Milano, inchiesta urbanistica: il Gip non ha riconosciuto l'induzione indebita per Sala, Tancredi e Catania ai domiciliari

Accusa caduta anche nei confronti di Stefano Boeri.

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Giovedì 31 Luglio 2025
Milano - 31 lug 2025 (Prima Pagina News)

Accusa caduta anche nei confronti di Stefano Boeri.

Il Gip di Milano, Mattia Fiorentini, non ha riconosciuto l'accusa di induzione indebita ascritta al Sindaco Giuseppe Sala, accusato anche di falso, e all'architetto Stefano Boeri, per la vicenda del Pirellino.

E' quanto emerge dal provvedimento con cui sono stati disposti gli arresti domiciliari per l'ex Assessore del Comune alla Rigenerazione Urbana, Giancarlo Tancredi, per l'imprenditore e fondatore della Coima, Manfredi Catella, per il Presidente della Commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni, per il componente della stessa Commissione Alessandro Scandurra e per l'ex manager di J+S, Federico Pella, e il carcere per il patron di Bluestone Andrea Bezziccheri.

Con questo provvedimento, dunque, il Gip ha accolto le richieste dei pm per Tancredi e Catella. A eseguire i provvedimenti è stato il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf.

La scorsa settimana, gli indagati, eccetto Marinoni che aveva scelto di non rispondere, erano stati ascoltati nell'interrogatorio preventivo, introdotto l'anno scorso dalla riforma Nordio per tutti i casi in cui la custodia cautelare sia richiesta per scongiurare pericoli di reiterazione del reato.

Le loro istanze difensive non sono valse a niente: il gip, infatti, ha analizzato l'impostazione accusatoria, "alla luce della documentazione prodotta dalle difese degli indagati e delle dichiarazioni acquisite a seguito degli interrogatori preventivi", e ha ravvisato "gravi indizi di colpevolezza, con esclusione" soltanto di alcune condotte. "Quanto alle esigenze cautelari connesse al pericolo di reiterazione di reati, il giudice ne ha ritenuto la sussistenza e ha valutato che le stesse possano essere soddisfatte con le diverse misure cautelari applicate".

Tancredi si era dimesso lunedì scorso dalla carica di Assessore, mentre Catella da amministratore delegato di Coima, aveva rimesso al Cda le deleghe a condurre le trattative con la Pa.

Tancredi è accusato di concorso nei falsi e nella corruzione dell'ex presidente della commissione paesaggio, Giuseppe Marinoni, e di induzione indebita per presunte "pressioni" per far votare il progetto dell'ex Pirellino, mentre il "re del mattone", che con la sua società aveva modificato lo skyline di Milano, è accusato, oltre che di induzione indebita, anche di corruzione per "parcelle" e "incarichi" da 138.873,19 euro versate a Scandurra, in cambio di un "contributo assicurato" dal 57enne nelle sedute in cui si sarebbero votati i progetti su Scalo Romana per il villaggio olimpico, che doveva essere convertito in uno studentato, e sul Pirellino. I due sono stati entrambi perquisiti e, il 16 luglio, gli sono stati sequestrati i cellulari.

Gli avvocati dei sei arrestati ricorreranno al Tribunale del Riesame per chiedere l'annullamento o la revoca della misura cautelare. I giudici della sezione feriale di turno in agosto esamineranno l'istanza, dato che non c'è la sospensione estiva dei termini per i casi di libertà personale.


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