Musica: fuori "''A Tammurriata D' 'A Munnezza", singolo di debutto di Carlo Vannini

Il singolo, in uscita il 29 maggio, è accompagnato da un videoclip dove tra le facce dei personaggi si cela, in un cameo, una delle protagoniste più amate di "Mare Fuori" l'attrice Giovanna Sannino.

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Venerdì 24 Maggio 2024
Roma - 24 mag 2024 (Prima Pagina News)

Il singolo, in uscita il 29 maggio, è accompagnato da un videoclip dove tra le facce dei personaggi si cela, in un cameo, una delle protagoniste più amate di "Mare Fuori" l'attrice Giovanna Sannino.

Carlo Vannini è un artigiano della musica, uno che la musica l’ha masticata sin da giovanissimo, l’ha studiata, studiata veramente, diplomandosi in teoria e solfeggio al Conservatorio di Musica Cimarosa di Avellino e laureandosi col massimo dei voti in Canto Jazz presso il Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli.

L’ha approfondita, quindi, ma le ha anche concesso l’onere e l’onore di attraversare completamente la sua vita, di plasmarla, di dirigerla, di concepire e custodire la chiave di accesso prioritario alla sua storia, un lascia passare alle sue scelte, alle sue emozioni più profonde, una necessità imprescindibile di filtrare la sua vita tra le note e le parole, con uno stile netto e definito che fonde la musicalità linguistica partenopea alla tradizione cantautorale più classica, fatta di pause, di lentezza, di riflessioni antropologiche, di introiezione pacata e duratura.

Nei nostri tempi fatti di scoop, di sensazionalismi, di velocità smodata, di musica usa e getta, di tutto e subito, Vannini si muove in direzione ostinata e contraria, scegliendo la strada migliore che non è la più breve, ma quella in cui vedi più cose e cadi più volte, in cui senti il dolore e lo vivi e lo doni.

L’artista punta a restare nel tempo, non come un vino qualsiasi tra tanti di uno scaffale del discount, ma come una bottiglia di vino raffinato che ha atteso anni, decenni, immobile in una cantina prima di essere donato, stappato, annusato e degustato in un calice di cristallo, di quelli che se ti bagni il dito e lo passi sul bordo, suonano e suonano bene.

La musica di Vannini non è da scorrimento compulsivo di reel, ma da ascolto capace e introspettivo perché lui è uno dai tempi dilatati, sospesi, non banali, uno che vuole permanere, consapevole che la strada è in salita, ma certo che, alla fine della salita, il panorama è decisamente migliore.

Il singolo "'A Tammurriata D' 'A Munnezza" in uscita ovunque il 29 maggio Etichetta Clapo Music Edizioni Marchiaroedizioni musicali Distribuzioine digitale Believe In ogni storia d’amore arriva il momento in cui l’incanto lascia il posto ad una verità nuda, fatta di quotidianità e di complicazioni. E’ solo in quel momento che, nonostante l’amarezza, si è davvero liberi di scegliere se continuare ad amare.

Questa è la storia d’amore con Napoli di Carlo Vannini, ‘A tammurriata d’’a munnezza, il primo singolo del suo nuovo Ep “Punto e accapo” (che uscirà a settembre), è un dialogo che tra fisarmonica (suonata da Giosi Cincotti, anche arrangiatore del brano) e sonorità mediorientali, incalza in un ritornello pronto alla coralità. 

“Gira e balla cu mmè, nun ce penzà ch’è malamente!”, canta Vannini, un “grido” alla sua città, al suo cielo, in cerca di grazia e di comprensione, un canto liberatorio e impavido che non si preoccupa delle conseguenze e che, come un eroe greco, non teme l’eco di ritorno, ma crede fermamente nel suo valore e combatte per la propria terra.

Carlo Vannini, classe 1989, diplomato come attore all’Accademia d’Arte Drammatica del Teatro Bellini di Napoli diretta da Alvaro Piccardi e Tato Russo. Cantante e polistrumentista, si diploma giovanissimo in teoria e solfeggio al Conservatorio di Musica Cimarosa di Avellino e si laurea col massimo dei voti in Canto Jazz presso il Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli. Tra le sue esperienze teatrali ricordiamo la partecipazione al musical “C’era una volta…Scugnizzi” con la regia di Claudio Mattone e la collaborazione con la compagnia dei Giovani del Teatro Bellini, sotto la guida di Gabriele Russo.

Ha lavorato, inoltre, con Pino Strabioli, il drammaturgo e regista Mario Gelardi, il musicista Maurizio Capone; ha realizzato le musiche del film teatrale “La Giostra del Moro” di Carlo Geltrude per il Campania Teatro Festival e del cortometraggio “Gli Spazi Bianchi” arrivando in finale al Roma Film Festival. E’ insegnante di canto, pianoforte e recitazione in diverse scuole e accademie teatrali, come la Teatro Bellini Factory del Teatro Bellini di Napoli o la Casa Circondariale di Napoli-Poggioreale. Inoltre per dieci anni ha fatto parte del collettivo che gestiva il Nuovo Teatro Sanità. 


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