Sisma colpisce la Turchia e la Siria, oltre 830 i morti
Il terremoto si è verificato questa notte, magnitudo 7.8. Migliaia i feriti. La Farnesina: "Al momento non risultano feriti o morti tra i connazionali".
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Lunedì 06 Febbraio 2023
Roma - 06 feb 2023 (Prima Pagina News)
Il terremoto si è verificato questa notte, magnitudo 7.8. Migliaia i feriti. La Farnesina: "Al momento non risultano feriti o morti tra i connazionali".
Un violento terremoto di magnitudo 7.8 ha colpito alle 4.17 di questa notte il confine tra il sud della Turchia e il nord della Siria, con epicentro a quasi 30 km da Gaziantep.

Il sisma è stato avvertito anche nel centro della Turchia, in Israele, a Cipro e in Libano.

I decessi finora accertati sono oltre 831. Di questi, almeno 284 hanno perso la vita nelle province turche di Adana, Malatya, Gaziantep, Diyarbakir, Hatay, Adiyaman, Osmaniye, Sanliurfa e Kahramanmaras, dove si contano anche almeno 2.323 fertiti. Si prevede un aumento del bilancio, perchè il prefetto della provincia di Kahramanmaras ha reso noto che non è possibile stabilire con certezza quante persone abbiano perso la vita.

In Siria, invece, secondo quanto fa sapere la tv turca Trt, il terremoto ha ucciso almeno 427 persone. Nelle zone siriane poste sotto il controllo dei ribelli, i morti sono più di 120. La protezione civile siriana White Helmets (Caschi Bianchi), ha annunciato lo stato d'emergenza nel nord-est del Paese e ha diramato una richiesta di aiuto rivolta alle ong internazionali.

Ingenti i danni alle abitazioni e al patrimonio storico della zona: moltissime case sono andate distrutte, a Iskenderun la Chiesa dell'Annunciazione (cattedrale cattolica del 19esimo secolo) è crollata quasi del tutto. A Gaziantep, il Castello romano, costruito nel terzo secolo e proclamato Patrimonio dell'umanità, è ridotto in macerie.

Non si fermano i soccorsi: secondo le stime, molte persone sarebbero ancora bloccate sotto le macerie. Il presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, segue costantemente l'evolversi della situazione.

A causa del sisma di questa notte, stamani, il Dipartimento di Protezione Civile aveva emanato un allarme tsunami, poi rientrato.

E' partita, intanto, la macchina della solidarietà internazionale: gli Stati Uniti invieranno ad Ankara "qualsiasi tipo di assistenza", mentre l'Azerbaigian ha mandato 370 persone in aiuto ai soccorsi.

"Siamo al fianco del popolo turco in questo momento difficile. Siamo pronti a fornire l'assistenza necessaria per superare le conseguenze del disastro", ha scritto su Twitter il Presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky.

Anche la Russia è disponibile a fornire tutta l'assistenza possibile: secondo quanto riferisce il Cremlino, citato dalla Tass, il Presidente Vladimir Putin ha inviato un telegramma di condoglianze a Erdogan in cui ha scritto: "Siamo pronti a fornire l'assistenza necessaria in seguito al terremoto". Condoglianze da Putin anche all'omologo siriano Bashar al-Assad, secondo quanto fa sapere l'agenzia siriana Sanaa. Putin ha espresso la vicinanza dei russi al popolo siriano e la disponibilità a fornire tutti gli aiuti del caso.

"Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue costantemente, aggiornata dal Dipartimento della Protezione Civile, gli sviluppi del devastante terremoto che ha colpito la Turchia, al confine con la Siria. Esprime vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite. La Protezione Civile italiana ha già fornito la propria disponibilità per contribuire al primo soccorso". Lo ha reso noto Palazzo Chigi.

Fonti della Farnesina hanno fatto sapere che attualmente "non risultano feriti o morti tra i connazionali" nelle aree colpite dal sisma di questa notte. "A seguito del violento terremoto che questa notte alle 4:17 ha colpito le regioni della Turchia meridionale e della Siria settentrionale, l'Unità di Crisi del Ministero degli Esteri ha preso contatto con i connazionali presenti nel paese e sta agendo in stretto raccordo con le rappresentanze diplomatico-consolari italiane dell'area per verificare le condizioni delle comunità italiane nelle zone colpite. Al momento non risultano feriti o morti tra i connazionali", ha spiegato la Farnesina.

"A tutti gli italiani presenti nelle zone colpite a qualsiasi titolo, anche temporaneamente, si richiede di registrarsi sul sito "Dove siamo nel mondo" e scaricare l'App "Unità di Crisi" per cellulari, attivando la geolocalizzazione", ha continuato.

"Un terremoto devastante ha scosso la Turchia e la Siria questa mattina, causando la morte di centinaia di persone e il ferimento di molte altre. I nostri pensieri sono rivolti alle popolazioni della Turchia e della Siria. L'Ue è pronta ad aiutare". Così, in un tweet, l'Alto Rappresentante Europeo per la Politica Estera, Josep Borrell.

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