Suviana: Procura indaga per disastro e omicidio colposo
Un superstite: "Ho visto la fiammata e poi il fumo, ho sentito lo scoppio. Io tutto bene ma purtroppo è successo questo". Calderone: "Prematuro descrivere una dinamica dei fatti".
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Mercoledì 10 Aprile 2024
Bologna - 10 apr 2024 (Prima Pagina News)
Un superstite: "Ho visto la fiammata e poi il fumo, ho sentito lo scoppio. Io tutto bene ma purtroppo è successo questo". Calderone: "Prematuro descrivere una dinamica dei fatti".
La Procura di Bologna ha aperto un'indagine sull'esplosione avvenuta ieri alla centrale idroelettrica del lago di Suviana (Bo), che ha provocato 3 morti, 5 feriti e 4 dispersi.

I reati ipotizzati sono quelli di disastro colposo e omicidio colposo. L'indagine è in mano al Procuratore capo Giuseppe Amato e al pm Flavio Lazzarini.

"Ho visto la fiammata e poi il fumo, ho sentito lo scoppio. Io tutto bene ma purtroppo è successo questo", ha raccontato un superstite, Pierfrancesco Firenze, a sua moglie, Emilia Ferdighini, arrivata sul luogo dell'incidente. "Era fuori con altri due suoi colleghi. Hanno visto questa fiammata e poi il fumo, ha sentito uno scoppio. Era un po' sotto choc: si conoscono un po' tutti qua", ha continuato la donna.

"Vorrei darvi l'impressione di quella che è la dimensione di una tragedia veramente immensa. È ancora molto difficile definire qual è il complesso e la dinamica dei fatti, si rischierebbe di cadere nella retorica oppure di dire delle frasi fatte. Sono qui perché qui ci sono ancora dei lavoratori devono essere recuperati", ha dichiarato il Ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, parlando alla centrale idroelettrica di Suviana.

"Credo che sia prematuro descrivere una dinamica dei fatti che ancora non è accertata e soprattutto lanciarsi, come ho visto che ha fatto qualcuno, in valutazioni e affermazioni su quelle che potrebbero essere state le cause dell'incidente. Dobbiamo il rispetto al lavoro dei soccorritori, delle famiglie e di chi avrà il compito di definire il quadro esatto di ciò che è successo", ha continuato.

Il dirigente della comunicazione dei Vigili del Fuoco, Luca Cari, ha fatto sapere che lo scenario, per i soccorritori, è ancora "difficilissimo", "dobbiamo capire perché l'acqua continua ad alzarsi, finché non abbiamo capito questo l'operazione è a rischio. Potremo operare in modo più rapido a partire credo da stasera se si blocca l'afflusso d'acqua".

"Da dove arriva l'acqua non lo sappiamo, se lo sapessimo saremmo in grado di capire la situazione. Probabilmente dalla conduttura a monte, che lentamente si sta svuotando. Se avremo conferma, i sommozzatori potranno lavorare in maggiore sicurezza", ha continuato Cari. Da Bologna, nel frattempo, stanno arrivando alcune idrovore.

"La struttura è sana e non riporta problemi all'esterno. Al momento sono state sospese le ispezioni interne: ingegneri e tecnici stanno valutando le condizioni dentro la centrale. Noi abbiamo ispezionato la parete esterna e la struttura non ha problemi visivamente. C'è un team di tecnici di Enel e della struttura che stanno facendo delle valutazioni. Prima aspettiamo le valutazioni dei tecnici e poi proseguiremo le ricerche", ha dichiarato il Comandante dei Sommozzatori della Guardia di Finanza di Rimini, Luogotenente Giovanni Cirmi.

Il Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha fatto appello alla popolazione a partecipare alla manifestazione di domani, indetta da Cgil e Uil: "Invito tutte e tutti a partecipare domani al corteo che partirà da Piazza XX Settembre, con concentramento alle 9. Abbiamo bisogno di una grande manifestazione per dire basta alle morti sul lavoro e stare accanto ai colleghi e ai familiari delle vittime, ai feriti a quanti oggi sono nell'angoscia per i dispersi. Dobbiamo esserci domani".

La manifestazione si terrà in occasione dello sciopero nazionale, che durerà 8 ore ed è esteso a tutti i settori pubblici e privati. Annullati i sette presidi sul territorio. "Ci aspettiamo una risposta di massa della città, una risposta popolare che vada anche oltre la dimensione del mondo del lavoro", è l'augurio del Segretario della Cgil di Bologna Michele Bulgarelli, che ricorda che l'ultima tragedia sul lavoro risale al 2005, con il disastro ferroviario di Crevalcore. "Per numeri più gravi - precisa - bisogna andare indietro di 100 anni, ai tempi della Direttissima".

Jonathan Andrisano è "in condizioni di stabilità clinica", ma "preoccupa certamente il quadro respiratorio". E' quanto ha dichiarato il direttore della Terapia Intensiva Polivalente del Policlinico S. Orsola di Bologna, Tommaso Tonetti, aggiornando sulle condizioni dell'operaio 35enne rimasto ferito nell'esplosione. Andrisano, ha aggiunto Tonetti, è ricoverato "per un problema di inalazione di fumi. È stato intubato sul posto, lo stiamo mantenendo intubato e ventilato meccanicamente. Il paziente sta rispondendo alle terapie sia respiratorie sia dei parametri vitali".

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