti preferiti, si vede che aveva tanta fame", prosegue, sciogliendo la sua tensione nell'abbraccio con il bambino.

"Sta abbastanza bene, - conferma - era disidratato quando l'hanno trovato. Era anche pieno di graffi su braccia e gambe". A una domanda su quali siano state le sue prime parole dopo il ritrovamento del figlio, risponde nuovamente: "Great job", "ottimo lavoro" in inglese, come gli diciamo ogni volta che fa il bravo. Poi non ha voluto pranzare, ma ha chiesto solo i suoi biscotti preferiti".

La famiglia del piccolo ha vissuto 36 ore di angoscia fin quando non hanno sentito il grido: "E' vivo". I soccorritori hanno subito portato il bambino fino all'ambulanza, dove la madre l'ha raggiunto: lei piangeva ininterrottamente, e non smetteva di ringraziare tutti. Quindi ha stretto il bambino a sé e non l'ha più lasciato. E' insieme a lui anche in ospedale.

"Ora vedremo quanto tempo lo terranno qui, - dichiara la donna - Mio marito ha già rinviato il rientro al lavoro a Torino, dov'è custode di un palazzo". Nel frattempo, prosegue, "non sappiamo cosa sia successo, lui non è in grado di spiegarcelo: è un bambino curioso, gli piace esplorare, ma non si era mai allontanato così. Il campeggio era un posto nuovo per lui, con tante persone intorno, tra cui molti bambini. Credo sia stato attirato dalle bandiere all'ingresso".

In conclusione, un pensiero ai soccorritori: "Non avrei mai pensato a una mobilitazione del genere. Non sono sicura che funzioni così anche nelle Filippine: c'è stato un grandissimo aiuto da parte di tutti. Essendo noi stranieri, pur avendo la cittadinanza straniera, ci fa ancora più piacere. Stavolta ci siamo sentiti davvero parte di una comunità: gli italiani ci hanno dimostrato quanto è forte il loro senso di solidarietà".


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