Cagliari festeggia la salvezza e Genoa ancora in corsa. Pavoletti e compagni raggiunti a tre minuti dalla fine.

Per i genovesi sarà decisivo il risultato dell’Empoli contro il Torino. Si deciderà tutto negli ultimi 90’. 

(Prima Pagina News)
Sabato 18 Maggio 2019
Genova - 18 mag 2019 (Prima Pagina News)

Per i genovesi sarà decisivo il risultato dell’Empoli contro il Torino. Si deciderà tutto negli ultimi 90’. 

Cagliari festeggia la salvezza e Genoa ancora in corsa. Pavoletti e compagni raggiunti a tre minuti dalla fine.
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di Maurizio Bistrusso

A Genova finisce 1-1. Il Cagliari può staccare il biglietto per un’altra stagione in serie A. Gli uomini di Maran raggiungono la salvezza dopo aver sfiorato la vittoria. Il pareggio di Criscito, arrivato su rigore a tre minuti dalla fine, lascia ancora qualche speranza di salvezza al Genoa di Prandelli.

A realizzare il gol del vantaggio per i rossoblù cagliaritani è stato il solito Pavoletti con un bellissimo gesto tecnico da centravanti vero. E questa volta la rete è stata realizzata con un destro vincente. L’attaccante dopo essersi liberato con abilità del suo marcatore Gunter ha battuto Radu con un tiro imparabile. È il gol che permette al Cagliari di salvarsi matematicamente.

Oggi non si può parlare di una bella partita ma l’obiettivo è stato finalmente raggiunto. Pur con sofferenza e con qualche partita buttata al vento per troppa sufficienza e alcune scelte discutibili del mister, stasera si può sorridere.

La squadra raggiunge quota 41 e il capocannoniere , con 15 reti, supera il suo record personale. Le scelte di Maran, che ha schierato il Cagliari con un 3-5-2, si sono dimostrate vincenti.

Il tecnico ha scelto una tattica prudente e ha schierato i suoi a specchio con una disposizione identica a quella dei genoani. Decisamente speculare con “l’uomo Cragno” tra i pali, tre difensori centrali , Pisacane , Klavan e Cacciatore, Srna e Pellegrini esterni, Bradaric in cabina di regia e Ionita e Barella interni. In attacco due torri come Pavoletti e Cerri.

Il tecnico ha preferito rinunciare a fare la partita è ha lasciato l’iniziativa ai liguri. Ha cercato concretezza e puntato dritto al risultato senza badare troppo per il sottile. Difesa accorta, squadra compatta dietro la linea della palla e lanci lunghi per saltare il centrocampo, sfruttare le spizzate delle torri e saltare il pressing dei genoani. Una tattica che alla fine ha pagato e forse avrebbe potuto regalare tre punti se Pavoletti non fosse uscito per un problema muscolare al bicipite femorale e Cerri non avesse finito la benzina . I cambi non hanno sortito l’effetto sperato.

L’ingresso di Joao Pedro ha confermato il periodo negativo del brasiliano e Birsa non ha certo le caratteristiche di un attaccante. Il Genoa si giocava la stagione in casa e ci ha provato in tutti i modi ma ha pagato i suoi limiti in fase offensiva. Alla fine il pareggio è comunque utile alle due squadre.

Ovviamente è solo il Cagliari che può festeggiare e che domenica prossima potrà salutare il proprio pubblico con la serie A in tasca. Ma per Il Genoa la luce è ancora accesa. Il traguardo raggiunto, per come è stato ottenuto e per le difficoltà che la squadra ha patito nelle ultime gare, con tre sconfitte consecutive e nel rendimento in trasferta, assume una dimensione importante e chiude definitivamente ogni discorso. E visti gli infortuni e un organico deficitario a centrocampo e in attacco, con i nuovi acquisti del mercato di gennaio mai utilizzati o non pervenuti, occorre tenere stretto questo risultato.

La salvezza è arrivata ed è il frutto di una stagione positiva disputata in particolare tra le mura amiche. Il Sardegna Arena è diventato per tutte le squadre un fortino inespugnabile.

La stagione si conclude con la speranza che la società non ripeta i soliti errori e pianifichi cessioni e acquisti attraverso un progetto tecnico ben definito e non con l’acquisizione di giocatori sconosciuti e inutilizzabili.

In trasferta il Cagliari dovrà cambiare registro e cercare di crescere in termini di personalità e nell’atteggiamento. Nel 2020 si festeggia il centenario della società e i tifosi si augurano che la società e il presidente Tommaso Giulini rispettino le promesse fatte e costruiscano una squadra ambiziosa che possa ottenere risultati importanti, sia in grado di competere con tutti a testa alta e raggiungere un piazzamento per l’Europa.

Per fare questo servirà rinforzare l’organico con lungimiranza tenendo i migliori e puntando su giovani di valore . È arrivato il momento di dire basta con giocatori anziani alla fine della carriera che vengono a Cagliari a svernare e a prendere il sole al Poetto. I vari Thèrèau, Oliva e Despodov, per fare solo alcuni nomi, sono risultati inadatti al ruolo di protagonisti che la società in teoria gli aveva ritagliato.

Per raggiungere obiettivi importanti non si può più improvvisare e vivere alla giornata sperando sempre nella dea bendata. Si deve ripartire da Cragno , Barella, Pavoletti, Romagna, Castro, Pellegrini e da quei giocatori che garantiscono un rendimento elevato e sono decisivi per cambiare rotta e ritrovare gioco ed entusiasmo da parte di tutte le componenti. Costruire un sogno per uscire dall’anonimato. Questo è quello che chiedono i tifosi veri. Quelli che non hanno fatto mai mancare la presenza e il loro sostegno.


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