Roma Capitale: su troppi autobus dell’Atac macchinette in tilt, e arrivano le multe
In una lettera-aperta all’Amministratore unico Atac Dr. Giovanni Motura e all’Assessore della citta’ in movimento-Comune di Roma Dr.Pietro Calabrese il giornalista Gianfranco Di Pretoro solleva un problema di non poco conto che coinvolge ogni giorno in città decine di persone diverse che vengono poi multate per colpe che sono invece dell’Atac. Condividiamo con voi la protesta del collega Di Pretoro in maniera integrale
(Prima Pagina News)
Venerdì 16 Luglio 2021
Roma - 16 lug 2021 (Prima Pagina News)
In una lettera-aperta all’Amministratore unico Atac Dr. Giovanni Motura e all’Assessore della citta’ in movimento-Comune di Roma Dr.Pietro Calabrese il giornalista Gianfranco Di Pretoro solleva un problema di non poco conto che coinvolge ogni giorno in città decine di persone diverse che vengono poi multate per colpe che sono invece dell’Atac. Condividiamo con voi la protesta del collega Di Pretoro in maniera integrale
“Il fatto accaduto alla mia amica olandese riguarda tanti utenti dei mezzi pubblici Atac .In sintesi: l’impossibilita’ di timbrare il biglietto in vettura Autobus,in questo caso la linea 773 e 98,entrambi per la rottura della macchinetta ed il successivo controllo con annesso verbale di violazione all’articolo 42.

Sono veramente costernato che l’accaduto sia successo ad una persona rispettosa in modo perfetto delle leggi tanto da collaborare come interprete con la polizia dei Paesi Bassi. Però,quello che più mi ha sconvolto è stato l’atteggiamento arrogante,irrispettoso del funzionario di Polizia Amministrativa nei riguardi della mia amica,desiderosa,come ogni anno,di respirare l’aria romana.

Questo soggetto,dopo aver consigliato agli altri utenti di indicare sul biglietto la data e l’ora,si è accanito contro la mia amica completando il verbale di violazioni, precisando che finalmente, da extra comunitaria (invece è comunitaria olandese), avrebbe imparato le regole del nostro paese.

Alle giustificazioni della signora, lui rispondeva “non me ne frega niente”. Naturalmente,gli altri passeggeri che si trovavano nella stessa posizione, non sono intervenuti per distendere gli animi. Infine, solo l’intervento di un collega del controllore ha ridotto la contravvenzione a 54,90 euro (si applica lo sconto se il pagamento è immediato) altrimenti il controllore, avrebbe chiesto 104,90 euro.

Una figuraccia ingiusta verso le tante persone presenti, causata dalla scarsa manutenzione dei mezzi e da un dipendente insensibile verso il turista ignaro. Una vergogna per la città! Al ritorno, la mia amica olandese è salita alle ore 13,45 sul bus 23 ed ancora una volta è incappata nel mal funzionamento della macchinetta non funzionante. Vista la trascorsa esperienza ha segnato subito sul suo biglietto il giorno e l’ora. Successivamente, si è recata dal conducente per informarlo del caso. Questo, adducendo motivi di Covid, si è rifiutato di ascoltarla.

La conclusione: in tema di altre contravvenzioni lei è scesa arrivando a casa in taxi. Mi chiedo: come si deve comportare in questo caso il turista ignaro del cattivo servizio atac nel trasporto pubblico romano? La nostra immagine nel mondo merita una risposta puntuale. Gianfranco Di Pretoro”.

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