Annalaura Giannelli, “Il segreto della Maddalena”, Un caso letterario che fa discutere.
Per Annalaura Gianneli si profila, come scrittrice, un lungo viaggio in Spagna. Consulente strategica d'impresa di importati realtà del territorio pugliese, e donna di cultura particolarmente sensibile al richiamo della sua terra natale che è la bellissima terra di Puglia.
(Prima Pagina News)
Domenica 24 Aprile 2022
Roma - 24 apr 2022 (Prima Pagina News)
Per Annalaura Gianneli si profila, come scrittrice, un lungo viaggio in Spagna. Consulente strategica d'impresa di importati realtà del territorio pugliese, e donna di cultura particolarmente sensibile al richiamo della sua terra natale che è la bellissima terra di Puglia.

Annalaura Giannelli diventa oggi un caso letterario, con il suo nuovo incandescente romanzo mistery Il segreto della Maddalena (Les Flaneurs Editore), oggi già alla sua terza ristampa. Abilissima con la penna, in grado di ammaliare i suoi lettori sempre più numerosi, Annalaura Giannelli con questo suo ultimo saggio elargisce nuove emozioni e colpi di scena che lasciano il segno perché ancorati alla storia, quella non ben codificata, poco chiara e sconosciuta ai più, legata ai vangeli apocrifi ed alla figura enigmatica di Maria di Magdala.

Il segreto della Maddalena è l’ultimo romanzo di successo di Annalaura Giannelli, il libro è stato presentato nelle settimane scorse a Roma nella storica Cappella Orsini di Campo de’ Fiori da Patrizia Cesari, giornalista, salentina doc anche lei, ma trapiantata a Roma, e che ai libri si dedica da una vita, con il suo Salotto letterario di Sant’Agata. Due signore insieme, due donne di cultura, al centro di un’atmosfera surreale, quasi il foyer di un teatro della belle époque, un mix di fascino e di mistero, per un racconto intrigante e che i brani recitati da una bellissima Francesca Stajano Sasson trasformano in una sorta di sceneggiatura cinematografica moderna e provocatoria. Serata di grande emozione, ma anche di grande provocazione letteraria, che, come tale, suggerirei di ripetere e di rivivere.

Gli ingredienti per conquistare il pubblico ci sono tutti: una scomparsa misteriosa, un abile detective e una affascinante sensitiva ingaggiati per la soluzione del caso da un facoltoso imprenditore siciliano padre del giovane scomparso,  una famiglia  lacerata da incomprensioni profonde, una antichissima statua lignea della Maddalena trafugata dalla Spagna su un galeone nel milleseicento per ordine del Re, un codice segreto, una chiesa sconsacrata sperduta tra le Madonie, un vecchio professore esperto conoscitore della dottrina gnostica e, su tutto, lei, Maddalena, protagonista silente, riscattata dalla storia e dall'autrice che intende affermare con forza l'importanza evangelica di questa donna passata ingiustamente alla storia come una prostituta redenta.   

E invece no. Maddalena – vittima di invidie e gelosie anche da parte degli apostoli -  era una donna di nobile lignaggio, equivocata per un errore riconducibile a Papa Gregorio Magno nel V secolo d.c. , formalmente riabilitata dal Concilio Vaticano II, senza conseguenze sostanziali: per tutti resta “la peccatrice” e così ce la consegna anche la iconografia classica, da Leonardo con “la Maddalena discinta” dipinta a seno nudo, a Donatello che la scolpisce a mani giunte per implorare perdono, a Caravaggio con “la Maddalena penitente” dai lunghi capelli rossi.

Va detto che questo è un inaspettato quanto fortunato cambio di genere per la scrittrice salentina rispetto ai suoi lavori precedenti, “Di terra e d'anima” (Adda 2012 - premio Progresso e Cultura Provincia di Bari 2014), “La figlia del destino” (Adda 2015 - Premio Terre d'Oltremare 2016), “Viaggio in ombra” (Adda 2018). Ma le donne, in fondo, restano il vero light motive della Giannelli che questa volta accende i riflettori sull'anno zero per raccontarci una storia di maschilismo e di misoginia passata in sordina per secoli. Patrizia Cesari ci prende per mano, e con una classe d’altri tempi ci accompagna dolcemente in questo labirinto sconosciuto di cose dette e non dette, di proclami veri e di false suggestioni. Come dire? Un azzardo letterario, questo di Annalaura Giannelli, in grado di fondere e sublimare creatività e ricerca storica sullo sfondo di una Sicilia seducente e allo stesso tempo torbida e sfuggente. Esperto e magnetico il protagonista indiscusso del romanzo, l'investigatore di fama nazionale Andrej Lupo, immancabilmente avvolto come un corvo nero, nel suo impermeabile e con un mezzo dito di habanos tra le labbra, anch'egli preda dei suoi demoni latenti. Affinco a lui, direttamente impegnata nelle indagini, la affascinante sensitiva Karina Sanchez.

Ed è qui che Annalaura Giannelli supera sé stessa, nel riproporre con intelligenza la coppia (uomo/donna) che sembrava dismessa, obsoleta e quasi anacronistica nel tempo coevo dell'individualismo esasperato e financo patologico dove l'io cerca se stesso allo specchio, incapace di confrontarsi e dialogare con l'altro. Dualismo vincente per Lupo e Karina che sanno rispettarsi nella professione e nella vita privata, forse amandosi e che insieme giungono alla soluzione del caso quanto mai difficile da sbrogliare. 

Intanto, in arrivo per la scrittrice pugliese c'è una ulteriore grande novità che riguarda il suo penultimo lavoro letterario: “Viaggio in ombra” (storia salentina ambientata nei primi anni 40) e che nel prossimo mese di giugno verrà pubblicato e distribuito  in Spagna (Casa editrice “I libri di Icaro”) dove la Giannelli sarà presente per presentare ufficialmente il romanzo partendo da Siviglia e percorrendo a tappe l'Andalusia con il sostegno del Centro Culturale Italiano di Siviglia  guidato dalla dottt.sa Marina Sciarretta E dunque si profila un nuovo viaggio sul fronte internazionale per la scrittrice , non già in ombra, come recita il titolo del fortunato romanzo.(Pino Nano)

 

 

 

 


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