Massimo Fioranelli: “Il sonno della ragione genera mostri”
“In una societa’ ormai afflitta dal sonno della ragione, si materializzano i mostri sopiti da tempo nel nostro inconscio”.L’analisi di un grande fisiologo.
di Massimo Fioranelli
Mercoledì 19 Maggio 2021
Roma - 19 mag 2021 (Prima Pagina News)
“In una societa’ ormai afflitta dal sonno della ragione, si materializzano i mostri sopiti da tempo nel nostro inconscio”.L’analisi di un grande fisiologo.
In un momento storico in cui la democrazia e la medicina, cosi come le avevamo conosciute, sono definitivamente tramontate, osserviamo la puerile soddisfazione di un sistema mediatico che intravede una labile speranza alla soluzione di questa infodemia. Una societa’ che ha confuso la razionalita’ e la realta’ con una narrazione di parte, ha smarrito il concetto di evidenza ed ha definitivamente perduto qualsiasi senso critico.

Gitta Sereny, una giornalista di origini ungherese, nel bel libro “In quelle tenebre” (Into That Darkness. From Mercy Killings to Mass Murder, 1974), intervistò ripetutamente Franz Stangl uno dei principali artefici del programma T4, attraverso il quale venivano assassinati sistematicamente malati psichici e portatori di handicap, per la teoria nazista della purezza della razza e poi comandante del campo di sterminio Treblinka, dal settembre 1942 all'agosto 1943.

Alla ripetuta domanda “cosa provasse ad uccidere tutte quelle persone” la risposta fu: “Obbedivo agli ordini… ogni giorno dovevamo eliminare 5.000 persone…la mia responsablita’ era nei confronti dei miei superiori, non delle vittime. Dovevo perseguire il massimo dei risultati con il minimo impiego di mezzi”.

Obbedire agli ordini usando parole apparentemente ingenue “abbiamo pianificato la piu’ grande operazione di somministrazione di vaccini con sostanze i cui esiti sono sconosciuti”; parole talmente orrende da far rabbrividire, vengono obnubilate da un sonno della ragione foriero di catastrofi mostruose.

Nel frattempo, nonostante la narrazione ufficiale, assistiamo ad effetti collaterali significativi; morti improvvise, trombosi, crisi ipertensive, riaccensione di malattia in un numero esageratamente spropositato di pazienti.

Il sistema americano VAERS, Vaccine Adverse Event Reporting System, relativamente al primo trimestre del 2021 riporta 2.204 casi di morte di persone vaccinate negli Stati Uniti, una cifra che riflette un aumento nell’ordine delle migliaia percento rispetto alla media annuale, che si attestava a 108 eventi all’anno.

Non si è mai assistito ad effetti collaterali acuti e subacuti in cosi alto numero di pazienti. Secondo i dati riferiti dal Comitato Popolare Israeliano (IPC), nel paese portato ad esempio di efficienza sanitaria e militare, Israele, la mortalita’ tra dicembre 2020 ad aprile 2021, in piena vaccinazione di massa, è stata all’incirca la stessa dei 10 mesi precedenti.

Secondo i dati dell’Ufficio Centrale di Statistica Israeliano, durante il gennaio-febbraio 2021, al culmine della campagna di vaccinazione di massa, c’è stato un aumento del 22% della mortalità totale rispetto all’anno precedente. La mortalità complessiva nel periodo di vaccinazione è stata più alta rispetto a qualsiasi altro anno.

Nella fascia di età compresa tra 20 e 29 anni, la mortalità ha superato quella dell'anno precedente del 32%. Sono stati segnalati 288 decessi, per lo più tra gli eventi avversi letali e non letali c'è stato un tasso relativamente alto di lesioni cardiache, il 26% dei quali si sono verificate in giovani di età inferiore ai 40 anni; un'alta prevalenza di massicce emorragie, danni neurologici, scheletrici e cutanei ed eventi direttamente o indirettamente correlati alla coagulopatia indotta (infarto del miocardio, ictus, aborti spontanei, interruzione del flusso sanguigno agli arti ed embolia polmonare).entro i primi 10 giorni dopo la vaccinazione.

“L’analisi statistica delle informazioni dell’Ufficio Centrale di Statistica, combinata con le informazioni del Ministero della Salute, porta alla conclusione che il tasso medio di mortalità tra i vaccinati è stimato a circa 1:5.000 (1:13.000 in età 20-49, 1:6.000 in età 50-69, 1:1.600 in età superiore ai 70). Secondo questa stima, è possibile valutare il numero di morti in Israele in prossimità del vaccino, ad oggi, a circa 1.000-1.100 persone“. Recentemente Martin Kulldorff, professore di medicina all’Università di Harvard, biostatistico ed epidemiologo e Jay Bhattacharya, professore alla Stanford University Medical School, medico, epidemiologo, economista sanitario ed esperto di politica sanitaria pubblica, hanno scritto sul quotidiano britannico The Telegraph che la strategia del lockdown avrebbe causato il «più grande fiasco della salute pubblica della storia".

Il lockdown non solo è stato inutile per contenere l’epidemia, ma ha provocato anche gravissimi danni per tutta la società. Inoltre ritengono che la quarantena abbia causato danni di vario tipo nei confronti di persone di ogni età. La didattica a distanza, ad esempio, avrebbe danneggiato "non solo l’istruzione dei bambini ma anche la loro salute fisica e mentale", mentre la salute pubblica sarebbe peggiorata a causa dei "mancati screening e trattamenti per il cancro e del peggioramento degli esiti delle malattie cardiovascolari». Purtroppo molti di questi danni si svilupperanno nel tempo per molti anni a venire".

Spesso scienziati, politici e giornalisti hanno giustificato il fatto che tali misure non abbiano funzionato per il fatto che la popolazione non abbia rispettato sufficientemente le regole, ma "mai nella storia dell’umanità la popolazione si è sacrificata così tanto per ottemperare ai mandati di sanità pubblica".

Come dimostrato dai fatti, il ragionamento secondo il quale "più restrizioni portino automaticamente a meno morti», sostenuto dai «pro-lockdown", mostra "un’incredibile ignoranza dell’epidemiologia di base delle malattie infettive".

Da noi Il Tar del Lazio, nell'ordinanza n. 1557 del 2021, ha dichiarato che il ricorso presentato dal "Comitato Cura Domiciliare Covid-19", come "fondato" in relazione alla richiesta dei medici "di far valere il proprio diritto/dovere di prescrivere i farmaci che essi ritengono più opportuni secondo scienza e coscienza" e tale non può risultare "compresso nell'ottica di una attesa, potenzialmente pregiudizievole sia per il paziente che per i medici stessi".

Perciò l’8 aprile 2021, il Governo ha accolto l'ordine del giorno al Senato che impegnava a un aggiornamento dei protocolli e delle linee guida per la presa in carico domiciliare dei pazienti Covid-19, demolendo la direttiva, ormai anacronistica e criminosa, di “tachipirina e vigile attesa” del Ministero della Salute.

L’Aifa ed il Ministero tuttavia sono stati costretti a ricorrrere al Consiglio di Stato, in quanto il riconoscimento di una cura per il Covid avrebbe messo fuorilegge una campagna di vaccinazione autorizzata come sperimentale e compassionevole. Secondo un articolo pubblicato su Circulation Research (SARS-CoV-2 Spike Protein Impairs Endothelial Function via Downregulation of ACE 2), l'infezione da SARS-CoV-2 si basa sul legame della proteina S (glicoproteina Spike) all'ACE (enzima di conversione dell'angiotensina) nelle cellule ospiti.

L'endotelio vascolare infettato da SARS-CoV-2 promuove il danno polmonare diminuendo il livello di ACE2 nel polmoni infetti. Sebbene sia stato utilizzato uno pseudovirus non infettivo, i dati rivelano che la proteina S. da sola può danneggiare l'endotelio, conducendo alle manifestazioni cliniche della malattia.

Anche se gli anticorpi sembrano protettivi in questa situazione, una persistente iperespressione di proteina S nell’endotelio vascolare può condurre alle manifestazioni cliniche della malattia. L’obiettivo principale nei vaccini disponibili è quello di far produrre dalle nostre cellule la proteina Spike, e quindi una risposta anticorpale.

I vaccini sono vere e proprie terapie, insostituibili a volte, spesso efficaci, a volte inutili, e non troppo raramente deleterie. In una visione di una medicina personalizzata le terapie non possono essere uguali per tutti; deve essere il medico, e non una legge dello stato, a valutare l’appropiatezza, la pianificazione e gli interventi tempestivi per eventuali effetti collaterali di qualsiasi terapia, in questo caso purtroppo ancora sperimentale.

Anche le terapie vacciniche sono suscettibili di miglioramenti e di rivalutazione periodica dei criteri di efficacia e sicurezza. Pertanto la vaccinazione, al pari di ogni terapia, non puo’ che essere facoltativa; la popolazione deve essere informata sui rischi ed i benefici, su ciò che sappiamo e sulle molte aree oscure; ognuno scegliera’, senza costrizioni dirette od indirette, quello che riterra’ piu’ opportuno per la propia salute.

La speranza è il peggiore dei mali diceva Friedrich Nietzsche, poiché prolunga i tormenti degli uomini; oggi noi abbiamo persa anche quella, ma il principio di precauzione ed il fatto che il bilancio rischi-benefici non sia favorevole nei giovani, impone una moratoria della vaccinazione in questa fascia di popolazione fino a che non vengano acquisite ulteriori evidenze; anche un solo decesso sarebbe un crimine insopportabile per la nostra coscienza, un crimine contro l’umanità.

Prof.Massimo Fioranelli
Associate Professor of Physiology
Guglielmo Marconi University, Rome.

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