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Le indagini sull’efferato delitto, immediatamente attivate dalla Squadra Mobile di Prato e coordinate dalla Procura Minori di Firenze e dalla Procura di Prato hanno consentito di ricostruire la dinamica dei fatti.
Le indagini sull’efferato delitto, immediatamente attivate dalla Squadra Mobile di Prato e coordinate dalla Procura Minori di Firenze e dalla Procura di Prato hanno consentito di ricostruire la dinamica dei fatti.
Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato ha eseguito il fermo di indiziato di delitto, disposto dalla Procura per i Minorenni di Firenze del presunto autore dell’accoltellamento avvenuto nei giardini di via Baracca a Prato, in seguito al quale perdeva la vita un trentacinquenne di nazionalità albanese.
Le indagini sull’efferato delitto, immediatamente attivate dalla Squadra Mobile di Prato e coordinate dalla Procura Minori di Firenze e dalla Procura di Prato hanno consentito di ricostruire la dinamica dei fatti occorsi sfociati in una rissa tra un gruppo di cittadini di nazionalità albanese, nel corso della quale due dei partecipanti venivano gravemente feriti.
Uno di essi, attinto da un’arma da punta all’emitorace sinistro, nonostante i disperati tentativi medici di rianimazione, perdeva la vita in ospedale per arresto cardio circolatorio.
Gli elementi raccolti dagli investigatori nella serrata indagine, supportati da riscontri oggettivi in ordine alle dinamiche della rissa e delle motivazioni che l’avevano generata hanno consentito di ricostruire i fatti recuperando successivamente l’arma del delitto (un cacciavite) rinvenuta nei pressi dei giardini teatro dell’evento.
Le testimonianze e dichiarazioni raccolte nell’immediatezza dei fatti ed in una fase successiva hanno portato a ricondurre l’evento ad un incontro che due gruppi di cittadini albanesi si sarebbero dati presso i giardini per chiarire pregressi screzi.
La discussione sarebbe degenerata e nella contesa tra i due sarebbero intervenuti altri connazionali; a quel punto si sarebbero colpiti a vicenda utilizzando armi da taglio con il drammatico epilogo che ha causato il ferimento mortale di uno di essi.
Nello specifico, nel momento dell’intervento avvenuto alle ore 18.35 di giovedì 8 maggio u.s. le Volanti intervenute in seguito alla segnalazione prevenuta a questa sala operativa constatavano la presenza di personale medico del 118 che stava prestando le prime cure a due uomini di nazionalità albanese uno dei quali recava una vistosa ecchimosi all’occhio destro mentre un secondo riverso al suolo con una ferita di arma da taglio in prossimità dell’emitorace sinistro.
I due venivano portati immediatamente in ospedale attese le gravi condizioni del secondo uomo, il quale versante in stato di semicoscienza, decedeva poco dopo in ospedale per la ferita riportata.
Presso la struttura ospedaliera giungevano altri soggetti di nazionalità albanese che chiedevano informazioni sui connazionali feriti e nella circostanza, gli investigatori procedeva ad acquisire i primi elementi per ricostruire la dinamica e ricondurre le rispettive responsabilità in ordine ai reati consumati.
Nella giornata di ieri, è stato eseguito il fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura per i Minorenni di Firenze, di un minorenne, di anni 17, ritenuto gravemente indiziato di aver sferrato il colpo mortale al connazionale causandogli la morte e associato presso il più vicino centro di accoglienza presso il carcere minorile di Firenze, a disposizione della competente A.G.
La Procuratrice dei Minori di Firenze, Roberta Pieri, sottolinea l’ottima attività di coordinamento fra la Procura Minori di Firenze e la Procura di Prato. “La responsabilità del soggetto fermato dovrà essere vagliata nelle successive fasi del procedimento. In virtù della presunzione di non colpevolezza, il medesimo potrà considerarsi colpevole solo sulla base di una sentenza passata in giudicato”.