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L'Esercito di Tel Aviv ha smantellato strutture militari, depositi di armi e posti di osservazione del movimento fondamentalista islamico-palestinese.
L'Esercito di Tel Aviv ha smantellato strutture militari, depositi di armi e posti di osservazione del movimento fondamentalista islamico-palestinese.
Il Ministro israeliano della Sicurezza Nazionale, Itamar Ben Gvir, e quello delle Finanze, Bezalel Smotrich, hanno fatto richiesta al premier Benjamin Netanyahu di disporre la “completa occupazione” della Striscia di Gaza.
E' quanto fa sapere l'emittente israeliana Channel 14, precisando che la richiesta è stata fatta stamani, nel corso della riunione del gabinetto.
Nel frattempo, le Idf hanno fatto sapere di aver ucciso oltre 100 miliziani di Hamas nell’area di Jabalia, nel Nord della Striscia. In una nota su Telegram, le Forze di Difesa israeliane hanno spiegato che l’Unità multidimensionale, reparto specializzato delle unità di terra attivo sotto il comando della 162esima Divisione, ha ucciso più di 100 “terroristi” legati ad Hamas.
Le Idf hanno aggiunto di aver smantellato, insieme alle unità di fanteria, strutture militari, depositi di armi e punti di osservazione di Hamas.
La visita a Donald Tump a Washington è stata “un grande successo”. Così il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in un video pubblicato ieri su X. In merito alle accuse secondo cui lui, insieme al suo governo, sta ostacolando il processo di pace, il premier ha accusato i media israeliani “di fare sempre eco alla propaganda di Hamas”. “Abbiamo accettato l’accordo (di Steve Witkoff, inviato speciale Usa, ndr), e in seguito la versione modificata suggerita dai mediatori: noi l’abbiamo accettata, Hamas l’ha rifiutata”, ha detto Netanyahu, riferendosi alle ultime proposte che si stanno discutendo a Doha, rifiutate ieri da Hamas.
Il movimento fondamentalista, ha spiegato il premier israeliano, “vuole rimanere a Gaza, vuole che ce ne andiamo, così può riarmarsi, così può attaccarci ancora e ancora. Non lo accetterò”, farò “di tutto” perché gli ostaggi tornino a casa, ha aggiunto. “Sto incontrando le famiglie, conosco le difficoltà che stanno attraversando, la loro sofferenza. Sono determinato a riportare a casa gli ostaggi”.
Netanyahu ha concluso ribadendo gli obiettivi della guerra nella Striscia di Gaza: la liberazione degli ostaggi e “la distruzione di Hamas” con la “garanzia che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele. È quello che sto facendo, non rinuncio a nessuno di questi obiettivi”.
Stando al Times of Israel, il Ministro isareliano degli Esteri, Gideon Sa'ar, dovrebbe andare a Bruxelles per prendere parte alla riunione dei Ministri degli Esteri Ue e incontrare l'omologo siriano Hassan al Shaibani. Nello specifico, Sa'ar parteciperà a una riunione ministeriale tra l’Unione europea e i “vicini del Medio Oriente e del Nord Africa”, e avrà colloqui separati con altri ministri degli Esteri.
Alla riunione di stasera dovrebbe partecipare anche il Ministro siriano al Shaibani, per porre l'attenzione sul tentativo di Tel Aviv e Damasco per arrivare ad un accordo di sicurezza o, addirittura, di pace, anche se, secondo quanto ha detto un portavoce di Sa'ar al Times of Israel, non sono previsti incontri tra i due Ministri. Un incontro, anche se imprevisto, potrebbe rappresentare un segnale di normalizzazione dei rapporti tra Israele e la “nuova Siria” di Ahmed al Sharaa, ex leader di Al-Nusra e oggi Presidente della nazione, recentemente rimosso dalla lista statunitense dei terroristi.
Nel frattempo, Sa'ar è a Bruxelles per partecipare alla riunione dei Ministri degli Esteri dell’Unione europea sul commercio, per parlare dei dazi Usa sulle merci europee. Il Ministro terrà colloqui separati con l’Alto rappresentate per la Politica estera e di Sicurezza dell’Ue, Kaja Kallas, con la commissaria Ue per il Mediterraneo, Dubravka Suica e con altri Ministri degli Esteri.