PROFILI PPN: RAI, i nuovi vertici. Francesca Bria, grande star della democrazia digitale.
L’Assemblea degli azionisti, alla presenza dell’intero azionariato (MEF e Siae), ha approvato giovedì 15 luglio, il Bilancio 2020 del Gruppo Rai che si è chiuso con un risultato netto consolidato in pareggio. PPN va alla scoperta dei nuovi vertici Rai con dei profili che danno il senso del loro valore professionale.
di Pino Nano
Lunedì 02 Agosto 2021
Roma - 02 ago 2021 (Prima Pagina News)
L’Assemblea degli azionisti, alla presenza dell’intero azionariato (MEF e Siae), ha approvato giovedì 15 luglio, il Bilancio 2020 del Gruppo Rai che si è chiuso con un risultato netto consolidato in pareggio. PPN va alla scoperta dei nuovi vertici Rai con dei profili che danno il senso del loro valore professionale.

Nel corso della seduta del 15 luglio scorso è stato quindi nominato il nuovo Cda della RAI,  composto da Simona Agnes (indicata da Forza Italia ha ottenuto alla Camera 161 voti), Francesca Bria ( indicata dal PD,ho ottenuto alla Camera 162 voti), Igor De Biasio (al suo secondo mandato nel CDA, era stato proposto dalla Lega ed è stato sostenuto dal centrodestra, ha ottenuto in Senato 102 voti), Alessandro Di Majo (in quota Movimento Cinque Stelle, ha ottenuto in Senato 78 voti), Riccardo Laganà (al suo secondo mandato dopo un voto quasi plebiscitario dei dipendenti RAI), e infine Carlo Fuortes, e Marinella Soldi. Il 16 luglio il Consiglio di Amministrazione così composto, presieduto da Carlo Fuortes in qualità di consigliere anziano, dopo l’assemblea degli azionisti, ha quindi nominato per la carica di Presidente, Marinella Soldi, mentre il nuovo Amministratore delegato,espressamente indicato dal Ministero dell’Econima e finanze, è invece Carlo Fuortes.

Ma chi sono i nuovi vertici RAI?  Ecco Francesca Bria.

Classe 1977, studi a Londra,economista e accademica esperta di nuove tecnologie, comincia subito a lavorare sui temi legati alla democrazia digitale e del bilancio partecipativo, prima in Nesta, centro di innovazione britannico, e poi col progetto ‘D-Cent’ per cui è coordinatrice per l’Ue. Con queste pecializzazioni, diventa ‘Chief Technology officer’ per la sindaca di Barcellona Ada Colau, prima donna alla guida della città e un programma radicale e rivoluzionario, dallo stop agli sfratti alla smart city.

Origini borghesi, educazione elitaria, regole di vita e di formazione rigidissime sin da piccola. Figlia di uno psicanalista e di una ballerina e ginnasta olimpionica, in seguito anche lei campionessa italiana di ginnastica artistica, cresciuta nel quartiere Monti di Roma, si laurea in Scienze sociali ed economia dell'innovazione presso l'Università La Sapienza di Roma. Immediatamente inizia a sperimentare la possibilità di unire media e tecnologia quando entra in contatto con Indymedia, progetto al quale partecipa attivamente, trovandosi anche a Genova durante i giorni del G8 del Luglio 2001.

 

Francesca Bria è attualmente presidente di Cdp Venture Capital,il Fondo Nazionale Innovazione ha l’obiettivo di rendere il venture capital un asse portante dello sviluppo economico e dell’innovazione del Paese, creando i presupposti per una crescita complessiva e sostenibile dell’ecosistema venture capital. Di recente è stata scelta dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen con altri esperti per definire il “New European Bauhaus”: la  rete di laboratori europei per realizzare progetti urbani e architettonici all’avanguardia in chiave verde, digitale e sostenibile.

Già Assessore per la digitalizzazione e l’innovazione per la città di Barcellona in Spagna, Bria è Consulente Senior per le Nazioni Unite sulle smart cities, Senior Adviser in materia di tecnologia, innovazione e policy digitale per la Commissione Europea e membro dell’High-level Expert Group sull’impatto economico e sociale dell’innovazione della Commissione (ESIR).

È inoltre la fondatrice del progetto Decode , Consorzio di sei paesi che lavora su soluzioni per la sovranità dei dati in Europa.Honorary Professor presso l’Institute for Innovation and Public Purpose della Global University College (Ucl) di Londra, ha conseguito un dottorato di ricerca in Economia dell’innovazione ed entrepreneurship presso l’Imperial College di Londra e un Master in Digital Economy presso l’Università di Londra, Birbeck. In passato presso Nesta, l’agenzia per l’innovazione del Regno Unito, ha guidato il progetto D-CENT, il più grande progetto UE sulla democrazia digitale, e ha guidato il progetto DSI sull’innovazione sociale digitale, fornendo consulenza alla Commissione Europea sulle policy di innovazione digitale.

È stata inserita nella Top 50 Women in Tech dalla rivista Forbes e tra le 20 persone più influenti al mondo nel governo digitale da Apolitical. Nel 2020 è stata nominata “Culture Person of the year” dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung.Francesca Bria è Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

 


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