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Aumentano i casi di autolesionismo (+19%) e disturbi alimentari (+18%).
Aumentano i casi di autolesionismo (+19%) e disturbi alimentari (+18%).
Ogni giorno, circa 300 persone chiedono aiuto a Telefono Amico Italia, l'odv che da circa 60 anni dà un supporto con i suoi 600 operatori in 21 centri.
In occasione della Giornata mondiale della salute mentale del 10 ottobre, l'organizzazione ha diffuso alcuni dati, da cui emerge un aumento delle richieste di aiuto per diversi disagi: tra questi, prevalgono problemi economici (4726 segnalazioni, stabile rispetto all'anno precedente), violenza fisica, psicologica e sessuale (4290, +11% rispetto all'anno precedente), problemi lavorativi (3904, +11% rispetto all'anno precedente), invalidità (3788, +24% rispetto all'anno precedente), separazione/divorzio (3074, +3% rispetto all'anno precedente), dipendenze (2666, +6% rispetto all'anno precedente) e internet e social network (1019, +4% rispetto all'anno precedente).
I settori in cui sono stati registrati gli aumenti più importanti sono l'autolesionismo (654 segnalazioni, +105 casi pari a +19%) e i disturbi alimentari (860 segnalazioni, +134 casi pari a +18%).
Nell'ultimo anno, Telefono Amico ha ricevuto, in totale, circa 110mila richieste d'aiuto, di cui quasi 95 mila tramite il servizio di ascolto telefonico (02 2327 2327), 13mila attraverso WhatsApp Amico (numero 324 011 7252) e quasi 3mila via e-mail, tramite la compilazione di un form anonimo sul sito www.telefonoamico.it.
A scrivere su WhatsApp Amico e via mail sono per la maggior parte donne (WhatsApp 65%; mail 67%) e giovani. Il 27% di coloro che scrivono su WhatsApp hanno tra i 26 e i 35 anni, il 21% tra i 19 e i 25 anni e il 17% tra i 36 e 45 anni. Tra quelli che usano la mail, invece, il 21% ha tra i 26 e 35 anni, il 19% tra i 19 e 25 anni e il 12,6% tra i 15 e i 18 anni.
La linea telefonica è usata in modo uguale da uomini e donne, ma ci sono differenze d'età: hanno chiamato in prevalenza persone tra i 56 e 65 anni (25%), tra i 36 e 45 anni (21%) e tra i 46 e 55 (20%).
"L'alto numero delle richieste di supporto è la prova concreta di un bisogno crescente di ascolto e sostegno emotivo", ha commentato la presidente di Telefono Amico Italia, Cristina Rigon. "La maggior parte delle persone, il 60%, - ha evidenziato- ha chiamato per problematiche legate all'area del sé, come solitudine, disagio psicologico, tematiche esistenziali, malattia. Il 20% ha, invece, chiamato per problemi legati alle relazioni e il 7% per disagi legati alla sessualità. È necessario riconoscere l'ascolto come strumento di prevenzione e rafforzare la rete di supporto, affinché nessuno si senta più solo di fronte alla propria sofferenza".