Il riscaldamento globale produce gravi effetti anche sulla capacità riproduttiva del ghepardo, specie sempre più a rischio.
Alcuni recenti studi dimostrano infatti come nel ghepardo l’aumento della temperatura ambientale provochi una netta riduzione della fertilità maschile, portando ad anomalie morfologiche e ad un abbassamento nel numero degli spermatozoi, e influendo direttamente sui livelli di testosterone nei maschi.
Questi effetti hanno un impatto diretto sui tassi riproduttivi della specie, e di conseguenza sulle sue probabilità di sopravvivenza.
Recenti studi -sottolinea il Wwf, dimostrano come l’inquinamento da plastica possa essere alla base di problemi ormonali, che influenzano il successo riproduttivo di una grande varietà di animali marini, tra cui le orche.
Le orche in cui sono stati rinvenuti alti livelli di inquinanti, noti come policlorodifenili (PCB), utilizzati in molte materie plastiche prima di essere banditi a livello globale nel 2004, hanno mostrato tassi riproduttivi molto più bassi del normale e un elevato tasso di sterilità. La diffusione delle plastiche in mare può avere dunque effetti drammatici sulle popolazioni di questi animali.
Infine, ci spiegano gli scienziati del Wwf, la frammentazione degli habitat nell’Appennino centrale incide sulla possibilità degli orsi di disperdersi in aree nuove e incontrare partner riproduttivi durante la stagione degli amori.
Strade, autostrade, ferrovie e aree intensamente coltivate costituiscono barriere spesso difficilmente superabili, soprattutto per le femmine di orso, che tendono a non allontanarsi così dalle aree dove sono nate.
I maschi presenti nelle aree periferiche incontrano così grandi difficoltà a trovare femmine con cui accoppiarsi.
Questo fenomeno incide sulla capacità di espansione della specie. Sono infatti davvero poche le femmine con cuccioli rilevate fuori dalle aree storiche di presenza.
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