Trump: "Oggi invierò le prime lettere sui dazi, +10% per i pro Brics". Ue: "von der Leyen ha sentito Trump, buono scambio"

Portavoce Commissione Ue: "Stiamo cercando di portare a casa il miglior accordo possibile con gli Usa".

(Prima Pagina News)
Lunedì 07 Luglio 2025
Roma - 07 lug 2025 (Prima Pagina News)

Portavoce Commissione Ue: "Stiamo cercando di portare a casa il miglior accordo possibile con gli Usa".

Partiranno oggi, alle 12 locali (le 18 italiane, ndr), le prime lettere sui dazi e sugli accordi commerciali, in vista della scadenza per l'entrata in vigore delle imposte sospese. A confermarlo è il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sul suo social Truth.

La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha avuto ieri un colloquio telefonico con Trump, ed è stato un "buono scambio". Lo ha riferito un portavoce della Commissione Europea. "Ora siamo all'inizio della fine dei giochi e per avere la posizione migliore nei negoziati non possiamo dire di più", ha proseguito, replicando alle domande dei giornalisti. "Stiamo cercando di portare a casa il miglior accordo possibile con gli Usa", ha evidenziato.

"Su un eventuale proroga al primo agosto come nuova scadenza per l'accordo possiamo dire che questa domanda la dovete fare a Washington. Non commentiamo quello che loro dicono. Confermiamo che siamo pienamente impegnati a trovare un accordo di principio entro il 9 luglio", ha aggiunto il portavoce della Commissione Ue, che, in merito alla consultazione con gli Stati membri, ha confermato che Bruxelles "è in contatto costante" con loro. "Ma non ci consulteremo fino a che non abbiamo novità: quando arriverà il momento, quando avremo passi in avanti, contatteremo gli Stati".

Lo scorso weekend, il Cancelliere tedesco Friedrich Merz ha avuto colloqui telefonici con la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron e la premier italiana Giorgia Meloni in merito ai dazi Usa. A spiegarlo è stato il portavoce di Merz, Stefan Kornelius, in conferenza stampa a Berlino. "Il fattore del tempo è di grande significato. Il tempo è denaro. In questo contesto i colloqui non sono ancora conclusi. Il processo di costruzione della posizione non è ancora concluso. Le trattative vengono svolte in stretto contatto con i partner europei".

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha minacciato dazi aggiuntivi del 10% sui paesi che appoggiano le politice dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, ndr), garantendo che "non ci saranno eccezioni". Questo ha scatenato l'immediata condanna dei leader dei Brics, riuniti a Rio de Janeiro, che hanno criticato i dazi sulle importazioni voluti da Trump come "indiscriminati" e i recenti attacchi israelo-statunitensi contro l'Iran.

I Brics rappresentano quasi la metà della popolazione mondiale e circa il 40% della produzione economica globale. Sono divisi su molti temi, ma sono riusciti a trovare un punto in comune in merito ai dazi decisi da Trump, anche se non l'hanno nominato direttamente. In una dichiarazione, i Brics hanno espresso "serie preoccupazioni per l'aumento delle misure tariffarie unilaterali", che rischiano di creare danni all'economia mondiale.

Dopo la minaccia di Trump di introdurre dazi aggiuntivi del 10% ai Paesi che sostengono il gruppo delle economie emergenti, la Cina ha garantito che i Brics non ambiscono "ad alcun tipo di confronto". La portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning ha aggiunto che Pechino , "per quanto riguarda l'imposizione di tariffe, ha ripetutamente affermato la sua posizione secondo cui le guerre commerciali e tariffarie non hanno vincitori e il protezionismo non offre alcuna via d'uscita" alla risoluzione dei problemi.

"L'interazione nel quadro dei Brics non è mai stata e non sarà mai rivolta contro alcun paese terzo", ha commentato il Cremlino, citato da Interfax. "Abbiamo effettivamente assistito a dichiarazioni di questo tipo da parte del presidente Trump, ma è molto importante sottolineare qui che l'unicità di un'associazione come i Brics è che si tratta di un'associazione di paesi che condividono approcci comuni, una visione del mondo comune su come realizzare la cooperazione basata sui propri interessi", ha detto il portavoce Dmitry Peskov. "Questa interazione nel quadro dei Brics - ha concluso - non è mai stata e non sarà mai rivolta contro alcun paese terzo".


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