Manovra, Tajani: "Niente tassa sugli extraprofitti, è un po' da Unione Sovietica"

Forza Italia: "Giusto prevedere un accordo fra il governo e le banche". La Lega insiste: "Contributi dalle banche fondamentali per sostenere la sanità italiana".

(Prima Pagina News)
Giovedì 16 Ottobre 2025
Roma - 16 ott 2025 (Prima Pagina News)

Forza Italia: "Giusto prevedere un accordo fra il governo e le banche". La Lega insiste: "Contributi dalle banche fondamentali per sostenere la sanità italiana".

"Giorgetti mi ha assicurato durante l'ultima riunione del Consiglio dei ministri che non ci sarà alcuna tassa sugli extraprofitti, che è un concetto un po' da Unione Sovietica.

Io non credo che si debba intervenire con misure impositive, si deve invece avere un colloquio serrato. Sono in corso colloqui con il mondo bancario, il mondo assicurativo, perché possano dare un contributo alla manovra, cosa che è giusta. Ma un conto è fare una scelta condivisa, un conto è mettere una tassa che rischia di spaventare".

Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dei Med Dialogues a Napoli, in riferimento alla Manovra per il 2026.

In una nota, Forza Italia ha riferito che "non voterà, né in Cdm né in Parlamento, alcuna tassa sugli extraprofitti. Giusto prevedere un accordo fra il governo e le banche per contribuire a finanziare il sistema sanitario, le imprese, gli aumenti dei salari e il taglio dell'Irpef. Siamo contro ogni imposizione autoritaria che spaventi i mercati, gli investitori italiani e stranieri creando un grave danno economico all'Italia".

Il contributo da parte delle banche è uno dei nodi che la maggioranza deve ancora sciogliere nella Legge di Bilancio, che dovrebbe essere varata domani mattina alle 11, quando ci sarà il nuovo vertice del Consiglio dei ministri.

Per trovare le intese definitive e chiudere la Manovra, dovrebbe esserci un nuovo vertice nel tardo pomeriggio di oggi, a Palazzo Chigi. Qualcuno non esclude, però, che si possa arrivare a lunedì, mentre altri ipotizzano che domani possa arrivare un via libera "salvo intese".

Tra gli altri nodi da sciogliere, c'è anche la spending review per i Ministeri.

Secondo il Documento programmatico di Bilancio inviato a Bruxelles, il contributo da parte delle Banche ammonta a 4,4 miliardi di euro, che diventeranno 11 nel triennio. Su questo, Forza Italia ribadisce il suo no, nel caso in cui dovesse essere una tassa sugli extraprofitti.

Durante il vertice di maggioranza potrebbero essere rivisti i tagli a carico dei Ministeri. Nell'ultimo Consiglio dei Ministri, quasi tutti i dicasteri avrebbero chiesto di ridurre l'ammontare della spending review, che dovrebbe ammontare a 4,7 miliardi (di cui 2 per il 2026, a cui vanno aggiunti i 2,7 già previsti dalla manovra dello scorso anno), tanto che qualcuno, per evitare tagli al suo budget, avrebbe suggerito di trovare i fondi rivedendo le tax expenditures.

La Lega, però, insiste sulla tassa sugli extraprofitti: "Tra le risorse previste dalla prossima legge di bilancio, come fortemente voluto dalla Lega, saranno presenti anche miliardi di contributi da parte delle banche. Una strada tracciata da Matteo Salvini e seguita, giustamente, anche dal Governo nella stesura della manovra.

Le risorse garantite dagli istituti, in parte derivate anche dai loro extraprofitti, saranno fondamentali per contribuire, ad esempio, al sostegno della sanità italiana. Grazie alla linea della Lega, vince il buonsenso", dichiarano, in una nota, i senatori della Lega in commissione Finanze a Palazzo Madama: il presidente Massimo Garavaglia e il capogruppo Stefano Borghesi.


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