Roberto Morrione, 10 anni fa moriva uno dei maestri del giornalismo investigativo, la sua vita ha attraversato la Rai
Oggi 20 maggio nel decimo anniversario della scomparsa del giornalista Roberto Morrione l’Associazione a lui intitolata procederà all’assegnazione del premio per il giornalismo investigativo. Chi, come noi, lo ha conosciuto personalmente non poteva non amarlo.
di Pino Nano
Giovedì 20 Maggio 2021
Roma - 20 mag 2021 (Prima Pagina News)
Oggi 20 maggio nel decimo anniversario della scomparsa del giornalista Roberto Morrione l’Associazione a lui intitolata procederà all’assegnazione del premio per il giornalismo investigativo. Chi, come noi, lo ha conosciuto personalmente non poteva non amarlo.
Il premio che porta il nome di Roberto Morrione – ricorda Marcella Sansoni, Presidente della Giuria del Premio Roberto Morrione dal 2012 al 2015- è un premio dedicato ai giovani autori e al giornalismo di inchiesta televisivo.

Roberto Morrione – aggiunge Marcella Sansoni-ha attraversato più di quaranta anni della storia del servizio pubblico, la Rai. Dal 1962, con Enzo Biagi a Tv7 che era una trasmissione di inchieste e reportages coraggiosa e innovativa. Poi il Tg1 dove resta per anni con responsabilità crescenti. È il capocronista del primo giornale televisivo italiano quando, insieme ai suoi giornalisti, si assume la responsabilità di inchieste bollenti: da quella sulla organizzazione clandestina Gladio, al disastro di Ustica, alla loggia massonica P2”.

Entra in Rai nel 1962 come giornalista della redazione di RT Rotocalco Televisivo, diretto da Enzo Biagi. Passò poi a TV7, per poi passare nel 1969 al Telegiornale unico che, nel 1976, sarebbe diventato Tg1: lì rimase ed assunse nel 1983 il ruolo di caporedattore della cronaca (direttore Nuccio Fava), dove restò per sette anni (1983-1990), diventando un protagonista nella realizzazione di tutte le edizioni del telegiornale e allevando una redazione di giornalisti destinati a brillanti carriere professionali.

Nel 1991 Roberto Morrione diventa il vicedirettore del Tg1 ma senza incarichi operativi e, in seguito, mantiene il ruolo di vicedirettore passando al TG3, dove si inventa la formula delle copertine dell'edizione delle 19 e cura la rassegna stampa serale. Nel 1993 fu condirettore al Tg2 con Paolo Garimberti. Passa nel 1994 a dirigere Televideo e nel 1996 Rai International, portando l'Italia e la Rai in milioni di case nei quattro continenti extraeuropei, alla pari con i grandi broadcaster pubblici europei, quali l'inglese Bbc, la francofona TV5, la tedesca Deutsche Welle, la spagnola TVE Internacional e la portoghese RTP Internacional.

Nell'aprile del 1999 contribusce alla fondazione di Rai News 24, il primo canale all news del servizio pubblico prodotto interamente in digitale, che diresse con crescenti successi fino al 2006 quando andò in pensione dalla Rai per raggiunti limiti di età.

Il 20 maggio del 2011 Roberto se ne va aggredito da un tumore che non gli lascia scampo.

Oggi per l’occasione, l'associazione Amici di Roberto Morrione organizza due giornate diverse, si è partiti ieri, mercoledì 19 maggio, con la tradizionale conferenza stampa di presentazione online della decima edizione del concorso che porta il suo nome, presenti fra gli altri, Giuseppina Paterniti, direttrice editoriale per l'Offerta Informativa Rai; Mara Filippi Morrione, portavoce del premio Roberto Morrione; Giovanni Parapini, direttore Rai per il Sociale; Andrea Vianello, direttore RaiNews24; Simona Sala, direttrice Radio 1 Rai e Gr; Giuseppe Giulietti, presidente della giuria del premio e della Fnsi; e Vittorio Di Trapani, segretario Usigrai.

Ha perfettamente ragione Marcella Sansoni quando scrive che “Morrione era uno che non mollava e sapeva dare appoggio forte ai suoi giornalisti. Per quelle inchieste perde il posto di capocronista.

Dopo un periodo di quarantena rientra al Tg3 come opinionista e firma servizi speciali sulla mafia e reportage dalla Francia e dalla Spagna. Per un anno, dal 1994, è vicedirettore del Tg2 dove favorisce novità editoriali e spirito di iniziativa. Viene poi nominato direttore di Televideo e poi di Rai International.

Nel ’99 riesce ad avviare, nonostante le perplessità aziendali, il primo canale televisivo h24 in italiano: Rainews con le grandi dirette che duravano giorni e notti intere come l’attacco di Al Qaida contro l’America, il disastroso G8 di Genova, la guerra in Iraq.

Sky sarebbe nata nel 2003 ed era incredibile la presa di quel piccolo canale che cercava di correre più veloce di tutti gli altri. E, anche a Rainews, all’epoca molto povera, è riuscito ad allevare un gruppo di giovani giornalisti capaci di raccontare storie scomodissime: una per tutte l’inchiesta su Falluja”.

A ricordare Roberto Morrione nella giornata di oggi invece saranno Radio Anch’io, Rai Radio 1 (ore 9-9.30) e poi, alle 17, l'assemblea dei soci dell'associazione. Alle 18, poi, online dalla sede della Fnsi, incontro dell'associazione Amici di Roberto Morrione su "Fa' quel che devi, accada ciò che può", con Luciana Castellina, giornalista, scrittrice e politica; Marco Damilano, direttore L'Espresso; Lorenzo Frigerio, coordinatore di Libera Informazione; Giuseppe Giulietti e Andrea Vianello. Durante l'incontro è prevista un'anteprima della puntata di "Spotlight", a cura di Valerio Cataldi e Luca Gaballo, dedicata a Roberto Morrione che andrà in onda alle 21.30 su Rainews24.

Mauro Biani presenterà la vignetta realizzata per il decennale. Conduce Marino Sinibaldi. Dal racconto che ne fa sul sito ufficiale del Premio Roberto Morrione ne esce come uno dei piu amati maestri del giornalismo radiotelevisivo in Rai: “Il lavoro era centrale nella vita di Morrione perché era impegno nel raccontare ciò che si deve sapere per maturare una coscienza civile forte. Morrione pur essendo un professionista che non si appoggiava mai sullo spirito di fazione non ha mai lasciato l’impegno politico e sindacale. È stato fra i fondatori del gruppo di Fiesole, il primo movimento di giornalisti trasversale rispetto alla appartenenza partitica. E, con lo stesso spirito ha partecipato alla nascita di Articolo 21 ed ha collaborato ed è stato vicino a don Ciotti e alla nascita di Libera per diventare, dopo l’uscita dalla Rai, l’anima di Libera Informazione, fino all’ultimo passo della sua avventura umana. Un signore troppo serio, sembra, e invece no, chi scrive si permette una notazione personale. Era un uomo simpatico e generoso con le debolezze altrui che discuteva con onestà disponibile a cambiare idea davanti ad argomenti solidi e poi aveva una passione rara, quella di scoprire e dare valore al talento altrui.

Il programma dettagliato e tutte le informazioni per partecipare agli eventi sono sul sito web del premio Roberto Morrione.

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