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In un'intervista a Porta a Porta, il presidente del consiglio analizza la situazione internazionale, dalle provocazioni di Putin all'annunciato disimpegno USA in Europa. A proposito delle spese militari afferma che grazie al Fondo Safe non sarà tolto un euro da altri capitoli di bilancio. Critica chi si lamenta della subalternità agli americani e nel contempo si oppone a rafforzare le capacità di Difesa nazionale
In un'intervista a Porta a Porta, il presidente del consiglio analizza la situazione internazionale, dalle provocazioni di Putin all'annunciato disimpegno USA in Europa. A proposito delle spese militari afferma che grazie al Fondo Safe non sarà tolto un euro da altri capitoli di bilancio. Critica chi si lamenta della subalternità agli americani e nel contempo si oppone a rafforzare le capacità di Difesa nazionale
La strategia russa è di spaventare l'opinione pubblica di quelle nazioni i cui cieli sono violati dai droni.
Perché l'opinione pubblica è portata a credere che se il Paese rischia una minaccia non bisogna sguarnire la difesa nazionale e quindi non vanno mandate le armi all'Ucraina, in modo particolare la difesa contraerea.
Così il presidente del consiglio Giorgia Meloni da Bruno Vespa durante la trasmissione Porta a Porta.
Dopo di che l'altra ragione per cui Putin alza lo scontro verbale con la NATO è per cercare di nascondere il fallimento dell'annunciata offensiva estiva che avrebbe dovuto portare alla conquista integrale del Donbass. Invece l'estate è finita e il fronte non si è mosso perché al netto di quello che la propaganda racconta negli ultimi mille giorni di guerra, la Russia ha conquistato meno dell'1% del territorio ucraino.
Lo dico – continua la Meloni – per rispondere anche a coloro che dicevano che non bisognava aiutare l'Ucraina perché tanto era una guerra persa.
Però quando Putin provoca sui cieli europei sta testando la NATO , e non certo solo l'Italia la Francia o la Germania, ma anche gli USA e credo che gli americani questo lo capiscano bene e credo che questa sia anche una buona garanzia contro il disimpegno USA sul fronte ucraino.
Altra cosa è il tema degli USA che avevano dichiarato man mano di volersi disimpegnare rispetto al tema della nostra sicurezza.
Di fronte al rifiuto di Putin di fare passi avanti si stanno studiando l'unico modo è di creare pressione continuando a sostenere l'Ucraina e applicando sanzioni.
A proposito dei Tomawak, i missili da crociera a lungo raggio, secondo il presidente del consiglio, Trump si è reso conto che ha fatto delle grandi apeture di credito a Putin senza avere di contro un trattamento uguale e contrapposto.
Gli italiani sono preoccupati dalla guerra ma non vogliono spendere soldi in difesa.
Io penso che su questo dobbiamo capire perché spendiamo in difesa.
Il messaggio che passa è perché siamo guerrafondai, perché volete alimentare la guerra.
E' esattamente il contrario, spendiamo in difesa per garantire la pace, perché la pace non si costruisce decantandola, sperando nel buon cuore degli altri o sventolando bandiere.
La pace si costruisce con deterrenza, cioè se tu vuoi ragionevolmente certo di avere pace, devi rendere rendere molto pericoloso muoverti guerra.
Perché nessuno aggredisce le potenze nucleari? Perché è molto pericoloso.
È più facile che tu venga aggredito a casa tua se hai portone e finestre spalancate o se vi sono inferriate, portone blindato e sistemi di allarme? Si chiede la Meloni durante l'intervista con Bruno Vespa.
Credo che la questione delle spese della difesa in Europa sia importante in un mondo che evolve verso il caos perché lo vediamo che i focolai di crisi si moltiplicano e noi abbiamo gli USA che dicono agli europei di pensare alla loro difesa perché loro si vogliono concentrare su altri quadranti.
Ciò per molti è un dramma ma per me è una buona notizia, perché l'ombrello USA non è gratis, portando a una limitazione nella nostra difesa degli interessi nazionali.
Mi fanno molto arrabbiare – sottolinea - quelli che lamentano una subalternanza agli USA e nel contempo che non bisogna spendere in difesa.
Se l'Europa lo è stata agli USA è perché questi si occupavano della sua sicurezza.
Io voglio un'Italia che non sia subalterna a nessuno, e lo dico da Perse amicissimo degli USA – afferma – quindi per i nostri interessi nazionali e per la nostra tranquillità e la nostra pace sia necessario spendere in difesa.
Dopo di che gli strumenti che oggi l'Ue mette a disposizione consentono di spendere in difesa senza togliere un euro a nessun altro capitolo di bilancio dello Stato italiano.
Il fondo Safe sono risorse aggiuntive, prestiti a lunghissimo termine a condizioni vantaggiose.
Tali risorse saranno spese guardando al nostro interesse, ovvero: produzione in Italia, che vuol dire posti di lavoro, innovazione, tecnologia; concentrazione sugli strumenti dual use, cioè che hanno sia utilità civile che militare, esempio, cyber sicurezza ,dominio subacqueo, sanità militare etc.
Penso- conclude- che spendendo risorse in tal modo si possa mettere in sicurezza la nostra nazione, rafforzare la nostra capacità produttiva e la competitività e stare in linea con gli impegni che assumiamo. Chi mi ha preceduto sottoscriveva impegni non avendo intenzione di onorarli. Ma mi chiedo: quale nazione al mondo viene rispettata se si comporta così?