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Un evento assoluto per la città di Catanzaro, dove Franco Schipani torna dopo anni e anni di emigrazione negli Stati Uniti, e dopo una vita di grande successo e di varie peripezie personali.
Storie e aneddoti della vera New York degli Anni ’70, ’80 e ’90, - dice Franco- periodo di massima creatività e lucida follia, dove la musica era il collante di tutto. Dopo la presentazione del volume sarà proiettato un filmato inedito degli U2 live, realizzato dall’autore al Ritz Club di New York nel 1982.
Calabrese come pochi, il suo paese natale è Santa Caterina dello Jonio, la sua data di nascita 15 novembre 1953, giornalista, critico musicale e autore televisivo, noto per i suoi reportage televisiva sulla RAI dagli Stati Uniti e dall’America del Sud, cresciuto -racconta lui- nella periferia sud di Roma, Franco Schipani inizia a lavorare nel mondo della musica agli inizi degli Anni ’70 come giornalista, produttore discografico e organizzatore di concerti. Ma nel 1979 compra un biglietto di sola andata per New York. E qui vive la stagione professionale più esaltante della sua vita.
Scrive per Sound Flash, Super Sound, Nuovo Sound, Muzak, Ciao 2001, Popster, e Stereoplay. Organizza concerti al Teatro Tenda dell’EUR, produce dischi per la IT, scrive e presenta programmi musicali radiofonici per Radio Uno.
Nel 1976 è co-fondatore di RR 96, radio FM del quotidiano La Repubblica, e nel 1978 si aggiudica il “Premio Scorpio” per la divulgazione della musica Rock in Italia. Nel 1979 si trasferisce a New York da dove inizia a collaborare con Rai Due per “L’Altra Domenica” di Renzo Arbore.
In poco tempo si costruisce una reputazione nell’ industria dello Show Business e dei creativi della Grande Mela. Esordisce in Rai scrivendo e producendo il documentario “Woodstock: dieci anni dopo” nel decimo anniversario del leggendario Festival e diventa co editore di Rolling Stone Edizione Italiana. Scrive, produce e dirige programmi TV di grande successo, accanto a Giovanni Minoli, Gianni Minà, Renzo Arbore, Raffaella Carrà, Fabio Fazio e tantissimi altri di questo calibro.
Promuove il mito di Pino Daniele, suo carissimo amico, fa conoscere il Caruso di Lucio Dalla agli americani e porta in Italia i miti di New Orleans al “DOC” di Renzo Arbore. In America incontra Lou Reed, Michael Jackson, Pink Floyd, Bruce Springsteen, e John Belushi per dirne solo alcuni. E tanti sregolati fuori dagli schemi. Scrive e dirige il documentario “Le donne del Rock’n’Roll”, con Madonna (cantante), Cyndi Lauper, Pat Benatar, Joan Jett, Stevie Nicks, Laurie Anderson.
Collabora con “Domenica In…” (Pippo Baudo), il “Dopo Festival” (Renzo Arbore e Lino Banfi) e “Quelli della Notte” (Renzo Arbore), e nel 1986 è produttore esecutivo USA di “Buonasera Raffaella”, cinque puntate trasmesse dal vivo da New York e presentate da Raffaella Carrà. Al programma partecipano, tra gli altri, George Benson, Ella Fitzgerald, Herry Kissinger, Ronald Regan Jr., Christopher Reeves, Stevie Wonder, James Brown.
Ma è sempre Franco Schipani che organizza e produce “DallAmeriCaruso”, special TV al Village Gate di New York con Lucio Dalla, “Jeans”, (Fabio Fazio), “DOC” e “New Orleans Jazz Festival” (Renzo Arbore e Gegè Telesforo), “Ornella e ….” con Ornella Vanoni in USA: George Benson, Chick Corea, Herbie Mann, Gil Evans, Lee Konitz, Ron Carter, Woody Herman e moltissimi altri.
“Senza vizi è una vita di merda” è ambientato a New York tra gli Anni ‘70 e ’90, nel periodo di massimo splendore creativo e lucida follia. È la storia di un ragazzo diventato uomo, capace però sempre di sognare un mondo senza confini, dove la musica e l’arte regnano sovrane.
“Questo libro -scrive Franco Schipani nella prefazione che ne fa- l’ho scritto perché non avevo nulla di meglio da fare. Durante la pandemia Covid, alla soglia dei settant’anni, prima di un eventuale attacco di Alzheimer, ho messo giù delle storie, credo divertenti, della mia vita a New York dagli Anni ’70 ai ’90. Il periodo di massima energia e lucida follia creativa della Grande Mela. Ma non sono uno scrittore, questo sia chiaro. Forse un cronista, magari un reporter, sicuramente un cantastorie che non canta. Questo si.”
Storie di uomini e cose, il racconto della vita di un reporter è sempre piena di gente ed è sempre scandita da mille emozioni diverse.
“Ne ho scritte un centinaio di queste storie, così come le ricordavo. Aiutato da foto e reperti trovati in una mia casa semi abbandonata. Poi ho avuto l’intuizione di inviarle a Elisabetta Sgarbi, che di solito ha a che fare con scrittori veri. Dopo qualche settimana, mi chiama e dice che si è molto divertita. Ma che per farne un libro le devo mettere in ordine in una narrazione. All’inizio le rispondo che gente come Winston Churchill o Mick Jagger hanno il sacrosanto diritto a una biografia. Io sono solo co protagonista della mia vita, odio parlare di me. Ma le ho dato retta”.
Il problema vero era dover rimettere ordine cronologico a episodi di una vita vissuta, agli eccessi, tra sballi e sbronze.
“E per farlo- confessa Franco Schipani- ho invece bisogno di ricordare tante cose. Insomma, un casino vero. Ho bisogno di tranquillità e concentrazione. Me ne vado in montagna in pieno inverno, circondato dalla neve. E pian piano la nebbia si dirada”.
La storia di Franco Schipani è una straordinaria storia di successo televisivo, e oggi lui la racconta in questo suo libro con un pizzico di malinconia per il tempo trascorso, ma anche con la consapevolezza piena di aver fatto bene a tornare a casa per “vivere qui” il suo viale del tramonto, “in questo scenario incontaminato e bellissimo che è il mare che da Catanzaro Lido arriva a Soverato”.
Gli anni 90 sono stati forse per lui gli anni di maggiore successo, sono gli anni in cui Franco è Produttore esecutivo, autore, regista e presentatore di servizi di attualità per la RAI: “Mattina Due”, “Sereno variabile”, “Detto fra noi”, “I fatti vostri”, “Sorgente di vita”, “In famiglia”, “La cronaca in diretta”, “Ho bisogno di te”, “Uno mattina”, “Uno di notte”, “Vita da cani”, “Zoom”, “Tema: Rai Educational”, “La vita in diretta”, “Serenate”, “Il regno degli animali”.
Sono gli anni in cui, per conto della Rai, cura i rapporti con gli attori di Beautiful e Quando si ama. Organizza le loro trasferte e tutte le apparizioni televisive: “The Plaza Hotel”, “Scrupoli”, “Ricomincio da Due”, “Umbria Fiction”, “Gabicce mare” ed il grande evento “La Battaglia delle Stelle” in Repubblica Dominicana.
All’indomani della scomparsa di Jaco Pastorius, la sua fondazione gli chiede di organizzare a New York un evento “live” e televisivo, al quale partecipano amici e collaboratori del leggendario musicista, da Pat Metheny a Will Lee. Anche Robbie Robertson, “band leader “della The Band di Bob Dylan, si affida alla sua consulenza per la promozione e la logistica dell’evento “Nativi d'America” in Sicilia.
Con Renzo Arbore realizza “La Giostra di Capodanno” per Rai International ed uno special per Rai Due quando riceve la cittadinanza onoraria della città di New Orleans. Sempre per Renzo Arbore, è produttore esecutivo del suo primo, storico concerto al Radio City Music Hall di New York. Continua la sua attività di produttore esecutivo con “Chiambretti in USA”, “Columbus Parade”, “Bruce Springsteen”, “Telethon USA”, “Quelli che il Calcio” ed “Il Filo di Arianna”. Contrattualizza e coordina l’arrivo in Italia di alcuni ospiti in Italia per “Anima Mia” di Fazio e Baglioni, e porta George Benson al Festival di Sanremo del 1996.
Ma ancora, ascolti record per lui anche negli anni 2000, “Elezioni Presidenziali Americane” e “TV7” (Giulio Borrelli), “Il Filo di Arianna” (Lorenza Foschini), “Libero” (Teo Mammuccari), “Quelli che …il calcio” (Fabio Fazio), “Sanremo Giovani” (Andrea Bocelli), “Porta a Porta”, Domenica…In”, “Linea Verde”, “Gigi D’Alessio al Radio City Music Hall di New York”, c’è Franco in collegamento da tutte le parti.
Dal 2004 al 2009 realizza reportage di attualità per “Zoom” in onda su Rai International, e dal 2006 al 2011 è corrispondente da New York per “TV Talk”.
Nell’edizione 2009 del Festival Sanremo presentato da Paolo Bonolis, va in onda in diretta da New York con Jovanotti, e con Melba Ruffo presenta la diretta TV della “Parata di Colombo” sui canali Rai in USA e Canada.
Nel 2012, dopo la chiusura della sede della Rai Corporation di New York, continua la sua collaborazione con La Rai dal sud America fino al 2016. Collabora con i programmi radiofonici di Radio Due “Colazione da Tiffany”, “Nessuno è perfetto” e “Gli spostati” e con Rai International, per la quale realizza una sessantina di servizi di attualità tra le comunità italiane dei caraibi e del sud America.
L’anno successivo è autore e presentatore di rubriche musicali e di attualità per Radio Due nel programma “Ovunque 6” e per “Community” su Rai Italia.
Franco, e ancora Franco, eternamente Franco, “il vostro Franco Schipani all’America che vive”.