Seconda sconfitta consecutiva per il Cagliari. L’Inter sbanca il Sardegna Arena e vola in testa alla classifica.

I nerazzurri vincono 2-1 con sofferenza e da grande squadra.

(Prima Pagina News)
Domenica 01 Settembre 2019
Cagliari - 01 set 2019 (Prima Pagina News)

I nerazzurri vincono 2-1 con sofferenza e da grande squadra.

di Maurizio Bistrusso

A decidere la partita un rigore trasformato da Lukaku. A sbloccare il risultato era stato Martinez, in sospetto fuorigioco, col contributo di Cerri. Joao Pedro aveva poi pareggiato di testa su cross di Nandez. Gli uomini di Conte si prendono il primo posto a punteggio pieno con Torino e Juventus. I rossoblù pagano alcuni errori difensivi e il poco peso in attacco. Troppo lunga e rinunciataria la squadra di Maran che ha difeso molto basso e non ha mai creato pericoli ai nerazzurri. Rispetto alla prima gara la prestazione è decisamente migliorata e si è visto il carattere e la fisicità di alcuni dei protagonisti. Buona la prestazione di Rog e Nandez. Dopo due partite in casa i rossoblù restano a zero punti in fondo alla classifica. Gli infortuni di Pavoletti e Cragno complicano i piani della società. Nell’anno del centenario la fortuna sembra aver voltato le spalle alla squadra del presidente Giulini. La società sta intervenendo ma è in piena emergenza e dovrà cercare almeno un’altra punta e pescare tra gli svincolati a sole 24 ore dalla chiusura del mercato per completare la rosa e compensare le gravi perdite. I rossoblù stasera hanno lottato e cercato un risultato positivo ma escono a mani vuote da una partita brutta e giocata male soprattutto nel primo tempo. A dimostrazione che non è un momento fortunato a decidere la partita è il VAR nei due episodi discutibili che hanno comunque favorito i milanesi. L’arbitro ha dovuto attendere parecchi minuti per decidere sulla regolarità del primo gol, in un primo momento annullato. Occorre reagire, attendere ancora qualche giorno per definire l’organico e sperare che la sosta sia utile per ricompattare il gruppo e chiarire le idee a tutti. Allenatore e staff tecnico compresi. Tra infortuni e nuovi arrivi il cantiere è ancora aperto e la squadra ancora in costruzione alla ricerca di una sua identità. Non è ancora il caso di perdere la testa ma se qualcosa sta cambiando in termini di fiducia nei confronti del mister occorre intervenire subito. Alcune scelte non sono piaciute e l’esclusione e la rinuncia ad alcuni giocatori poi ceduti o mai utilizzati lascia molte ombre sull’operato del tecnico. Lo spessore e la qualità della squadra lasciano ben sperare. Sono arrivato giocatori importanti e di qualità. Ora non si può più barare. Servono idee, gioco e risultati. L’atteggiamento del Cagliari stasera lasciava ben sperare e l’approccio alla gara è apparso da subito decisamente diverso da quello dimostrato contro il Brescia e avrebbe meritato un risultato diverso. Maran, vista la situazione, alla ricerca di nuovi equilibri e di un risultato positivo ha deciso di cambiare modulo per impattare e rendere inoffensivi gli avversari .Il tecnico ha messo in campo una squadra speculare. Ha Irrobustito il centrocampo e rinunciato per l’ennesima volta a giocare con un regista di ruolo. Cigarini ed Oliva sono rimasti in panchina. Con un 3-5-2 la zona centrale è stata occupata da giocatori con caratteristiche diverse e decisamente muscolari. Ma è mancato chi dettava i tempi. Nainggolan è rimasto ingabbiato in un ruolo che non è il suo. Ha dovuto rinunciare ad attaccare gli spazi ed è risultato bloccato e troppo lontano dalla porta. Tutti si chiedono il motivo per cui Maran abbia deciso di utilizzare il belga nel ruolo di regista. La scelta si è dimostrata azzardata e penalizzante. Nainggolan deve semplicemente giocare nel ruolo che nella scorsa stagione era di Barella, cioè dietro le punte, e mettere al servizio della squadra il suo istinto del gol e il suo ardore agonistico. Il tecnico sembra in confusione ed è ancora alla ricerca degli equilibri giusti. In una partita dove era necessario schierare i migliori in ogni ruolo ha lasciato qualche perplessità la rinuncia dal primo minuto a Simeone. Cerri non sta attraversando un bel momento e dopo lo sfortunato episodio col Brescia e i fischi del pubblico di casa sarebbe stato più opportuno concedergli una giornata di riposo. E anche oggi l’attaccante pagato 10 milioni di euro ha fallito un gol facile e ha impattato con Martinez, il colpo di testa, che ha sbloccato la gara. Con i nerazzurri occorreva cambiare registro e ritrovare fiducia e punti in classifica. Ma gli accorgimenti tattici non sono serviti ad evitare la sconfitta. Il Cagliari ha comunque fatto esordire tra i pali Olsen, appena arrivato, Pellegrini tra i titolari e Simeone nel secondo tempo. Davanti al nuovo portiere la linea difensiva a tre ha visto l’ingresso di Pisacane ad affiancare Ceppitelli e Klavan. Il centrocampo a 5 ha visto protagonisti Nandez a destra e Pellegrini a sinistra. Rog, Nainggolan e Ionita, rispettivamente da destra a sinistra nella zona centrale. Davanti Cerri e Joao Pedro. Nel primo tempo le squadre si sono annullate. Ritmi bassi e giocate approssimative ed imprecise che hanno reso la gara equilibrata in negativo. Nella ripresa l’inserimento di Simeone ha reso più incisivo il reparto avanzato e l’atteggiamento dei rossoblù ha creato i presupposti per ottenere il pareggio. Poi un ingenuità di Pisacane ha regalato il rigore per un fallo su Sensi che ha deciso la partita. È una sconfitta che lascia una grande amarezza ai tifosi che stasera hanno gremito in ogni ordine di posto lo stadio. Non è stata una bella gara e forse il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio. Ma occorre ritrovare lucidità e impostare squadra e gioco per ricompattare il gruppo. Siamo solo all’inizio e la strada è ancora molto lunga. Sono le ultime ore di mercato e i tifosi si augurano che arrivi ancora qualche giocatore che possa contribuire a migliorare l’organico.Non ci resta che attendere.


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