"Rocco Epifanio e il ‘Pistrix’ hanno incantato Positano in Mostra 2025"

Dal 2 al 9 agosto 2025, il maestro orafo e artista Rocco Epifanio ha esposto a Positano una collezione ispirata al leggendario Pistrice medievale, tra oro, argento, pittura e un forte messaggio ambientale.

(Prima Pagina News)
Lunedì 11 Agosto 2025
Positano - 11 ago 2025 (Prima Pagina News)

Dal 2 al 9 agosto 2025, il maestro orafo e artista Rocco Epifanio ha esposto a Positano una collezione ispirata al leggendario Pistrice medievale, tra oro, argento, pittura e un forte messaggio ambientale.

Rocco Epifanio, orafo e artista di talento, emblema dell’originalità del consolidato Made in Italy, è stato protagonista di Positano in Mostra 2025, tenutasi da sabato 2 a sabato 9 agosto nella rinomata “città verticale”, soprannominata la “wedding cake”.
Per il maestro Epifanio è stato un ritorno nella “perla” della Costiera Amalfitana, dove ha portato una ricca collezione di gioielli, dipinti e opere grafiche di pregio.

Il tema centrale della sua esposizione è stato il Pistrice Immane di Positano, creatura leggendaria raffigurata sin dal XII secolo in un bassorilievo sulla facciata del campanile della Chiesa di Santa Maria Assunta. Figura enigmatica e mostruosa del mito marino, il Pistrice è stato tramandato come ibrido tra lupo e cetaceo, drago o grande pesce con testa di lupo, talvolta raffigurato come destriero delle Nereidi o di divinità marine. Nel primo cristianesimo è comparso in mosaici e affreschi come il pesce mostruoso che inghiotte il profeta Giona.

Epifanio aveva scelto il Pistrix come immagine guida della sua collezione, trasformandolo in opere orafe realizzate in oro, argento e preziose combinazioni materiche. I suoi gioielli non erano semplici manufatti, ma autentiche estensioni della sua anima: braccia capaci di narrare storie, tramandare emozioni e dare forma alla bellezza e alla meraviglia.

Le creazioni del maestro, “figlie del pensiero”, avevano rivelato la sua capacità di piegare la materia alla fantasia, popolando il suo mondo di sogni vivi e in continua metamorfosi. Le figure mitologiche, dai bestiari medievali alle creature narrate dai marinai o evocate nella poesia romantica, avevano trovato nuova vita nelle sue mani. Come nella Ballata del vecchio marinaio di Coleridge, il mito era divenuto metafora di inquietudini, peccati e redenzione.

Ma l’intento di Epifanio era andato oltre la pura rappresentazione: attraverso il Pistrice, aveva lanciato un messaggio di sensibilizzazione ambientale, invitando a riflettere sui cambiamenti e sulle minacce invisibili che gravano sul pianeta.
Il Pistrice, simbolicamente, aveva voluto continuare a nuotare in mari puliti e a danzare per l’uomo, condividendo con lui spazi e armonia, affinché la Terra, ancora perla dell’universo conosciuto, fosse custodita e protetta. (Rosario Sprovieri)


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