Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
Studenti da 76 Paesi e iscrizioni quintuplicate in 7 anni. Profita: “Questi numeri testimoniano come i più giovani scelgano di intraprendere un percorso impegnativo ma profondamente motivante, spinti da valori umani prima ancora che professionali”.
Studenti da 76 Paesi e iscrizioni quintuplicate in 7 anni. Profita: “Questi numeri testimoniano come i più giovani scelgano di intraprendere un percorso impegnativo ma profondamente motivante, spinti da valori umani prima ancora che professionali”.
In un Paese in cui oltre la metà dei medici ha più di 55 anni e uno su quattro ha già superato i 65, il sistema sanitario italiano rischia di perdere decine di migliaia di professionisti nei prossimi cinque anni (dati FNOMCeO–ENPAM).
In questo scenario complesso, UniCamillus – International University of Health and Medical Sciences – accoglie la nuova generazione di medici, rinnovando la fiducia nel futuro della sanità italiana con un rito simbolico e profondo: la cerimonia di consegna dei camici bianchi a 400 studenti del quarto anno del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, che si è svolta sabato 8 novembre nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. L’evento si è svolto alla presenza del Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.
“In un’epoca di forte pressione sul sistema sanitario italiano, la cerimonia del camice bianco è per l’Ateneo un rito di rinnovamento e di fiducia collettiva – dichiara il Rettore di UniCamillus Gianni Profita”.
“Indossare il camice bianco significa scegliere di prendersi cura della vita e accogliere la fragilità dell’altro – spiega il Rettore - È il primo gesto concreto di una promessa verso la società, un simbolo di speranza e un patto pubblico di responsabilità. Celebriamo il futuro della medicina ricordando che curare non è solo una competenza, ma una missione”.
Una recente ricerca europea mostra che circa il 45% dei giovani under 20 valuta con interesse una professione nel settore sanitario (dati IPSOS). È un dato che racconta molto più di una tendenza: nonostante l’incertezza del mondo del lavoro e la complessità dei percorsi di formazione, la volontà di aiutare il prossimo e contribuire al benessere collettivo resta una vocazione forte nelle nuove generazioni.
“Anche i dati interni di UniCamillus confermano questo trend – aggiunge il Rettore Gianni Profita - Dal 2018 a oggi, l’Ateneo ha quintuplicato le iscrizioni al corso di Medicina e Chirurgia, e moltiplicato per sette quelle di Scienze Infermieristiche. Numeri che testimoniano come i più giovani scelgano di intraprendere un percorso impegnativo ma profondamente motivante, spinti da valori umani prima ancora che professionali.”
“Oggi oltre la metà degli studenti di Medicina e Chirurgia di UniCamillus (55%) ha scelto il corso in lingua inglese, e quasi un quarto (23%) proviene dall’estero. Il nostro Ateneo rappresenta una comunità accademica globale, con studenti da più di 76 Paesi. È l’immagine di una generazione aperta, consapevole e pronta ad affrontare le sfide della salute nel mondo. Siamo orgogliosi che UniCamillus si confermi, anno dopo anno, come un Ateneo capace di coniugare eccellenza scientifica, visione internazionale e missione etica: formiamo chi curerà e migliorerà il futuro” conclude il Rettore.
APPUNTAMENTI IN AGENDA